Bordeaux: Vinexpo e dintorni

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BORDEAUX (FRANCIA) – Chi come me ha l’occasione di visitare per la prima volta Vinexpo ed è un professionista del mondo del vino, ha la sensazione di trovarsi a Disneyland.

Passeggiare all’interno del Salone delle Esposizioni attorniato dalle etichette delle più importanti zone vitivinicole mondiali ha veramente dello straordinario. Ma andiamo con calma. La visita, programmata da tempo, inizia con il lungo ma sempre affascinante viaggio in auto attraverso la zona sud ovest della Francia enologica (Provenza, Languedoc, Sud-Ouest, Bordolese), in compagnia di mio figlio nella veste di fotografo; la sua giovane età non gli permetterà di entrare al Vinexpo (la età minima è 18 anni) ma il resto delle foto è opera sua. I paesaggi che si susseguono dalla costa mediterranea alla Garonna, alla Gironda e su fino all’Atlantico, ci parlano della plasticità della vite e della sapienza dell’uomo nell’adattarla a climi e contesti (terroir, direbbero i francesi) tanto diversi.

Se il motivo della visita è il Vinexpo, nella programmazione del viaggio abbiamo incluso alcune visite nelle zone più rappresentative di questo immenso territorio viticolo denominato Bordolese. Così il viaggio ha una prima tappa nei pressi di Agen, più precisamente a Brax, “Au Colombier du Touron”, piccola locanda con un buona cucina del territorio. Questo perché il giorno dopo abbiamo un appuntamento in quel di Sauternes, con Chateau Clos Haut-Peyraguey. Situato a meno di un chilometro da Chateau d’Yquem, che tra l’altro visiteremo alla fine del tour, Clos Haut-Peyraguey è una maison storica del Sauternais che comprende sia terreni classificati Premier Cru che terreni che danno vita alla appelation Sauternes “base”, commercializzati con il marchio Chateau Haut-Bommes, l’altro Chateau posseduto dalla proprietà.

Al nostro arrivo ci accoglie monsieur André Praderie, fiduciario dell’azienda e vero anfitrione del territorio. Ci spiega come le caratteristiche e le conseguenti classificazioni dei terreni influenzino la qualità del prodotto finale, e come l’ambiente fluviale della zona consenta quelle celebri nebbie mattutine che stanno alla base del nobile processo di attacco della botrite alle bacche di sémillon e sauvignon. Qui, dove anche le piste ciclabili ci parlano della Botrytis Cinerea (vedi foto), ci facciamo raccontare la storia di Clos Haut-Peyraguey.

Nel punto più elevato dell’altopiano di Bommes, su un terreno privilegiato, si erge la torre di Clos Haut-Peyraguey, osservatorio ideale dei più importanti Grand Crus di Sauternes. La storia di questo Chateau, classificato come 1er Grand Cru Classé nel 1855, è legata sin dal XVIII secolo con quella di Chateau Peyraguey (il cui nome significa collina, o promontorio), e questo fino al 1879, quando, nel corso di una divisione, la parte più elevata della proprietà fu denominata proprio Clos Haut-Peyraguey. Questa azienda venne poi acquistata nel 1914 da Eugène Garbay, già proprietario sin dal 1850 del vicino Chateau Haut-Bommes, i cui vigneti sono confinanti. Nel corso delle generazioni, questi due “gioielli” furono ereditati prima dai nipoti Bernard e Pierre Pauly e poi, nel 1969, dal figlio di Bernard, Jacques Pauly il quale, aiutato dalla moglie, ha gestito la proprietà e condotto la produzione vinicola dei due Chateaux dando ai vini uno stile inimitabile, caratterizzato dalla costante ricerca dell’eleganza, della finezza e della ricchezza aromatica.

