“Io Cucino il Territorio”, un network di idee e di prodotti di qualità

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Antico Ristoro notteSAN MINIATO (PI) – Può sembrare una formula già sentita e forse anche scontata, quella del territorio che fornisce le basi e la sostanza di una cucina, ma non per questo va ritenuta meno valida. Però, deve essere riempita di contenuti. In questa direzione va il progetto da poco inaugurato da uno chef che per sua fortuna si trova nel pieno di una zona ricca di risorse alimentari: si tratta di Daniele Fagiolini, anche titolare dell’Antico Ristoro Le Colombaie, che sta a San Miniato, fra Pisa e Firenze. Un progetto che prevede uno strettissimo giro di vite proprio sui tanti luoghi comuni che da un po’ di anni a questa parte raccontano di prodotti, schiettezza, territorialità, chilometro zero e così via. Concetti troppo spesso dati per scontati e ancora più spesso disattesi, poco coerenti o non rispettati proprio.

Si parla sostanzialmente di un network che abbia come nodi fondamentali i presidi Slow Food (per esempio la vicina cipolla di Certaldo), i prodotti di eccellenza ben conosciuti come il tartufo bianco, quelli meno noti come il pomodoro “grinzoso”, il carciofo locale, e poi i legumi, la carne degli allevamenti vicini, i formaggi. Ma che irradi anche scambi di idee e di conoscenze con colleghi ristoratori e titolari di esercizi enogastronomici di qualità.

Daniele Luca Paul FBUn vecchio sogno tenuto per tanto tempo nel cassetto e che da poco ha iniziato a concretizzarsi in qualcosa di tangibile, a partire dallo slogan “Io Cucino il Territorio”, peraltro registrato alla Camera di Commercio di Pisa. Nato dalla consapevolezza e, potremmo azzardare, dalla certezza “certificata” di essere uno dei pochi che utilizza nella propria cucina moltissimi prodotti raccolti o frutto di allevamenti intorno a San Miniato e nel resto della provincia pisana, si sta traducendo in un grande impegno che ora si vorrebbe veicolare in  tutta al Toscana ed oltre: quello di portare questo territorio ad incontrarne altri, farlo conoscere attraverso la cucina nel suo ristorante ed anche fuori da esso, grazie alla bontà e alla naturalezza di una selezione di cibi seguiti direttamente dai produttori, incrociando idee, esperienze e principi con altri chef e ristoratori, per condividere intenti e buoni propositi legati alla salubrità alimentare.

“Io Cucino il Territorio” è un’idea semplice ma bella, che potrà servire a creare sinergie e mettere insieme persone con il solo fine di cucinare il buono e proporre nei piatti la vera stagionalità. Non una associazione, ma semplicemente una unione di forze e capacità, per portare avanti la cucina Toscana più schietta, e con essa le realtà produttive che meritano di essere menzionate e fatte conoscere.

Daniele Luca Mario RaffaeleL’iniziativa è supportata dal background di attività e conoscenze nel settore di Claudio Mollo, giornalista e sanguigno difensore della qualità nell’agroalimentare, che ha già iniziato a costruirne la solida impalcatura: oltre a scambi di cultura alimentare tra chef provenienti da luoghi diversi, prevede anche il coinvolgimento di esperti del settore, la realizzazione di una prima pubblicazione, di eventi e di manifestazioni insieme con gli enti pubblici, privati ed altri soggetti che si mostreranno interessati in nome della qualità alimentare e della buona cucina toscana. E sarà un buon pretesto anche per rilanciare una ristorazione che garantisca alla propria clientela rigore e serietà nel somministrare alimenti realmente proveniente dalle terre di Toscana.

Un “assaggio” di tutto questo si è avuto il 23 maggio scorso durante la serata di presentazione a stampa e produttori, l’inizio di questa avventura cultural-gastronomica che può già contare su altri ristoranti sparsi per la Toscana, ciascuno con i suoi prodotti, ciascuno con la sua filosofia del fare cucina. Realizzata a quattro mani con Luca Cai, cuoco e proprietario dell’Osteria Tripperia Il Magazzino di Firenze e considerato uno dei massimi esponenti toscani della cucina del territorio e del “quinto quarto”, ha visto molti ospiti che hanno voluto testimoniare con la loro presenza al varo di questo progetto: da Mario Del Debbio, presidente Nazionale della Fisar, accompagnato dal segretario nazionale Claudia Marinelli, e da Raffaele Mannelli, responsabile regionale per la qualificazione del sistema distributivo, turistico e del territorio, nonché responsabile del progetto Vetrina Toscana a Tavola. Sempre dalla Regione Toscana, Alessandro Cavaleri del sito toscana.turismo.it e Flavia Cori, che si occupa del blog “Tuscanycious” interamente in lingua inglese, e poi la nutrizionista Luisa De Risi.

Daniele Luca SergioGuest star come il grande cioccolatiere olandese ma naturalizzato pisano Paul De Bondt che ha reso ancora più dolce la chiusura della cena con alcune sue chicche offerte durante il caffè, Sergio Falaschi, sanminiatese puro, noto a livello nazionale nella produzione di carni e salumi di alta qualità, le cantine di Pietro Beconcini e Cosimo Maria Masini a rafforzare la presenza dei produttori locali. E non è mancato il momento glamour con la presenza di Tiziana Stefanelli, avvocato romano, vincitrice dell’ultima edizione di Masterchef, in tour gastronomico per curiosare ed imparare proprio da iniziative come questa.

Nelle immagini: l’Antico Ristoro Le Colombaie di notte, Daniele Fagiolini (a destra) con Luca Cai (a sinistra) e Paul De Bondt; da sinistra con Luca Cai, Mario Del Debbio e Raffaele Mannelli; da sinistra con Luca Cai e Sergio Falaschi

Riccardo Farchioni

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