La Terra Trema: Perché ci girano i cosiddetti…

0
10163

Noi vignaioli, associazioni, movimenti sociali presenti nell’edizione 2010 de La Terra Trema (uniti in questi anni nel movimento Terra e Libertà/Critical Wine e nelle tante iniziative a difesa di una agricoltura diversa, naturale e sostenibile) vediamo con grande preoccupazione ciò che è accaduto a Milano in questo fine settimana.

Organizzare una manifestazione che ha la pretesa di presentare al grande pubblico il “cosiddetto” (sic) vino naturale proprio nel fine settimana di La terra trema non può essere una scelta casuale, come non può essere casuale il tentativo di coinvolgere le associazioni più rappresentative della viticoltura artigiana e indipendente utilizzando la forza di persuasione di chi – a torto o ragione – ritiene di avere in mano i destini commerciali delle aziende.

Con rammarico ed amarezza abbiamo dovuto prendere atto dell’adesione a Semplicemente Uva di diversi produttori, giornalisti, associazioni che godono della nostra massima stima. Persone nel passato anche recente hanno condiviso con molti di noi sogni, percorsi e battaglie comuni. Non condividiamo la loro scelta, che consideriamo pericolosa e non sufficientemente meditata, ma non abbiamo alcuna intenzione di condannarla perché non ci è difficile comprendere quanto le pressioni e le argomentazioni di chi ha grande forza economica e comunicativa possano essere persuasive, specie in un contesto come quello attuale. Del resto sappiamo bene quanto chi mira a sfruttare le potenzialità commerciali del vino artigiano e naturale abbia interesse a favorire un conflitto tra vignaioli e associazioni.

E’ proprio al fine di scongiurare questo rischio che auspichiamo l’apertura di una riflessione che coinvolga tutti coloro che credono nella naturalità e che hanno la consapevolezza della forza sovversiva del vino artigiano.

Non possiamo fermarci al “vino naturale”: La Terra Trema ed il suo successo di pubblico dimostrano che oggi più che mai dobbiamo porre l’attenzione sui problemi della terra/Terra, sui meccanismi di produzione, sulle logiche distributive, sullo stra-potere dell’agro-industria. Non possiamo limitare i nostri sforzi alla commercializzazione di un vino “buono, pulito e giusto”: dobbiamo, invece, produrre cultura e saperi e resistere contro chi vuole normalizzare le battaglie per un’altra agricoltura.

“Il vino regala ai sensi numerosi percezioni ma solo alcune di queste possono rivelarsi veramente eversive…”

Chi volesse può aggiungersi tra i firmatari scrivendo a info@laterratrema.org

Primi firmatari:

La Terra Trema
Folletto 25603
Leoncavallo s.p.a.
terra TERRA (Roma)
Critical Wine Genova
Sorgente del vino
Marco Arturi
Aurora
La Distesa
Urupia
Il Cerchio
Nino Barraco
A’ vita
Altea Illotto
Campi di Fonterenza
La Viranda
La Marca di San Michele
Cascina Besciolo
Majnoni Guicciardini
Fiorano
Paterna
Sorelle Palazzi
Colombaia
Cirenaica
Cascina Isola Maria
Cascina Caremma
Le Dolci Operaie
Tenuta Grillo
I Botri di Ghiaccioforte
Cascina Zerbetta
Podere Borgaruccio
Terra d’Arcoiris
Il Palazzo
Podere Luciano
Quat Gat
Forra’pruno
Le Coste sul Lago
Piccolo Forno Marziali
Gianluigi Orsini
Cascina del Monastero
Rasicci Emanuele
Maite Circolo Arci (Bergamo)
Gabriele Ferrari
Simonetta Lorigliola
Barbara Falciai
Fiorenzo Sartore
Gusto Nudo (Bologna)
Giulia Angela Fontana
Piccolo Bacco dei Quaroni
Gigi Brozzoni
Michele Marziani
Fabrizio Tassi
Mauro Erro
Marco Panariello
enoteca del Csoa Forte Prenestino (Roma)
Giovanni Gaiera
Comunità Cascina Contina
enoteca Les Vignerons (Roma)
Dino Briglio Nigro
Alessandro Ricci
Geraldina Strino
Monastero dei Frati Bianchi
Cascina Selva

L'AcquaBuona

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here