Champagne e Spumante alla corte dei Medici. “Bollicine” alla villa La Ferdinanda di Artimino

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DSCN5651ARTIMINO (PO) – La strada sale circondata da paesaggi verdi, incontaminati e incantevoli, ordinata alternanza di boschi e vigne. Alla sommità, la grandiosa villa medicea La Ferdinanda, che domina imponente il borgo di Artimino con la sua severa architettura frutto dell’arte del Buontalenti, e con un unico cedimento alla sinuosità, in quella imponente scala curva e rampante che porta direttamente nella zona nobile, lasciando giù i “comuni mortali”. Dentro, tanti camini,  addirittura un girarrosto progettato da Leonardo e poi le antiche cantine, con le grandi botti. Perché qui si faceva vino, e lo si fa tuttora, con impegno crescente.

DSCN5658E qui, ormai da sei anni, si svolge ogni terzo giovedì di luglio “Bollicine”, un evento che ha avuto da subito un grande successo, e che è poi una grande festa nel giardino panoramico con musica dal vivo e fuochi d’artificio finali, in cui si mangia, si beve, ci si diverte e si chiacchiera sui divani, si ammirano belle auto (quest’anno la Porsche fresca vincitrice della 24 ore di Le Mans) ed esibizioni di grande effetto.

Ma è anche un’occasione per assaggiare e venire a conoscenza di Champagne di interessanti ed affermate maison, e confrontarli magari con le bollicine nostrane, quelle che vengono dalla Franciacorta e dal Trentino, dalla zona del Prosecco e dai tanti distretti che si affacciano spumantizzando le loro uve autoctone.

DSCN5655E, dunque, non si può non iniziare da Krug, con la sua Gran Cuvée imponente in un naso che esprime frutta gialla e tropicale, tè, toni di vaniglia che poi cedono il passo a sensazioni tostate piuttosto evidenti. È potente e pieno in bocca. Nel Brut di Ruinart l’olfatto è dominato da sensazioni di agrumi che si ripropongono, freschi ed asprigni, in una beva dalla bolla soffice e setosa. Il Brut Mosaique di Jacquart dà grandi soddisfazioni: naso lieve ed inebriante, bolla soffice in una beva che coniuga pienezza a nerbo e freschezza. Sensazioni date dai lieviti sono ben percepibili nella Grande Réserve Brut di Devaux (pinot nero 70% e saldo di chardonnay), saporita, di grande impatto e sensibile progressione. La Cuvée Rosée ha colore buccia di cipolla ed ha le stesse caratteristiche “percussive” unite ad una delicatezza espressiva, che unisce la rosa dell’olfatto al freschissimo pompelmo del finale di beva. Fra le “altre” bollicine di Francia, segnaliamo il Cremant d’Alsace Grand Réserve di Pierre Sparr, fine nei suoi toni delicati di fiori e frutta bianca.

IMG_0068Più diretto e comunicativo, lì a fianco, il Brut di Anna de Codorniu, un Cava composto in prevalenza da chardonnay e con un saldo delle tre uve tradizionali (pareillada, macabeo e xarel.lo) che si distende bene regalando generosamente note di mela e pera.

Passando agli Spumanti nostrani, dalla Franciacorta troviamo i Dal Cero, viticoltori dal 1934. Interessante il Brut (24 mesi sui lieviti), dalla bella energia iniziale che si stempera in una franca piacevolezza, e soprattutto la Cuvée Augusto, un non dosato che sta sui 50 mesi sui lieviti prodotto con vigne degli anni ’30, di colore giallo carico e che unisce nerbo, rotondità e mineralità.

IMG_0073L’Antica Fratta prende il nome dal rione Fratta del borgo franciacortino di Monticelli Brusati. Una cantina storica dalla bellissima sede che ha iniziato una nuova vita nel 2005. Il Satèn 2010 (minimo 36 mesi sui lieviti) è potente e deciso, rotondo e saporito; il Dosaggio Zero 2008 è delicato con le sue note di fiori bianchi ed è soffice, il Brut Millesimato 2008 ha grande intensità, carattere vinoso, ed è saporito.

Sul versante dei Trentodoc segnaliamo il Conte Federico 2010 di Masi Agricola, chardonnay in prevalenza e saldo di pinot nero dedicato al conte Federico Bossi Fedrigotti, autore cinquant’anni fa del Fojaneghe, primo taglio bordolese in Italia. 25-30 mesi sui lieviti. La sboccatura avvenuta un paio di anni fa gli ha dato la lucatonin.com-4possibilità di assestarsi in bottiglia ed a raggiungere un positivo, equilibrio che si esprime attraverso rotondità e scorrevolezza più che in potenza, ed in una mineralità che si avverte nella beva cremosa che esprime note di mela e pesca bianca.

Sempre dalla denominazine Trentodoc, pimpanti e di bella energia i due spumanti di Cesarini Sforza: il Tridentum Brut 2009 (50 mesi sui lieviti), fresco e pulito al naso, fragrante e saporito e con una bella bolla a sostenere egregiamente IMG_0077la beva, e il Dosaggio Zero 2010 (36 mesi sui lieviti), pungente ed elegante al naso e dissetante in un palato agrumato di bella tenuta.

Le Langhe sono sede di più di uno spumante di qualità. Michele Chiarlo propone il Pietro Chiarlo, unione per metà di chardonnay e metà di cortese, 30 mesi sui lieviti, che si contraddistingue per toni pietrosi e fumė, per una bolla energica e gagliarda, e per una dolce maturità della beva.

Riccardo Farchioni

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