La provincia cuneese in ‘Tour’ presenta: il Barolo 2004 e il Barbaresco 2005

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di Fabio Ciarla

ROMA – Record di produzione e qualità, grande attenzione del pubblico e forte impatto comunicativo con la presentazione delle tappe piemontesi del prossimo Tour de France. Tutto in un pomeriggio.

La provincia di Cuneo non poteva sperare in meglio per la tappa ‘romana’ del viaggio di presentazione del Barolo 2004 e del Barbaresco 2005, il primo appuntamento e quindi il vero ‘debutto in società’ di questi due grandi rossi italiani. L’11 giugno nel famoso Grand Hotel Flora di via Veneto, del Gruppo Marriot, i produttori piemontesi hanno dato appuntamento ad appassionati, giornalisti ed esperti per regalare il primo assaggio di due annate che segnano un momento importante delle rispettive storie vitivinicole. Soprattutto per il Barolo si può parlare in effetti di record sia nella produzione, per la prima volta si è superato il muro dei 10 milioni di bottiglie (un milione e mezzo in più di quelle dell’annata 2003), sia nella qualità. Le condizioni atmosferiche che hanno portato alla vendemmia 2004 sono state tra le migliori che i produttori di Barolo ricordino, un settembre caldo e asciutto ha portato alla perfetta maturazione del Nebbiolo. Il resto è stato fatto poi in cantina, fino ad arrivare – come ha sottolineato Gigi Rosso, enologo e presidente della Consulta vitivinicola provinciale – ad un vino “ricco, austero e dai colori intensi. E’ il prodotto di un’annata ricca di qualità caratterizzata da uve sane, mature e organoletticamente eccezionali”. Dalle Commissioni di degustazione, dopo i controlli effettuati in cantina, arriva un giudizio di ‘eccellente’ anche per il Barbaresco 2005 presentato come un vino di “raffinata eleganza e, nel contempo, di facile bevibilità”, prodotto in tre milioni di bottiglie e commercializzato da 205 aziende.

Dopo le chiacchiere passiamo alla degustazione, il banco di assaggio allestito nel roof garden del Grand Hotel Flora ha portato nella capitale 160 produttori (114 per il Barolo e 46 per il Barbaresco) che hanno offerto un’ampia selezione dei vini del Consorzio di Tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe, Roero rappresentato dal presidente Claudio Rosso. Entusiasti i numerosi partecipanti, quasi impazienti di iniziare a degustare dopo i discorsi di rito che hanno visto presenti Mino Taricco, assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Renata Salvano e Giancarlo Montaldo, rispettivamente presidenti delle Enoteche regionali di Barolo e Barbaresco, e il Presidente della Camera di Commercio di Cuneo Ferruccio Dardanello.

La degustazione ha quindi preso il via non deludendo le grandi aspettative create dalla soddisfazione e dall’enfasi, a questo punto giustificate, con le quali i due vini era stati presentati. La delusione forse è arrivata solo quando ci si è accorti che un simile banco di assaggio meritava, per quantità e qualità, svariate ore di degustazione per essere studiato e sfruttato appieno. Insomma qualche Barolo e qualche Barbaresco che avremmo voluto assaggiare sono rimasti invece solo nei desideri, ma lo scopo della manifestazione è sicuramente riuscito. Dal punto di vista strettamente enologico infatti la produzione cuneese ha dato di sé un’immagine elevatissima, e non poteva essere altrimenti con due vini di tale importanze nel panorama italiano e internazionale, ma anche dal punto di vista territoriale non è mancato il successo organizzativo. Nella mattinata infatti erano state presentate le tappe Embrun/Prato Nevoso e Cuneo/Jausieres del prossimo Tour de France (oltre al giorno di riposo nel capoluogo) che segneranno un altre grande momento di visibilità per il Piemonte e i suoi grandi rossi.

L'AcquaBuona

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