I tappi co-estrusi aumentano il carattere fruttato – Nomacorc protagonista ad Enoforum

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Maurizio Ugliano, ricercatore presso il centro europeo Nomacorc in Francia, ha presentato ad Arezzo i risultati degli ultimi studi effettuati sulle chiusure davanti ad una platea di operatori e studiosi di oltre 400 persone

Le ultime ricerche applicate sulle chiusure in polietilene co-estruso della Nomacorc, leader mondiale nella produzione di tappi alternativi per il vino, presentate all’Enoforum di Arezzo dal ricercatore Maurizio Ugliano hanno dato risultati chiarissimi arrivando alla conclusione che la vinificazione in bottiglia é possibile attraverso l’apporto di minuscole dosi di ossigeno attraverso il tappo, – ha detto Uglianoin tal modo si può modulare lo sviluppo del carattere fruttato e ridurre l’insorgenza di difetti di ridotto”.

La relazione, dal titolo “Micro-ossigenazione e apporti di ossigeno attraverso la chiusura: effetto sulle caratteristiche chimiche e sensoriali di vini Grenache e Shiraz”, è stata presentata agli oltre 400 operatori e tecnici intervenuti nella sala Sangiovese da Maurizio Ugliano, studioso italiano attivo nel centro di ricerca europeo che la Nomacorc ha realizzato in Francia. Ugliano, con esperienze di lungo corso anche in Australia, ha contestualizzato la ricerca dandone un estratto con i risultati più interessanti. In particolare lo studio si è basato sull’utilizzo di chiusure Nomacorc a diversa traspirazione, messe a contatto con differenti esposizioni all’ossigeno in ambienti controllati simulando così gli effetti sul vino di chiusure che vanno dalla grande permeabilità al blocco quasi totale del passaggio.

Questo studio ha messo in evidenza ancora una volta come la capacità di controllo dell’apporto di ossigeno nei vini rossi offra grandi potenzialità di modulazione del profilo aromatico nel post-imbottigliamento. A questa conclusione si è arrivati analizzando, insieme e in maniera sinergica con le chiusure, anche alcune tecniche produttive con apporti diversi di ossigeno, così da moltiplicare e studiare meglio gli effetti dei tappi.

L’intervento di Ugliano è stato seguito dalla presentazione di una ricerca dal titolo “Effetto del tenore di ossigeno sull’evoluzione dell’astringenza durante l’invecchiamento in bottiglia” da parte della dottoressa Angelita Gambuti dell’Università di Napoli Federico II. Anche in questa ricerca viene evidenziata la capacità del trasferimento di ossigeno nella fase post-imbottigliamento di modulare alcuni aspetti del vino, come appunto l’astringenza.

Ovviamente il controllo dell’apporto di ossigeno durante la permanenza in bottiglia richiede l’impiego di chiusure a permeabilità (OTR) definita, come appunto i tappi Nomacorc, che dia la certezza di poter replicare i risultati ottenuti in fase di sperimentazione e che mantenga la costanza del passaggio per poter fare previsioni sugli sviluppi futuri del vino imbottigliato.

Da sempre è questa la forza di Nomacorc, offrire strumenti per la vinificazione e l’affinamento dei vini, oltre alle chiusure anche con il misuratore di ossigeno non invasivo NomaSense che grazie all’oxoluminescenza riesce a fornire stime precise della presenza del gas sia nei liquidi che negli spazi di testa delle bottiglie senza che queste debbano essere aperte.

Non semplici tappi quindi, ma elementi di sviluppo dei vini, che possono a loro volta entrare in sinergia con tecniche produttive in cantina o in fase di imbottigliamento così da permettere all’enologo di avere un controllo completo sul vino che andrà a offrire al consumatore finale.

A proposito di Nomacorc

Nomacorc è il leader mondiale nella produzione di chiusure alternative per vino ed il primo brand per i vini fermi in molti paesi quali Francia, Germania e Stati Uniti. Orientato all’innovazione tecnologica, Nomacorc produce il complesso dei suoi prodotti con il processo brevettato di co-estrusione.

Come risultato, le chiusure Nomacorc garantiscono consistenza, gestione dell’ossigeno prevedibile e protezione dai cattivi sentori dovuti all’ossidazione, alla riduzione ed al sapore di tappo. I prodotti Nomacorc sono riciclabili al 100% e sono disponibili attraverso una vasta rete di distributori ed agenti in 6 continenti. Con 500 dipendenti in tutto il mondo e con impianti di produzione negli Usa, Belgio, Austria e Cina, Nomacorc produce più di 2 miliardi di chiusure all’anno. Lavorando con rinomati istituti di ricerca in tutto il mondo, la società è leader nel settore delle chiusure per il vino anche per quanto riguarda la ricerca sulla gestione dell’ossigeno.

Per maggiori info visitare www.nomacorc.com

L'AcquaBuona

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