Le grappe toscane Medaglia d’Oro ospiti d’onore di Enoteca Italiana

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SIENA – Parlare di grappa spesso non è semplice, soprattutto se si esce dalle regioni del nord Italia che la tradizione vuole vocate all’arte della produzione del distillato. A tale scopo l’Anag, l’associazione di assaggiatori di grappa ed acquavite, dalla sua fondazione nel 1978 si è prodigata per difende e far conoscere in tutto il territorio nazionale un prodotto tipicamente italiano che, a causa di mode dai toni esterofili, si è visto rilegare nel tempo ad un ruolo marginale, spesso solo come digestivo di fine pasto e caratteristico di una fascia di età abbastanza alta. Tuttavia, grazie al lavoro degli assaggiatori e alla determinazione dei distillatori, la grappa sta gradualmente riconquistando l’interesse di un pubblico sempre maggiore e di età varia, scuotendosi quell’alone di “grappa del nonno” addossatale dagli scettici. A tale scopo, ormai da sei edizioni, l’Anag ogni anno promuove il Concorso Internazionale Acquaviti d’Oro nella città di Termeno (BZ), dove grappe, acquaviti italiane e distillati internazionali vengono valutate da panel di assaggiatori esperti ed infine premiate.

Quest’anno la Toscana ha avuto un ruolo di rilievo aggiudicandosi ben cinque medaglie d’oro, una nella categoria Grappe Giovani con la grappa Cuore di Vinsanto della distilleria Nannoni, e quattro nella categoria Grappe Invecchiate con la Selezione Oro dei Carati, sempre della Nannoni, la Riserva Chianti Classico, della D.E.T.A., I Balzini Brown Label de I Balzini Società Agricola, Luigi Bonollo delle Distillerie Bonollo. Sicuramente una grossa soddisfazione per le aziende di un territorio che già nel passato aveva contribuito allo sviluppo dell’arte della distillazione grazie al medico fiorentino Taddeo Alderotti che, nel XIII secolo, nei suoi Consilia, inserisce una descrizione particolareggiata della preparazione dell’alcol convogliando i vapori in una serpentina raffreddata ad acqua. Per analogia della serpentina con la forma della vite, venne coniato il termine moderno di aqua vitis (acqua vite).

La premiazione dei prodotti toscani si è tenuta a Siena lo scorso 30 settembre grazie all’Anag – Associazione della Toscana nella figura del presidente regionale Paola Soldi in collaborazione con Enoteca Italiana nella figura del segretario generale Fabio Carlesi con la presenza delle aziende vincitrici che hanno così potuto presentare e spiegare ad operatori del settore e non le particolarità dei propri prodotti. La sessione di degustazione si è aperta con la presentazione dell’Anag e del concorso, dell’Enoteca Italiana e una breve descrizione dei premiati per spiegare la propria distilleria o azienda vinicola.

La premiazione, avvenuta in ordine alfabetico, è stata prima preceduta dall’assaggio delle grappe premiate in abbinamento a cioccolata e biscotti. La Luigi Bonollo dell’omonima Distilleria Bonollo, che ha sede legale in provincia di Modena, ma ha uno dei suoi impianti principali in provincia di Siena, per l’occasione è stata presentata dal giovane Gabriele Bonollo. La grappa è una riserva a 50% gradi, dall’aspetto cristallino e di colore giallo paglierino. Sia al naso che al palato presenta una gamma di aromi non complessa, ma sicuramente avvolgente e intensa con note di vaniglia, speziato dolce, frutta esotica e note floreali. Il retrolfatto è ricco di profumi fruttati. La verve di questa grappa ci consente di abbinarla ottimamente al cioccolato fondente.

Rubina Gianchecchi della distilleria D.E.T.A., di Barberino Val d’Elsa (FI), ha invece presentato la Riserva Chianti Classico, una grappa a 43% proveniente da vinacce per la produzione del Chianti, e perciò in maggior parte sangiovese, e fatta invecchiare in fusti di rovere. All’aspetto visivo si presenta cristallina e di un colore giallo oro carico. All’olfatto si hanno delle note di vaniglia, cioccolato e sentori di prugna e albicocca. La complessità si ha anche soprattutto dalle note di un miele non troppo dolce come quello di castagno e sentori di vinaccia fresca, risultando così fine e franca. Al palato risulta avvolgente, armonica e persistente. Da abbinare ad un buon sigaro toscano.

