La patata turchesa del Parco Nazionale del Gran Sasso

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Assergi 03/03/09 – Nell’ambito del progetto di valorizzazione e recupero dell’antica varietà colturale di Patata turchesa, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ha organizzato per giovedì 5 marzo alle ore 15.00 al Polo Culturale del Parco ad Isola del Gran Sasso, un incontro pubblico che vedrà la partecipazione di tutti gli agricoltori custodi che sono impegnati insieme all’Ente nel recupero del prezioso tubero. Nel corso dell’incontro i coltivatori interessati dal progetto si scambieranno le sementi e condivideranno le esperienze maturate nel corso delle passate campagne agrarie allo scopo di definire, insieme ai tecnici del Parco, le strategie utili al proseguimento dell’attività, alla vigilia della ormai imminente nuova semina. Contestualmente, e fin dalla mattinata della stessa giornata di giovedì 5, i tecnici del Servizio Agro Silvo Pastorale dell’Ente Parco saranno a disposizione per fornire orientamento ai coltivatori della zona interessati ad aderire al progetto “Demetra” destinato alla creazione di una rete di Agricoltori Custodi di varietà a rischio di estinzione nel versante teramano del Parco.

L’antica varietà di Patata turchesa o viola è stata rinvenuta ai primi del 2000 nelle frazioni di San Pietro di Isola del Gran Sasso e San Giorgio di Crognaleto e per le sue peculiarità fatta oggetto di un articolato programma di recupero. Questo ha previsto una fase preliminare di risanamento e micropropagazione in vitro di appena trenta tuberi prestati al Parco dagli agricoltori di Isola del Gran Sasso e quindi la successiva coltivazione sperimentale in campi appositamente selezionati. La produzione vera e propria è stata avviata soltanto nel 2005 e nella primavera del 2007 è stato possibile distribuire circa 2615 Kg di patate da seme a 14 agricoltori i cui terreni sono ubicati in tutto il territorio del Parco, ad altitudini comprese tra i 500 m di Farindola e i 1400 di Castel del Monte.

Agli obiettivi del recupero dell’ecotipo e alla stesura del disciplinare si stanno oggi aggiungendo campagne di comunicazione, come la promozione dell’antica varietà al mondo della ristorazione, anche allo scopo di individuare il miglior utilizzo in cucina del tubero, che studi scientifici hanno dimostrato essere particolarmente ricco di proprietà nutritive ed antiossidanti. E’ altresì allo studio l’opportunità di creare un’associazione di produttori, per promuovere la commercializzazione della patata, il cui colore e sapore potrebbero costituire un importante valore aggiunto.

L'AcquaBuona

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