I vini di Zago, una scelta d’altura

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Il profilo dell’azienda guidata dal 1978 da Mario Chiaradia è sempre stato modellato sulla diffusione delle Living beers e di una cultura sensoriale specifica per le cuveé di malto artigianali, caratterizzate dalla ricchezza di lieviti e dal gusto puro, esente da pastorizzazione e realizzate con il tradizionale metodo Champenoise. Abbiamo già parlato negli anni della qualità delle birre Zago, consolidata dal successo della Original HΨ e della HΨ Cuveé, ma anche dal gusto divino della Nut, prodotta con quattro tipi di cereali diversi. Abbiamo anche solleticato il nostro palato con fantasie gastronomiche come il panettone e la colomba alla birra, nei cui impasti viene utilizzata la HΨ Cuvée, a riprova della continua ricerca di un’evoluzione aziendale tesa a trovare sempre nuovi stimoli e nuovi traguardi sensoriali per abbracciare un pubblico di gourmet sempre più ampio e appagato.

Recentemente il viaggio della famiglia Chiaradia per l’individuazione di nuovi prodotti in grado di emozionare e soddisfare vecchi e nuovi clienti, ha trovato in Argentina la sua meta: la Cordigliera delle Ande. Ad oltre mille metri di quota infatti, la Zago ha incontrato dei vigneti coltivati e curati con il cuore e con una passione che tradiscono chiare origini italiane, dove l’escursione termica, il suolo, l’ottimale esposizione e la peculiare irrigazione fornita dalle nevi disciolte dei ghiacciai, forniscono ai grappoli uno scenario pedoclimatico ideale che consente loro una perfetta maturazione.

Con un’attenta vinificazione, svolta secondo metodi tradizionali, una materia prima così pregiata non può che dare luogo a vini di eccellenza; Tapiz e Tierra Adientro sono i due marchi che Zago introduce dalla vocatissima regione di Mendoza sul nostro mercato.

Il Malbec è il vitigno principe, simbolo dell’enologia argentina e particolarmente di questa regione che è una delle più importanti di tutto il Sudamerica; abbiamo provato le versioni di entrambe le linee commercializzate da Zago e, grazie alla squisita cortesia di Osiride Chiaradia, abbiamo potuto testare anche il Sauvignon Blanc di Tapiz.

Tapiz Malbec

Prodotto con uve selezionate nei migliori vigneti delle zone di Tupungato e Agrelo, rispettivamente a 1.300 e 950 di quota, due terroir diversi in grado di trasmettere al medesimo uvaggio personalità differenti e perfettamente compatibili in un vino ricco, fruttato e concentrato.

Il colore è rubino compatto con riflessi violacei, con aromi intensi sviluppati sul tema fruttato, in cui riconosciamo l’amarena, la marasca e il lampone, con note di tabacco dolce e cuoio. In bocca è morbido ed avvolgente, i tannini sono levigati dagli otto mesi passati in barriques, il gusto pieno e carnoso si accompagna alla leggerezza delle fragranze speziate di cacao e radice di liquirizia. Persistente e piacevole, un gran bel vino.

Tierra Adientro Malbec

Ci troviamo a 1100 sul livello del mare e il quadro pedoclimatico è caratterizzato da fattori estremamente favorevoli; questo Malbec si presenta di un rubino ancora più compatto del primo, con una presa tenace sulla pancia del calice e riflessi luminosi.

Gli aromi sono ancora decisamente fruttati, con prugna e ciliegia su tutto, roteando il calice si liberano sentori di pepe, caffè e tracce balsamiche. In bocca è incisivo, i tannini sono più vigorosi, ma sono bilanciati da un sostegno acido eccellente; il frutto assume i toni della confettura e compare il ribes. La deglutizione regala ritorni speziati complessi che si mantengono a lungo sul palato, noce moscata, note vanigliate e finale ammandorlato.

Tapiz Sauvignon Blanc

In Italia abbiamo regioni come il Trentino Alto Adige o il Friuli Venezia Giulia che presentano caratteristiche orografiche e climatiche paragonabili a quelle dell’area di Mendoza, con le presenza di catene montuose e grandi escursioni termiche, i vini bianchi prodotti in queste regioni sono fra i più pregiati del nostri Paese. Le uve utilizzate per questo vino provengono tutte da vigneti in quota tra Lujan de Cuyo e la Valle de Uco, dando luogo ad un Sauvignon estremamente bilanciato e fresco che si presenta limpido di colore giallo paglierino. I profumi si esprimono fragranti, le note varietali tipiche sono accompagnate da sentori agrumati su un canovaccio floreale che richiama la ginestra. In bocca l’equilibrio è ideale, il nerbo acido conferisce freschezza e il gusto tendenzialmente erbaceo sorprende un po’ rispetto l’approccio olfattivo, la deglutizione restituisce aromi fruttati e una gradevole mineralità.

Riccardo Brandi

Riccardo Brandi (brandi@acquabuona.it), romano, laureato in Scienze della Comunicazione, affronta con rigore un lavoro votato ai calcoli ed alla tecnologia avanzata nel mondo della comunicazione. Valvola di sfogo a tanta austerità sono le emozioni che trae dalla passione per il vino di qualità e da ogni aspetto del mondo enogastronomico. Ha frequentato corsi di degustazione (AIS), di abbinamento (vino/cibo), di approfondimento (sigari e distillati) e gastronomia (Gambero Rosso). Enoturista e gourmet a tutto campo, oggi ha un credo profondo: degustare, scrivere e condividere esperienze sensoriali.

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