F.lli Alessandria, la casa del Barolo

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Camminiamo, io e Vittore, per una Verduno deserta e riflessiva. La nebbia lambisce i contorni delle case, lasciandoci galleggiare fino alla Trattoria dai Bercau, a due passi dalla cantina. Vittore rappresenta la quinta generazione dell’azienda F.lli Alessandria di Verduno. Insieme a suo padre e allo zio, conduce i 16 ettari di vigneto e la splendida cantina al limite del paese, definita, data la sua storicità, come la casa del Barolo. L’azienda fu fondata agli inizi del 1800 e già, nel 1843, ottenne preziosi riconoscimenti in un concorso agricolo organizzato da Carlo Alberto.

Ci conosciamo da molti anni e, in un certo senso, il fatto  di essere delle stessa generazione ci permette di avere un rapporto speciale che, partendo dal vino, si è con il tempo approfondito. Grazie anche a lui mi è sembrato di penetrare più a fondo l’essenza delle Langhe, costituita da memoria storica, grandi vigne e tensione sottesa alla calma apparente dei comuni del Barolo. Al Bercau mangiamo un ottimo antipasto di carne battuta al coltello e sformatino di verdura con topinambur e bagna cauda. Beviamo il suo Pelaverga 2008 che trovo impeccabile. Naso delicatamente fruttato, melograno e lampone, con naturali note speziate. Palato avvolgente ed equilibrato, che riesce a sostenere anche il secondo piatto: coniglio arrosto con gorgonzola e costine di maiale cotte nel Pelaverga. Vitigno raro e particolare, il Pelaverga, che ha trovato a Verduno il suo terroir d’elezione. “ Questo Pelaverga ….- sbotta Vittore – abbiamo un vitigno unico, prezioso e non riusciamo a farlo conoscere come merita. Non vorrei che arrivasse qualcuno da fuori e in qualche modo sfruttasse la nostra tradizione per pura opportunità commerciale”.

Vittore rappresenta il volto nuovo delle Langa, le sue idee sono propositive e allo stesso tempo legate alla tradizione, ma si scontrano spesso con una mentalità arroccata e monumentale. In passato ha svolto il ruolo di assessore alla cultura per il suo comune ma, il crescente impegno in cantina, non gli ha permesso di continuare questa esperienza. Parlando del vigneto, Vittore sostiene che la dimensione della sua azienda concede loro di monitorare personalmente ogni singola fase della lavorazione. ” Per mio padre -dice- l’attenzione alla vigna viene prima di ogni altra cosa. In cantina lavoriamo solo noi, con meccanismi che ormai sono automatici. Difficile poter pensare all’ingresso di un qualsiasi esterno. Non capirebbe – aggiunge infine sorridendo.”  I cru di Barolo, che contano su vigne con più di 40 anni, sono Monvigliero e San Lorenzo nel comune di Verduno e Gramolere a Monforte. Nelle ultime annate i vini hanno ricevuto molti riconoscimenti, evidenziando la grande qualità dell’azienda. “Gramolere è una vigna che regala profondi sentori balsamici e grande struttura- dice Vittore – il suolo ha vene sabbiose che donano finezza al tannino. Monvigliero, nel parere dei vecchi, ha sempre conteso a Cannubi il ruolo di grande vigna da nebbiolo; mentre dal sud pieno di San Lorenzo, che occupa la parte bassa del Monvigliero, otteniamo uva di ottima concentrazione”. I Barolo di casa Alessandria riescono, un po’ come Vittore, a coniugare austerità classica con un’espressività aromatica più contemporanea.

Lasciato il Bercau, raggiungiamo la cantina. Anche gli assaggi dalle botti, con i cru 2006 e 2007, confermano l’eccellenza diffusa su tutta la produzione con una nota particolare per il Barolo Gramolere 2007 che mi sembra davvero splendido. Passeggiando nei suggestivi locali ottocenteschi, penso che non sia stato facile per Vittore farsi portatore di urgenze di cambiamento in un luogo così tenacemente aggrappato alla propria storia. Esprimo la mia riflessione, “ogni generazione – dice – per affermarsi, deve entrare in contrasto con quella precedente. In Langa questo fatto è ancora determinante per il futuro di molte aziende. Per quanto mi riguarda, rispetto a qualche anno fa, adesso ho una visione più equilibrata del mio ruolo” Sicuramente i vini hanno tratto giovamento da questa armonia. La porta della cantina si chiude, ancora in tempo per assaggiare una cristallina Barbera d’Alba 2008, con note scintillanti di frutta rossa, profonda e acida. Vittore mi saluta, ci rivedremo più avanti, sicuramente; su binari separati ma nella stessa direzione.

F.lli Alessandria
via Beato Valfrè, 59

Verduno (CN)
Tel:
0172.470113                                                                                                                                        info@fratellialessandria.it

e poi:

Trattoria dai Bercauvia Beato Valfrè, 13
Verduno (CN)
Tel: 0172.470243

Fabio Pracchia

Vive sulle colline lucchesi. È uno dei principali collaboratori di Slow Wine, la guida annuale del vino pubblicata da Slow Food Editore. Si occupa da circa quindici anni di vino e cultura cercando di intrecciare il lavoro alcolico con quello narrativo.

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