La vendemmia artistica di Bertazzoli

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di Fabio Ciarla

Non una raffigurazione del lavoro dei vignaioli ma artisti trasformati in vignaioli per una festa che si ripete di anno in anno. La vendemmia “artistica” nelle terre del Candia con Alain Bonnefoit, Gigi degli Abbati, Carlo Bacci, Robert Dolman… Per il prossimo anno la cantina Bertazzoli ha già pronto il colpo di scena: l’installazione della prima monorotaia in Toscana

La vendemmia “artistica” sulle colline di Massa, nella terra del Candia, non sta a significare una mostra di pittura o installazioni di scultori contemporanei magari in mezzo ai vigneti (anche se l’idea a qualcuno potrebbe piacere), è invece una vera e propria vendemmia alla quale prendono però parte anche artisti, scrittori e giornalisti provenienti da tutta Europa. L’iniziativa, che va avanti già da qualche anno, è della cantina Bertazzoli che nel binomio arte e vino ha investito moltissimo, sia a livello di relazioni sia a livello di comunicazione grazie alle frequenti mostre allestite nella limonaia de “Il Trillo”, il ristorante interno all’interno dell’azienda. Naturalmente molto soddisfatto il commento del patron Ruggero Francesco Bertuccelli: “La nostra vendemmia è diventata un po’ un avvenimento. Tanti amici, alcuni anche famosi come Alain Bonnefoit, Gigi degli Abbati, Carlo Bacci o Robert Dolman che hanno esposto i loro quadri nella nostra limonaia negli ultimi due anni, ci raggiungono per vivere la gioia della vendemmia e per passare un fine settimana nelle terre del Candia. Di lavoro ce n’è per tutti, considerato che i nostri vigneti non hanno patito malattie o decremento di produttività”. Poi una nota anche sulla qualità: “Si preannuncia un’ottima annata – continua Bertuccelli -, per i rossi in particolare credo proprio sarà eccezionale anche se la quantità sarà leggermente inferiore al 2007”.

Se in passato la vendemmia “artistica” di Bertazzoli è stata aperta al pubblico, creando un evento da una riunione tra amici, quest’anno invece non sarà possibile tenere aperti i cancelli per una serie di esigenze interne all’azienda, dalla quale tuttavia arriva l’appuntamento per la raccolta 2009 quando sarà inaugurata – secondo i programmi degli organizzatori – la prima monorotaia installata in Toscana. Fucchia vivrà quindi un altro momento di visibilità e in casa Bertuccelli ci sarà sicuramente di che essere soddisfatti, così come si respira aria di successo per l’ultima mostra – in ordine di tempo – ospitata nella limonaia de “Il Trillo”.
Protagonista il già citato Alain Bonnefoit, che aveva inaugurato a fine agosto la sua personale portando sulle colline di Massa un angolo della sua Montmartre e trasformando la limonaia in un atelier, dove ha dato vita dal vero ad uno dei suoi nudi femminili realizzati con la difficile tecnica del sumi-e. Quello che generalmente accade nel segreto dello spazio creativo dell’artista è diventato accessibile agli invitati, che hanno potuto assistere alla lavorazione della tecnica orientale basata sull’utilizzo di fogli e chine particolari, nella quale il pennello non deve mai lasciare la carta.

Dopo quasi un mese di esposizione proprio prima della chiusura è giunto, per la gioia di Fabio Fornaciai, gallerista e curatore con David Bertuccelli della mostra, il millesimo visitatore. Un ospite illustre delle colline di Massa, anche se ad esse non nuovo, come il Barone francese André de Sacy, giunto a bordo di una due posti d’epoca direttamente dalla sua tenuta di Verzy, dove produce un rinomato champagne rosé. Innamorato da anni della Toscana, il Barone ha sempre voluto interpretare in modo originale il territorio, tanto da esserci venuto più volte persino a piedi, negli anni passati, lungo la via Francigena. In questa occasione ha coronato il successo, “assolutamente inaspettato” come ha precisato Fornaciai, della mostra del suo conterraneo Bonnefoit accompagnando la sua visita con le specialità culinarie di Andreina Riccardi de “Il Trillo” e dal Rossocybeo, l’I.G.T. Toscana fiore all’occhiello di Bertazzoli che ha fatto da “sponsor” alla mostra del grande artista francese fin dall’inaugurazione.

Vista la straordinaria eco avuta dall’esposizione di Bonnefoit si è deciso di mantenere aperta ancora una settimana la mostra anche se in una nuova collocazione, ovvero nella Cantina sita nei sotterranei della limonaia per un’ambientazione diversa ma ugualmente affascinante.

Fabio Ciarla

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