Podere Castorani… fare vino a 300 all’ora!

0
13372

Mettete insieme un pilota di Formula Uno, il suo manager con radici contadine, e altri due soci con lunga esperienza nel mondo vitivinicolo: tutti abruzzesi, con un forte senso di attaccamento alla propria terra e alle sue tradizioni, e con una grande passione per il buon vino. Questo è oggi Podere Castorani, un’azienda dalla storia recente ma di origini antiche, conosciuta senz’altro più all’estero che in Italia grazie alla notorietà di uno dei quattro soci: Jarno Trulli, pilota della scuderia Lotus, protagonista da anni sul palcoscenico internazionale del mondo delle corse automobilistiche.

Da abruzzese devo dire che sono sempre stato un po’ scettico verso quella che mi sembrava soprattutto una grande operazione di marketing. Già mi immaginavo la storia del personaggio famoso che decide di investire nel mondo del vino, costruendosi la sua bella cantina ipertecnologica, assoldando l’enologo di grido e vendendo vini di impostazione internazionale sfruttando la notorietà della sua immagine in giro per il mondo. Approfondendo il discorso ho scoperto quanto invece siano assai più nobili le finalità del progetto Podere Castorani: volendo condensare, alla base di tutto c’è un autentico amore per la propria terra e le proprie origini, e per quei vini e vitigni che l’hanno resa celebre. Certo è innegabile, l’immagine di Jarno Trulli aiuta, e sono certo che all’estero è soprattutto il nome del pilota a vendere, più che l’effettiva qualità dei vini prodotti! Ma conoscendo meglio la storia e il presente dell’azienda ci si accorge che Podere Castorani è costruita su valori solidi e importanti.

La cantina sorge sulle colline di Alanno, in provincia di Pescara, in una campagna rigogliosa ed incontaminata, non lontana dalla costa adriatica. Come si legge sul sito web <<[…] Le prime notizie delle origini dell’azienda agricola “Podere Castorani” risalgono al 1793. Sul finire del 1800, le antiche mappe catastali custodite a Teramo la denominano come “Casino Castorani”, dal nome del proprietario, il celebre chirurgo oculista Raffaele Castorani (inventore della prima tecnica d’intervento chirurgico sulla cataratta, per anni docente alla Sorbona di Parigi). […]>> Dopo qualche passaggio di mano, il podere visse il suo periodo di massimo splendore nei primi decenni del XX secolo, quando arrivò fino a 200 ettari di terreno coltivato e ospitò numerosi illustri personaggi dell’epoca. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la villa finì in abbandono e sembrava fossero andate perse le tradizionali produzioni vini-viticole di un tempo. Finché poco meno di un decennio fa sono arrivati Trulli e i suoi soci.

L’impostazione aziendale è molto tradizionale. Le uve provenienti dai 32 ettari di proprietà sono separate da quelle acquistate da vicini viticoltori conferitori e danno vita a linee di vini diverse. I vitigni – la cui età media è di 25 anni – sono soprattutto i due grandi autoctoni abruzzesi, montepulciano e trebbiano d’abruzzo, anche se non mancano appezzamenti di malvasia, pecorino, e ad altre varietà sperimentali. Tutta la superficie aziendale viene coltivata con metodi di agricoltura biologica, senza l’uso di pesticidi e/o fertilizzanti chimici, e puntando molto sui mezzi di lotta biologica e sui fertilizzanti organici. Anche la cantina è tutt’altro che high-tech: vasche in cemento, con un blando sistema di controllo della temperatura, e un piccolo torchio verticale. L’eccezione è data da una cella di appassimento tecnologicamente molto avanzata, che Trulli e i suoi soci hanno fatto realizzare per la produzione dello Jarno, il simil-amarone realizzato per assecondare la grande passione enologica del pilota per questa tipologia di vino.

L’azienda è sul mercato da appena 6-7 anni e la linea dei prodotti è ancora giovane. Tuttavia l’impostazione sembra quella giusta e non mancano cose interessanti. Tra gli assaggi recenti vorrei segnalare i due che mi hanno convinto di più: il Cerasuolo Coste delle Plaie 2009 e il  Montepulciano D’Abruzzo Podere Castorani 2006.

Cerasuolo Coste delle Plaie 2009

Colore molto scarico, rosa antico, tendente al buccia di cipolla. Al naso è molto fresco e delicato: il fruttato è misurato – per nulla smaccato, come spesso capita con questi vini –  e impreziosito da una nota erbacea molto rinfrescante. In bocca segna un assaggio agile e scattante, coniugando la freschezza e pulizia dell’acidità con una sapidità lunga e piacevole che gli da spessore, e una fragranza del frutto che lo rende molto piacevole. Un cerasuolo “dissetante” che sarà gustosissimo da bere durante le calde giornate estive. A 6-7 euro (franco cantina) è senz’altro un buon affare.


Montepulciano D’Abruzzo
Podere Castorani 2006 (campione di vasca)

Profilo olfattivo elegante e molto “montepulcianoso”: soliti frutti scuri, arricchiti da una bella balsamicità, da rimandi di spezie, china, tabacco e con una lieve nota ematica di fondo. Anche in bocca è interessante, molto succoso. Un tannino ancora non perfettamente integrato denuncia la sua gioventù, ma nel complesso regala una beva già piacevole, fresca, con un fruttato fragrante e una discreta lunghezza e profondità. Da aspettare ancora un po’ (sarà sul mercato a fine 2010) ma senz’altro di ottime prospettive.

Franco Santini

Franco Santini (santini@acquabuona.it), abruzzese, ingegnere per mestiere, giornalista per passione, ha iniziato a scrivere nel 1998 per L’Ente Editoriale dell’Arma dei Carabinieri. Pian piano, da argomenti tecnico-scientifici è passato al vino e all’enogastronomia, e ora non vuol sentire parlare d’altro! Grande conoscitore della realtà vitivinicola abruzzese, sta allargando sempre più i suoi “confini” al resto dell’Italia enoica. Sceglie le sue mète di viaggio a partire dalla superficie vitata del luogo, e costringe la sua povera compagna ad aiutarlo nella missione di tenere alto il consumo medio di vino pro-capite del paese!

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here