La guida e il popolo dei Foodies

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ROMA – Curiosi, amanti dei viaggi golosi, cultori della buona tavola che non necessariamente è sinonimo di conti a tre cifre. Si chiamano foodies, versione svecchiata dei nuovi gourmet, con età compresa tra i 15 e i 74 anni per un totale di oltre 6 milioni di persone, in crescita al ritmo di 250mila l’anno. Eserciti in movimento, per i quali è nata la nuova guida “Foodies” che scova luoghi nostrali di ottima cultura gastronomica.

L’ha ideata il Gambero Rosso in collaborazione con Negroni (forte di una ricerca che tratteggia il volto e le passioni dei moderni gastronauti), mettendo insieme indirizzi con tanto da raccontare e ancor di più da far assaggiare.

Non solo ristoranti. Ma anche birrerie, gelaterie, enoteche, gastronomie, panifici, macellerie, bar… Perché il nuovo buongustaio desidera uscire dai soliti circuiti, trova piacere in una buona fetta di torta consumata sulla panchina di un parco cittadino, come in un bicchiere di birra alla spina sorseggiato al bancone. Luoghi veraci, nuovi, magari dai pochi ingredienti ma di alta qualità. “Questo è un prodotto editoriale sui generis, fuori dagli schemi classici, pensato per appassionati che nel mondo del cibo si muovono a 360 gradi – afferma Laura Mantovano, vicedirettore del Gambero Rosso e curatore della Guida Foodies – Attraversa l’Italia dal Piemonte alla Sicilia, permettendosi scelte radicali. Infatti si notano mancanze clamorose, eppure una logica c’è. I foodies scelgono in base alle proprie esigenze: vanno dove li porta il cibo, ovvero dove si concentra il maggior numero di indirizzi golosi.”

Allora sfogliamo la guida e vediamoli questi indirizzi. Sono oltre mille, per un modo di mangiare e bere sinonimo di piacere e passione, sei dei quali premiati locali foodies dell’anno, divisi in due categorie. Dove “mangiare” e dove “comprare”. Del primo gruppo fanno parte il romano Settembrini (un risto-bistrot dalla cucina mediterranea e moderna insieme, affiancato da un caffè, da una libreria e take away in divenire), la palermitana Antica Focacceria San Francesco (fantastici gli arancini, il sandwich con la milza o nella versione ricotta e scamorza), il fiorentino ‘Ino i cui panini andranno presto a New York per raccontare Taste, l’appuntamento con l’eccellenza italiana del gusto che si tiene a marzo alla Stazione Leopolda, nel capoluogo toscano.

Per la categoria “comprare” la guida mette sul podio il chiosco che Moreno Cedroni aprì a Senigallia poco meno di una decina di anni fa, Anikò, la prima salumeria di pesce al mondo, dove si acquistano ma si assaggiano anche le creazioni dello chef marchigiano; la macelleria (termine riduttivo per varietà di idee e di proposte) Damini di Arzignano (abbiamo assaggiato micro-hamburger di Limousine e un’insalata di straccetti di pancia eccellenti); il Caffè Sicilia di Noto, quintessenza del sogno goloso foodie firmata Corrado Assenza.

Non mancano le “stelle” per dare risalto ai luoghi che meglio incarnano lo stile foodie. In totale 52, selezionati da una giuria di note firme del giornalismo e della critica enogastronomica italiana, gli stessi che hanno eletto i primi sei del gruppo.

Dunque non resta che andare in libreria o in edicola (presto sarà disponibile anche in versione iPhone) e iniziare il percorso, suddiviso in itinerari raccontati da testimonial d’eccezione (il jazzista Paolo Fresu, l’attore Valerio Mastandrea, l’imprenditrice Carla Latini, il giornalista Davide Paolini, il pittore Francesco Musante…), accomunati dal richiamo della tavola e dal fatto di essere esperti conoscitori nel territorio. Una guida sì, ma anche una sorta di storia, da sfogliare e assaporare.

Foodies
Gambero Rosso Ed
Pag 320, 14,90 euro

Irene Arquint

2 COMMENTS

  1. Salve @Simona!
    La guida racconta la Toscana in tre diversi itinerari, uno dei quali passa per la Versilia. Della lucchesia ci racconta solo la costa… in un percorso che va oltre e scende fino a Capalbio. Ci sono poi Firenze e le Crete Senesi. Alla prossima!

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