Tutti pazzi (a Firenze) per il Riesling/1: Mosella e Saar

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vigneFIRENZE – Tutti pazzi pel il Riesling! Ma perché? Perché oggi fra gli enoistruiti questo vino è diventato un must assoluto, una passione sfrenata, affannosamente ricercato nelle carte dei ristoranti e sugli scaffali delle enoteche? Forse, semplicemente, perché è uno dei bianchi più coinvolgenti che esistano sulla faccia della Terra, forse il più coinvolgente, profondo, sensuale. E poi, diciamolo, consente di dimostrare orgogliosamente di aver fatto la “gita a Chiasso” prescritta da Alberto Arbasino ai troppo provinciali intellettuali (in questo caso bevitori), di aver cioè impratichito il proprio palato oltre frontiera, masticando dunque non solo qualche chateau, qualche domaine, qualche maison, ma anche qualche weingut.

bookSaranno, saremo tutti pazzi ma la reperibilità sugli italici scaffali è quella che è. E quindi non si può che essere d’accordo con Madeleine Jakits, direttrice della prestigiosa rivista enogastronomica amburghese Der Feinschmecker: “Negli ultimi anni gli amici italiani, amanti del vino, hanno sempre chiesto a me e ai miei colleghi qualche consiglio sulla scelta dei buoni Riesling tedeschi e perché questi meravigliosi vini bianchi non siano quasi mai commercializzati in Italia. Probabilmente le Alpi in direzione nord-sud troppo spesso sono ancora una frontiera che ostacola…”  E allora ci ha pensato proprio lei, la direttrice, ad abbattere le frontiere, a scavare un corridoio fra le Alpi, selezionando una pattuglia di gentili e premurosi vignaioli tedeschi e portarli nel maggio scorso in tour a Firenze, nel sontuoso palazzo Corsini.

rieSi parla di Germania perché la “trinità geografica” del Riesling (ammirevoli eccezioni nel vecchio e nel nuovo mondo a parte) è costituita da Francia (Alsazia), Austria, e, appunto, Germania. È qui che oltre la metà dell’uva riesling trova il suo habitat: più di 22600 ettari di vigneti si estendono lungo un arco che, in senso orario e da ovest ad est, si snoda fra Mosella, Mitthelrhein, Rheingau (80% della superficie), Nahe, Rheinhesse, Pfalz, scendendo lungo ripidi terrazzamenti che sovrastano i fiumi Mosella, Saar, Meno, Nahe e Reno.

Lasciando da parte i vini da tavola (Tafelweines), i vini di qualità per i quali è proibito lo zuccheraggio del mosto (Prädikatswein) sono organizzati in una sorta di gerarchia basata sul periodo della raccolta e sul potenziale alcolico e che vede in ordine le tipologie Kabinett, Spätlese, Auslese, Beerenauslese, Trockenbeerenauslese ed Eiswein (quest’ultima da dessert). Nobilitate da eventuali specifiche come Grosses Gewächs (grand cru) o Erstes Gewächs (premier cru), hanno ciascuna una specificità, personalità, e soprattutto abbinabilità con i cibi che dipende, come è naturale, dal grado di acidità e da quello zuccherino. Ed è inevitabile osservare come esista, spesso, uno scarto culturale fra i palati transalpini e quelli italiani, che si trovano in modo naturale a proprio agio più con i vini secchi (trocken) che con quelli che, senza essere classificabili come da dessert, si avvertono senz’altro come dolci e nei quali la muffa nobile (botrytis) a seconda dell’annata può avere anche un ruolo importante.

Assaggi

sala1Sankt Urbans-Hof (Leiwen, urbanshof.com)

33 ettari e tutti in forte pendenza per Nik Weis, personaggio di spicco nel riesling tedesco. La sua predilezione va per le tipologie dolci.

