Solo materie prime romagnole per la Centrale del latte di Cesena

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Tracciabilità del prodotto e pastorizzazione sono una garanzia di qualità e di salubrità. Qualche precisazione sulle informazioni legate ai distributori automatici del latte crudo

In questi ultimi mesi il latte ha subito un “bombardamento” mediatico a causa di vari eventi e avvenimenti che in parte hanno screditato il prodotto (vedi il recente scandalo del latte cinese alla melamina arrivato anche in Italia) e in parte hanno fornito informazioni superficiali e non completamente corrette (vedi gran parte delle notizie legate ai distributori automatici di latte crudo).

La Centrale del latte di Cesena, che da anni è impegnata nella ricerca dei più alti standard qualitativi e di sicurezza alimentare, rassicura i consumatori per voce del proprio direttore, Daniele Bazzocchi, e fa alcuni necessari chiarimenti:

«E’ bene precisare che a differenza della miriade di prodotti freschi che si trovano sul mercato a vario prezzo e al latte crudo dei distributori automatici, il nostro latte è di provenienza romagnola al cento per cento e può essere consumato anche freddo perché è già stato pastorizzato, ovvero riscaldato a una temperatura di 74 °C per 15 secondi per eliminare tutti i batteri patogeni ed eventuali virus che possono arrecare gravi danni alla salute dell’uomo. Pastorizzazione che mantiene inalterate le caratteristiche nutrizionali del prodotto. Il latte crudo dei distributori automatici, invece, non può essere consumato freddo in quanto, per avere garanzie igieniche come consigliato dagli organi di vigilanza sanitaria preposti, è necessario consumarlo solo dopo bollitura, perdendo in tale modo le ricche caratteristiche nutrizionali parte integrante del latte».

Conclude poi Bazzocchi: «Il prezzo più elevato del latte fresco pastorizzato nei negozi rispetto a quello dei distributori automatici è dovuto a maggiori costi di produzione derivanti dai controlli e dalle lavorazioni effettuate (la  raccolta del latte, le analisi di laboratorio, le spese energetiche di pastorizzazione e confezionamento, la consegna giornaliera ai punti vendita) per garantire al consumatore un prodotto sicuro dal punto di vista igienico-sanitario. Il nostro prodotto, inoltre, da anni evidenzia in etichetta la tracciabiltà per sapere esattamente da quale provincia proviene e consultando il nostro sito internet, http://www.centralelattecesena.it/ , si può risalire fino a quale stalla e da quale produttore arriva il latte della confezione acquistata. Produttore, ribadisco ancora una volta, esclusivamente romagnolo (e più precisamente delle province di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini e Ferrara) a garanzia della qualità e della salubrità del latte che mai e poi mai potrà venire in contatto con prodotti o altro latte non idoneo al consumo alimentare».

La Centrale di Cesena ha inoltre recentemente moltiplicato i propri sforzi produttivi, implementando una nuova linea d’imbottigliamento del latte. Infatti, da poche settimane oltre che nei classici tetrapak, il latte della Centrale si trova anche in bottiglie da 1 litro in PET di forma quadrata (per ottimizzare gli spazi in frigorifero) e con tappo richiudibile per migliorare la conservazione di un prodotto così delicato. Le bottiglie sono in commercio nelle tipologie di latte alta qualità, intero e parzialmente scremato.

La Centrale del latte di Cesena è stata fondata nel 1959. Tutti i giorni raccoglie 25.000 litri di latte prodotti esclusivamente negli allevamenti dei propri soci. Dal 2000 ha aperto nella propria struttura anche il caseificio. La raccolta e la lavorazione del latte avviene nella sede dell’Azienda, a Martorano, utilizzando le più moderne tecnologie. La linea dei prodotti comprende: latte fresco pastorizzato (intero, parzialmente scremato, alta qualità), panna fresca pastorizzata, latte Uht a lunga conservazione, formaggi freschi, formaggi stagionati, gelati.

L'AcquaBuona

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