Tuttavia la distilleria D.E.T.A. ha avuto una doppia soddisfazione anche con la premiazione della grappa riserva I Balzini Brown Label della Società Agricola I Balzini di Barberino Val d’Elsa (FI). In questo caso si parla di grappe di fattoria, quando l’azienda vinicola dà al distillatore le proprie vinacce per creare un distillato da poi proporre al consumatore con il proprio nome. La proprietaria Antonella D’Isanto ha perciò voluto ricevere il premio chiamando nuovamente Rubina Gianchecchi, ammettendo di aver “tartassato” la distilleria per ottenere una grappa morbida e suadente. E la collaborazione ha ottenuto l’obiettivo sperato. La grappa, a 43%, è un distillato di vinacce dei vini dell’azienda, in prevalenza cabernet sauvignon, sangiovese, merlot prodotto da alambicchi di rame a bassa temperatura. Invecchiata nel legno per 18 mesi, la grappa si presenta brillante e dorata. Al naso risulta complessa con un ottimo equilibrio di aromi come tabacco, vaniglia, cioccolato e sentori speziati. Al gusto risulta fine, armonica e molto avvolgente, rilasciando una buona sensazione di calore senza aggredire il palato. Nel retrolfatto si ritrova l’ampiezza del bouquet olfattivo. E’ ottima se abbinata a del cioccolato aromatico e biscotti frollini molto dolci.

Un altro doppio successo è andato alla Distilleria Nannoni di Paganico (GR), che ha ottenuto una medaglia d’oro sia nella categoria delle grappe giovani che in quella delle grappe invecchiate. Purtroppo Priscilla Occhipinti non ha potuto essere presente alla premiazione a causa di alcuni problemi operativi e, come si sa, per un mastro distillatore la cura del processo viene prima di tutto. Il Cuore di Vinsanto è una grappa giovane a 42% prodotta con distillazione discontinua e ottenuta da vinacce appassite di trebbiano e malvasia, vitigni utilizzati per la produzione del Vin Santo. Alla vista si presenta cristallina, mentre al naso emerge un bouquet molto complesso di sentori floreali e frutta esotica con una leggera nota più dolce simile al miele, evidenziando così anche la sua franchezza e finezza. Al gusto è armonica ed elegante rilasciando nel retrolfatto note di uva appassita, albicocca e prugna secca. E’ un ottimo abbinamento con cioccolato amabile. La Grappa di Brunello Riserva Selezione Oro dei Carati, a 40%, proviene dalla distillazione discontinua a vapore di vinacce di sangiovese grosso ed invecchiata in botte per cinque anni. Di aspetto brillante e color oro antico, all’olfatto presenta intensi profumi come vaniglia, spezie dolci ,tabacco, liquirizia. Nonostante la complessità di aromi, risulta comunque una grappa fine e franca. Al gusto risulta avvolgente ed armonica, con lievissime note dolciastre, al retrolfatto è fine e fragrante di buona persistenza. Si può abbinare con cioccolato fondente.

La giornata si è chiusa quindi con una panoramica più ampia delle possibilità del territorio toscano, da sempre associato al vino, ma che sta conquistando gradualmente ruoli preminenti nel mondo del distillato, e che vede emergere sempre di più il ruolo della donna nella sua preparazione e cura, nella scelta delle materie prime, nella sua attività della distillazione stessa, e nella sua degustazione e valutazione riconfermando così che i festeggiamenti per i dieci anni dell’associazione Donne della Grappa, tenutosi poche settimane fa sempre in Toscana, è il riconoscimento di una ben definita realtà. E naturalmente non poteva mancare” l’approfondimento” della degustazione.. libera naturalmente, e da provare anche a casa o semplicemente in un pomeriggio di relax con gli amici.

Maria Lucia Nosi

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