Il Leiwener Laurentiuslay Riesling trocken “Grosses Gewächs” 2011 è intenso sulle note del pompelmo; mostra buon spessore, anche se non appare particolarmente dinamico, è burroso e screziato da sbavature alcoliche. Più teso il “Zinkelgarten” Ockfener Bockstein Riesling Spätlese 1. Lage 2011 che è pulito, scorre bene  esprimendo buccia d’agrume, vellutato e di impostazione dolce. Il Piesporter Goldtröpfchen Riesling Auslese 1998 sfoggia un mandarino fine e pungente, è vivo e progressivo, potente, anche se alla fine non particolarmente sfumato.

Grans-Fassian, (Leiwen, grans-fassian.de)

In piena Mosella centrale albergano i ripidi pendii Trittenheimer Apotheke, Leiwener Laurentiuslay e Piesporter Goldtröpfchen, che consentono la produzione di un ampio spettro di tipologie: dai Riesling secchi, a quelli semisecchi e dolci. Molto convincenti gli esiti degli assaggi.

Il “L” Riesling trocken “Alte Reben” 2011 è minerale e agrumato, fresco ed intenso. Di bello spessore, forza ed equilibrio, forse manca solo di un po’ di finale. Il Trittenheimer Apotecke Riesling trocken “Grosses Gewächs” 2011 sfoggia grande eleganza, freschezza, una beva pungente e trascinante. Il Piesporter Goldtröpfchen Riesling Spätlese 2002 trasmette sensazioni mature, ma anche floreali ed intense accompagnate da toni pirici in una beva saporita.

loosenDr. Loosen (Bernkastel-Kues, drloosen.de)

Ernst “Ernie” Loosen, chiamato scherzosament “il giramondo della Mosella”, è ormai una istituzione e cura personalmente i suoi ripidi vigneti che affondano le radici in terre ricche di ardesia.

Dr. Loosen Blauschiefer Riesling trocken 2012: sfumato, minerale, di beva leggera, e punteggiata da qualche tono amarognolo; Wehlener Sonnenuhr Riesling trocken “Grosses Gewächs” 2011: intenso, solido e sempre minerale, astratto nelle sensazioni aromatiche, ancora giovane. Erdener Treppchen Riesling Kabinett 2011: qui la fermentazione viene stoppata, il che conferisce dolcezza all’agrume in evidenza; bella beva suadente.

Heymann-Löwenstein (Winningen, heymann-loewenstein.com)

Siamo nel corso inferiore della Mosella, poco prima che il fiume sfoci nel Reno a Coblenza. Dalle ripide terrazze di scisti i fratelli Cornelia e Reinhard vinificano separatamente le uve dei vigneti migliori; i lieviti sono autoctoni e talvolta lasciano residui zuccherini che rendono sfumati i confini fra vini secchi e semisecchi.

Lo Schiefertterrassen Riesling 2011 è delicatamente agrumato, scorrevole, piacevole e saporito. Il Winningen Uhlen Blaufüsser Lay Riesling “Erste Lage” 2011 , anche se non particolarmente profondo, è acuto, e mostra nuovamente di grande piacevolezza e freschezza di beva.

salaKnebel (Winningen, weingut-knebel.de)

Nella parte più bassa del fiume, quella delle cosiddette “terrazze della Mosella” il clima è piuttosto temperato e favorisce la produzione di vini pieni e corposi, comumque freschi e ricchi di mineralità grazie ai terreni di ardesia e ricchi di minerali. L’assaggio fornisce l’impressione di una grande coerenza interna nel carattere dei vini.

Hamm Riesling 2011: naso profondo e persistente, bella bocca potente ed equilibrata, tesa e che non conosce flessioni. Buono. E bello anche il Riesling Rottger 2011, all’insegna dell’eleganza al naso e della scorrevolezza in una beva saporita, matura. Riesling Uhlen “R” 2011: naso dolce, sfumato e persistente; coerente in un palato equilibrato e dinamico.