Dal 2003 è la figlia Martine Langlais-Pauly che, seguendo la propria intuizione e passione, sta continuando l’attività familiare attraverso un lavoro meticoloso, per donare ai suoi vini la massima espressione di complessità che questo magnifico terroir può offrire. Martine rappresenta così la quinta generazione della famiglia Garbay-Pauly alla guida dell’azienda, facendo tesoro dell’esperienza maturata nel corso di tutti questi anni. Clos Haut-Peyraguey e Château Haut-Bommes, situati ad un’altitudine compresa tra 50 e 70 metri slm, si trovano a una distanza di circa 100 metri uno dall’altro. Château Haut-Bommes ha una superficie di cinque ettari di vigneto che gode delle stesse condizioni climatiche e delle medesime attenzioni di lavoro in vigna e in cantina di Clos Haut-Peyraguey. Clos Haut-Peyraguey si estende su una superficie pari a 12 ettari ed è posizionata nel cuore della zona dei 1er Grands Crus di Sauternes, di fronte al celebre Château d’Yquem. L’eccezionale composizione del suolo, caratterizzato da ghiaia e sabbia su un sottosuolo argilloso, e il posizionamento dei vigneti su dolci pendenze orientate a nord-est, ne fanno una terra da prémier cru.

Il lavoro nel vigneto e in cantina sono portati avanti coniugando progresso tecnico e antiche tradizioni: la vendemmia si svolge attraverso numerosi passaggi (tri) nel vigneto, in momenti diversi sui differenti vitigni (95% Sémillon e 5% Sauvignon), selezionando e raccogliendo esclusivamente le uve giunte a perfetta maturazione e attaccate dalla famosa muffa nobile (Botrytis Cinerea).

Dopo aver completato la fermentazione in barriques nuove, il vino viene poi lasciato maturare nelle stesse botti di rovere per circa 22 mesi, quando verrà poi imbottigliato. Una rigida selezione delle uve, combinata con una grande esperienza, fanno di Clos Haut-Peyraguey e Château Haut-Bommes dei vini di classe, strutturati ed equilibrati, che non mancano di freschezza ed eleganza, annoverati tra i più grandi “esemplari” di Sauternes. Ma a parte questa doverosa introduzione, il colloquio con M. André Praderie ci racconta della costante presenza in azienda di M.me Pauly, veicolata da una passione autentica.

Le degustazioni poi non deludono:

Château Haut-Bommes 2006 (alcool 13,5; zuccheri residui 110 gr/l)

Limpido e denso nelle tonalità calde dell’oro e dell’ambra; profumo floreale fruttato di miele di acacia e ginestra, nota agrumata in sottofondo. Bocca ampia e persistente ma con una freschezza sempre presente che sostiene il tenore zuccherino.

Clos Haut-Peyraguey 2007 (Semillon 92% ; Sauvignon 8%)
Alcol 14%; zuccheri residui 128gr/l
Barriques utilizzate per la fermentazione: 60% nuove; 40% secondo passaggio

Denso, limpido e caldo nelle note gialle e lievemente ramate. Profumo di frutta bianca matura, pesca, albicocca, fico e miele. Al palato la freschezza apre la strada al gusto, che prosegue su note di confettura di fichi, miele e marmellata di agrumi. Il grasso e il volume del vino accompagnano la proverbiale lunghezza dei grandi Sauternes.

Clos

Haut-Peyraguey 2008 (Semillon 95 % Sauvignon 5 %)
Alcool 14% ; Zuccheri residui 133 gr/l
Barriques utilizzate per la fermentazione: 90% nuove; 10% secondo passaggio

Densità notevole e bella tonalità dorata e luminosa. Profumi ampi e complessi di connotazione floreale e infine sulfurea, note di frutta candita e marmellata di mela cotogna. In bocca si avverte un essenziale equilibrio tra acidità e zuccheri, e un ottimo aroma di frutta matura e spezie. Un gran vino, di complessità e lunghezza rimarchevoli.

Fine prima parte

Lamberto Tosi

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