Pietrasanta Vini d’Autore, chi c’era e chi è venuto

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Luca RoagnaAncora qualche suggestione, soprattutto visiva, sul nostro Pietrasanta Vini d’Autore-Terre d’Italia. Un po’ per raccogliere le idee su un evento che dopo un così bell’esordio vogliamo capire come far evolvere ancora. Un po’ perché nei giorni precedenti ci sforzavamo di capire come sarebbe andata brancolando nel buio, ed è stato quindi emozionante osservare poi come il tutto si è svolto. Così fissiamo ancora qualche ricordo.

Innanzitutto i vignaioli. I fondatori, i padri nobili, i pionieri e le bandiere dei terroir. Infine, le giovani generazioni, già sicure e smaliziate.

Fiorentino Sandri

Fiorentino Sandri, di Pojer&Sandri, infaticabile dopo tanti anni sulla breccia, che propone convincendo le sue novità. Sandro Gini, uno di quelli che hanno fatto grande il Soave, il marchese Alberto di Gresy, sornione, ha l’aria di divertirsi molto con le sue Tenute Cisa Asinari; i seri, ma anche sorridenti quanto basta, altoatesini Manni Nössing e Peter Dipoli. Quelli che lavorano duro per il territorio, vedi l’abruzzese Fausto Albanesi di Torre dei Beati, Roberto dei Vini Bruna, autore di bellissimi Pigato, l’affabulatore Aldo Vajra i friulani Mauro Drius e la pimpantissima Ornella Venica.

Marianna Mura e Peter DipoliE poi i giovani, quelli che ci fanno capire che il vino italiano andrà avanti e progredirà anche. Marianna Mura, from Gallura, dal sorriso contagioso, eppoi una triade d’autore: Fabio Alessandria (Burlotto), Flavio Sobrero e Luca Roagna, il futuro delle grandi Langhe è nelle loro mani e nella loro testa.

Poi ci sono stati gli amici di sempre: Roberto Giuliani, che a pochi mesi da Terre di Toscana è risalito per venirci a trovare (grazie!), Ernesto Gentili, curatore della guida Vini d’Italia de L’Espresso, con la figlia “apprendista”, ed i tanti amici ristoratori ed enotecari.

Augusto Guidugli con Romano Franceschini

Ma concludiamo ricordando un’emozione particolare: c’era una volta, tanti anni fa, un bellissimo evento che si svolgeva nello stesso chiostro di Sant’Agostino. Si chiamava Premio Ais Versilia, e lì noi tutti ci facemmo le ossa incontrando grandi vini e grandi vignaioli. Bene, il fondatore di quell’evento pionieristico per l’epoca, Augusto Guidugli, ci è venuto a trovare, ed ha abbracciato vecchi amici come Romano Franceschini, grande ristoratore a Viareggio. E per noi, che da appassionati che eravamo allora vogliamo oggi continuarne l’opera, si è trattato di un incontro che ci spinge ad andare avanti e a migliorarci.

 galleria fotografica

 

L'AcquaBuona

4 COMMENTS

  1. Bel reportage, le foto di chi sono?
    L’unica nota stonata l’Ernesto Gentili con quegli occhiali da non vedente (magari è vero…) 😀

  2. Ehi, i complimenti di un grande maestro fanno sempre piacere. PS: ti ho risparmiato, ho una tua foto in un momento “gastronomico”….

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