3 e 4 dicembre a Piacenza: Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti

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La natura dei vignaioli

Sabato 3 e domenica 4 dicembre 2011 al primo Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti a Piacenza sarà possibile incontrare gli artigiani del vino membri FIVI, che con pazienza preservano la terra, diffondono la qualità e l’eccellenza del paese e custodiscono una sapienza antica

La Fivi riunisce oltre 600 viticoltori che, a differenza della grande industria, hanno a cuore tutti gli aspetti del processo di vinificazione: la conservazione e la cura dei terreni, il rispetto dei vitigni, la sanità e la giusta maturazione delle uve raccolte, la qualità che dev’essere assicurata ai consumatori e agli appassionati. Per questo Costantino Charrère, presidente della Federazione ha raccolto e ribadito il grido d’allarme che ha lanciato il presidente di Slow Food Carlo Petrini dalle colonne del quotidiano ‘la Repubblica’ venerdì 30 settembre 2011: l’uso scriteriato di coadiuvanti che si fa spesso nell’industria alimentare rischia di diventare fonte di speculazione e di ricadere sui consumatori che si troveranno a mangiare uno yogurt senza latte, a bere un’aranciata senza arance o un vino senza uva.

I vignaioli FIVI si riuniranno per la prima volta in un vero e proprio ‘Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti’ il 3 e 4 dicembre 2011 all’EXPO di Piacenza e sono l’esatto contrario della standardizzazione: sono attenti artigiani del gusto, custodi della terra e della storia di vaste zone del Paese.

“Il vignaiolo rappresenta ciò che il consumatore cerca, per il legame che si crea tra noi che produciamo e chi beve,” dichiara Saverio Petrilli di Tenuta Valgiano in Toscana e Segretario nazionale della FIVI, “desideriamo sensibilizzare coloro che amano il vino, ma se ne intendono meno, far capire loro che la cura del territorio e delle vigne, il lavoro paziente e accuratissimo che ogni giorno portiamo avanti è cosa diversa rispetto alla produzione industriale. Il vitivinicoltore è un custode, che lega i propri destini a un luogo, a un lembo di terra che c’era prima di noi e ci sopravviverà, perciò l’ego in un certo senso passa in secondo piano: è la natura ad avere il centro della scena, ovvero la qualità del prodotto”.

Il vino oltretutto viaggia per il mondo con l’etichetta come carta d’identità: accanto al nome del produttore troviamo la città e il Paese di nascita, valorizza così il proprio territorio ed estende i confini di zone uniche, dalle Langhe al Chianti, dalle colline campane fino alle aspre rive siciliane. Chiunque nel mondo, degustandone i sapori, viene a conoscenza della ricchezza di un luogo, tramutandolo in sinonimo di eccellenza. E tutto dipende dall’occhio dell’uomo, del vignaiolo, che ha una meticolosa percezione del territorio: si accorge di una buca, di un tralcio rotto, del colore del fogliame che vira verso certe tonalità, e così sa come produrre un vino vero e profondo, senza sofisticazioni. Questo è l’impegno della FIVI e delle persone in carne e ossa che si potranno incontrare il 3 e il 4 dicembre a Piacenza, per scegliere, faccia a faccia, come si faceva nei mercati di una volta, fra le eccellenze a disposizione.

Per informazioni: F.I.V.I. – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti
Tel. 342.1841065
E-mail: mercato@fivi.it
Sito web: www.fivi.it

L'AcquaBuona

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