Ricordi dal Merano Wine Festival 2011: sulle tracce del Riesling

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MERANO (BZ) – È indubbio che affrontare il Merano Wine Festival senza un percorso preciso può disorientare; tante e tali sono le aziende presenti e di tale qualità che se non si ipotizza un percorso enologico rigoroso si rischia di passare di fiore in fiore, cosa peraltro bellissima anche questa, ma di non aver centrato l’obbiettivo della manifestazione che mio avviso è anche quello di indicare una tendenza.E che una tendenza ci sia nel mondo dei vini bianchi mi pare assai assodato. Molte aziende stanno iniziando a produrre vini con vitigni un tempo relegati sono in certe zone, come nel caso del Riesling.

È di origine germanica anche se non è chiaro ancora la provenienza del suo nome. Ne parla sicuramente il botanico tedesco Hieronymus Bock (1498-1554) che scrive nel suo libro Kreütter Buch, edizione del 1546 che “Rissling cresce dalla Mosella/Reno e a Worms”. Con analisi del DNA recentemente si è potuto appurare che deriverebbe da un incrocio spontaneo tra Traminer e Vitis silvestris. Esso trova tuttora la sua migliore collocazione tra il 49° e il 51° parallelo dove impiega 130 giorni tra la fioritura e la maturazione. I cru più famosi della Mosella si trovano su suoli scistosi e poveri, e questo consente maturazioni adeguate e produzioni contenute guidate anche dai sesti di impianto molto stretti. Così dal Riesling scaturiscono vini fruttati e minerali capaci di lungo e glorioso invecchiamento.

Conferma ne sia che percorrendo i corridoi e le sale della manifestazione sempre più appare la presenza qualificata di questa uva in molte maison affermate dell’universo dei vini bianchi. Un’ottima prova ne dà ad esempio l’azienda friulana Aquila del Torre con il suo Riesling At 2009  dalle sensazioni olfattive tutte giocate tra floreale e agrumato sulfureo, che trae dai suoli di flysch (roccia sedimentaria) una mineralità e una freschezza particolarmente convincenti. Fermentato ed affinato in acciaio per 19 mesi si presenta alla degustazione ancora giovane e capace di ben invecchiare.

Altra zona, altro riesling. L’Abbazia di Novacella, situata nella altoatesina Valle d’Isarco, presenta nella linea Praepositus un Riesling Doc 2009. Ottima limpidezza e tonalità verde dorata caratterizza questo vino da profumi fragranti di frutta fresca, mela, pera, fiori tra cui la robinia e finale agrumato. In bocca risponde bene alle aspettative; coerente con i profumi ritornano frutti e fiori su una base fresca e ampia con corpo e persistenza rimarchevoli.

Passiamo all’Austria con un vino della cantina Lenz Moser, il Prestige Riesling 2010. Prodotto nella regione del Wachau  altra zona che rivendica l’origine del vitigno oltre all’Alsazia), fa parte della folta schiera di vini di questa cantina che si avvale di oltre 3000 conferitori dislocati in tutte le zone viticole dell’Austria. Di antica fondazione (1849) i suoi vini sono distribuiti in molte parti del mondo. Il Riesling che assaggiamo ha un colore luminoso con riflessi giallo-dorati , al profumo la frutta bianca e quella tropicale si fondono in uno splendido bouquet che in bocca si concretizza in fresca sapidità, fine e persistente.

L’ultimo di cui parliamo è il Riesling della Cantina Provinciale di Laimburg nella sua linea “Vini del Podere”,  annata 2009. Esso nasce nella zona di Montfranco, vicino Merano, e dopo fermentazione a temperatura controllata affina 8 mesi in acciaio e otto in legno fino all’ imbottigliamento. Di colore giallo chiaro, limpido, ricorda con le sue sfumature verdognole bouquet fruttato con aromi di pesca ed albicocca. Vino di carattere e ben strutturato, caratterizzato dalla tipica acidità del Riesling, è di lunga persistenza al gusto e freschezza.

Si conclude così il percorso di Merano alla ricerca del Riesling e della sua identità, convinti come siamo che vi sia ancora molto da scoprire su questo vitigno per valorizzarlo e espandere il suo areale di produzione. Se poi il vostro interesse sul Riesling è stato risvegliato dal nostro articolo vi ricordiamo che a Terre di Toscana 2012 vi sarà una interessate degustazione guidata sui Riesling delle varie zone viticole della Germania guidate da vice presidente degli enologi tedeschi Rolf Stocke.

La immagine del riesling è dei Vivai Cooperativi Rauscedo

Lamberto Tosi

4 COMMENTS

  1. caro Lamberto,
    hai assaggiato quello di Sergio Germano (Serralunga d’Alba)?
    Io trovo sempre difficile valutare i riesling nelle manifestazioni, dato che normalmente vengono presentate le ultime versioni e il grande bianco DEVE attendere parecchi, se non molti, anni prima di “nascere”. Ho in casa alcune bottiglie del 2005/06 di Sergio e penso che comincino a far intuire le possibilità. Ma le tengo ancora ben chiuse….
    A presto
    Enzo

  2. No Enzo non l’ho provato e non ne parlo nell’articolo dato che non ricordo fosse presente a Merano. Senz’altro da provare e ,come dici tu, da conservare ( ma non troppo , la vita è breve..) per provarne le capacità evolutive.

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