Unione Italiana Vini e Assovetro: Vino e vetro rinnovano la loro intesa

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Vino e vetro rinnovano la loro intesa: più qualità, controllo e sicurezza

Firmato un Capitolato di fornitura per garantire livelli uniformi di qualità, la protezione del contenuto e la sicurezza del consumatore

Milano. “Inauguriamo un rapporto nuovo e innovativo tra imprese vinicole e vetrerie, un rapporto che vuole essere di lunga durata e che dia maggiori garanzie a tutti: fornitori, produttori, consumatori”.

Con queste parole, nel corso di un incontro tenutosi al recente Simei, il presidente di Unione Italiana Vini, Andrea Sartori, ha presentato il “Capitolato di fornitura delle bottiglie in vetro” siglato con Assovetro, l’associazione aderente a Confindustria che riunisce le vetrerie italiane.

“Il Capitolato, frutto di sei mesi di lavoro e di proficuo confronto – ha proseguito Sartori – definisce per la prima volta una piattaforma condivisa tra fornitore e cliente, permettendo di attuare quelle sinergie di filiera quanto mai necessarie in una congiuntura difficile come quella attuale, dove le parole d’ordine sono recupero di efficienza e competitività”.

Proprio il fatto di nascere in un momento così critico dà all’iniziativa una doppia valenza, come spiegato da Antonio Lui: “E’ la prima volta che in una filiera – ha detto il presidente della Sezione vetro cavo di Assovetro – clienti e fornitori dialogano per attuare iniziative che non solo parino i colpi di questa crisi, ma costituiscano una base di partenza per sostenere vicendevolmente le proprie strategie di business”.

Sul piano pratico, il Capitolato, come illustrato da Giorgio De Giovanni, direttore di Assovetro, ha una duplice funzione: “Vuole essere un documento di riferimento nella definizione dei rapporti contrattuali tra le vetrerie associate ad Assovetro e le cantine associate a Uiv e fungere da base comune per la soluzione delle controversie”.

Ma il protocollo va ben oltre: definisce minuziosamente i livelli qualitativi delle bottiglie, applicandosi come documento di controllo e verifica. Scopo ultimo è arrivare a un livello uniforme e crescente di qualità, garantire l’efficacia delle operazioni d’imbottigliamento, la protezione del contenuto fino alla sicurezza del consumatore.

Punto di grande novità introdotto dal Capitolato, che si applica alle bottiglie di vetro standard per vini fermi e frizzanti, è la puntuale rilevazione e gestione delle non conformità, classificate a norma UNI ISO 2859 in quattro tipologie di gravità crescente: il Capitolato estende la sua copertura non più al solo momento dell’accettazione del carico, come è stato finora, ma anche all’utilizzo da parte dell’imbottigliatore. Si allarga quindi in maniera rilevante l’impegno e la presa di responsabilità da parte delle vetrerie.

In caso di danneggiamento e rottura della bottiglia, le cantine associate a Uiv si sono inoltre impegnate a riconsegnare il prodotto alla vetreria, che lo avvierà alla Stazione Sperimentale del Vetro a Murano per le verifiche del caso. “La possibilità di disporre dei vari frammenti della bottiglia dopo una rottura è di fondamentale importanza per i nostri associati – ha spiegato De Giovanni – in quanto consente ai tecnici della SSV di individuare con maggiore esattezza gli elementi di criticità e le cause. A tal fine Uiv e Assovetro hanno dato l’avvio a un monitoraggio delle difettosità e delle rotture dei contenitori, che sarà gestito congiuntamente”.

L'AcquaBuona

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