Joh. Jos. Prüm (Bernkastel-Kues, jjpruem.com)

L’azienda di “Jay Jay” Prüm nasce nel 1911 in seguito ad una spartizione ereditaria; oggi c’è Manfred, aiutato dalla figlia Katherine, rimasto fedele ad un tipo di produzione artigianale. I ripidi pendii di ardesia di Wehlen, Graach e Bernkastel danno luogo a vini eleganti e longevi.

Joh. Jos. Prüm Riesling Kabinett 2011: bello, diretto, lievemente mentoso e minerale, con venature aromatiche che rimandano al pompelmo; grande espansione in una beva di trama larga e di grande bevibilità. Il Wehlener Sonnenuhr Riesling Spätlese 2004 è affumicato, pietroso, ricorda la scorza agrume ed il mandarino, è buono ed equilibrato. Il Bernkasteler Badstube Riesling Auslese 2010, è acutissimo al gusto, dando la sensazione della spremuta di frutta.

Schloss Lieser (Lieser, weingut-schlosslieser.de)

Suoli d’ardesia anche qui, nelle zone di Lieser Niederberg e Helde, dove Thomas Haag ha rilevato nel 1997 questa azienda in agonia per trasformarla in una bella realtà.

SL Riesling Spätlese trocken 2012: lieve, minerale al naso e di spessore in bocca; giovanile ed un po’ scorbutico, manca forse del finale che ci si potrebbe aspettare. Niederberg Helden Riesling Spätlese 2002: cenni evolutivi portano a qualche sbandamento nel quadro olfattivo; in bocca è saporito ed ampio, succoso ed equilibrato; vino forse non impeccabile ma di sicuro interesse. Juffer-Sonnenuhr Riesling Auslese “Goldkapsel” 2012: fiori e frutta gialla dolci, espressi al naso con grande intensità; buona bevibilità, note di arancio e mandarino maturi in una beva di spessore e piacevolezza.

Von Othergraven (Kanzem, von-othergrave.de)

Azienda della Saar che risale al XV secolo, appartiene alla stessa famiglia dal 1805. Al cuore, il cantiniere Andreas Barth si occupa dei vini: i migliori provengono dai ripidi terreni di Kanzemer Altenberg.

L’Herrenberg Riesling trocken “Grosses Gewächs” 2011 ha un naso ficcante, ed un carattere minerale profondo e persistente; peccato che al palato si mostri un pochino ostico ed aggressivo. L’Altenberg Riesling trocken “Grosses Gewächs” 2011 è pungente, con sfumature vegetali all’olfatto, e si mostra più rilassato al palato e maggiormente bevibile.

Geltz-Zilliken (Saarburg, zilliken-vdp.de)

Questa azienda, fondata dall’ispettore forestale prussiano Geltz, è gestita oggi da Hans-Joachim Zilliken e da sua figlia Dorothee. I terreni sono fra i migliori della Saar (nel Saarburger Rausch e nel Ockfener Bockstein) e la predilezione va verso le tipologie dolci, ottenute anche con basse gradazioni alcoliche.

Il Rausch Riesling Trocken “Grosses Gewächs” 2011 si caratterizza per sfumature di pera in una beva fresca e decisa; il Rausch Riesling Kabinett 2011 è ammirevole per tessitura e spessore, oltretutto sorprendente perché supportato da soli 8% di alcol. Il Rausch Riesling Auslesee “Goldkapsel” 2010 lascia percepire un rovere un tantino invadente, ha spiccata concentrazione, ed una certa irruenza nell’espressione aromatica.

Riccardo Farchioni

3 COMMENTS

  1. Sempre molto istruttivo leggerti!
    ho piccola e lontana esperienza di questi vini particolari direttamente in Alsazia e Rheingau, bisogna che ci torni x capire meglio 🙂
    Ciao
    Cristina

  2. Grazie Cristina. Alsazia e Rheingau, bella sfida. Comunque, da una parte e dall’altra, siamo veramente al top…

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