Potenti e passionali: i vini di Marjan Simčič

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Marjan SimcicA Marjan Simčič non difetta certo il temperamento. Anche fuori dal suo territorio (il Collio Sloveno o Goriŝka Brda), in un locale fusion del centro di Milano come il Wicky’s dove non ti aspetteresti certo di trovarlo (ma dove i suoi vini convolano sorprendentemente a nozze con la cucina), la sua voce è un vibrare di passioni e di visioni.

A Dobrovo la sua azienda familiare (le origini risalgono addirittura al 1860, con il bis-bisnonno) si estende lungo 18 ettari, che coinvolgono anche la parte goriziana del Collio e il cui cospicuo patrimonio di vecchie vigne dona una sostanza non comune ai vini, frutto di una produzione senza compromessi nelle rese.

Contrariamente alle previsioni (e alle gerarchie) confesso di aver trovato il bianco più interessante e caratterizzato della gamma non tanto nella linea Opoka, dove albergano vini potenti e cremosi come lo Chardonnay 2011 e il Rebula 2010 (per tacere di una Ribolla molto macerativa, o “orange” come si usa dire oggi, dai forti sentori di spezie, cereali e foglia di tè), quanto nell’apparentemente più semplice Sauvignon Blanc Selekcija 2013. Nonostante il colore giallo maturo (quasi un “topos” della casa), il naso esprime note aromatiche “fredde” e suggestive: una foglia di pomodoro connessa a una freschezza di grotta. E se il palato è possente, lo sviluppo è ricco senza risultare pesante, equilibrato, dal legno ben dosato, con allungo di sapore. Analogamente roccioso, ma più compassato e voluminoso, è invece il Sauvignon Opoka 2012, che proviene da vigne più vecchie ma che non sempre riesce a sciogliere il suo potere glicerico in armonia.

Così, in maniera forse imprevedibile per chi non conosce quanto le marne di questo terroir siano favorevoli anche alla produzione di rossi di stoffa, sia il Merlot Opoka 2009 che il Pinot nero 2010 risultano probabilmente i vini più risolti e convincenti di questa cantina. Il primo, proveniente dalla vigna del nonno con viti con più di cinquant’anni d’età, offre un bel coté di frutta matura (prugna), una densità a centro bocca di assoluto rilievo, un bel tessuto tannico dal sottile fraseggio e un allungo squisitamente speziato. Il secondo esprime un carattere varietale netto e godibile, con un andamento gustativo fresco e fruttato.

Simčič Marjan Family Estate  – Ceglo 3b  – 5212 Dobrovo
Tel: +386 5 39 59 200
email
info@simcic.si

Massimo Zanichelli

Milanese di nascita, apolide per formazione, voleva diventare uno storico dell’arte (si è laureato con una tesi sull’anticlassicismo pittorico rinascimentale), ma il virus del vino contratto più di una ventina d’anni fa tra Piemonte e Toscana lo ha convertito ad un’altra causa, quella del wine writer, del degustatore professionista e del documentarista del vino. Ha firmato la guida I Vini d’Italia dell’Espresso fin dalla sua nascita (2002-2016) e la rubrica sul vino del settimanale l’Espresso per molti anni. Ha curato le pubblicazioni di Go Wine, ha scritto per le riviste «Ex Vinis», «Grand Gourmet» e «Mood», redatto il Nuovo repertorio Veronelli dei vini italiani (2005) e I grandi cru del Soave (2008). Di recente ha pubblicato “Effervescenze. Storie e interpreti di vini vivi” (Bietti, 2017) e ” Il grande libro dei vini dolci italiani” (Giunti, 2018). Tra i suoi documentari: Sinfonia tra cielo e terra. Un viaggio tra i vini del Veneto (2013), F for Franciacorta (2015), Generazione Barolo – Oddero Story (2016), Il volto di Milano (2016), Nel nome del Dogliani (2017).

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Milanese di nascita, apolide per formazione, voleva diventare uno storico dell’arte (si è laureato con una tesi sull’anticlassicismo pittorico rinascimentale), ma il virus del vino contratto più di una ventina d’anni fa tra Piemonte e Toscana lo ha convertito ad un’altra causa, quella del wine writer, del degustatore professionista e del documentarista del vino. Ha firmato la guida I Vini d’Italia dell’Espresso fin dalla sua nascita (2002-2016) e la rubrica sul vino del settimanale l’Espresso per molti anni. Ha curato le pubblicazioni di Go Wine, ha scritto per le riviste «Ex Vinis», «Grand Gourmet» e «Mood», redatto il Nuovo repertorio Veronelli dei vini italiani (2005) e I grandi cru del Soave (2008). Di recente ha pubblicato “Effervescenze. Storie e interpreti di vini vivi” (Bietti, 2017) e ” Il grande libro dei vini dolci italiani” (Giunti, 2018). Tra i suoi documentari: Sinfonia tra cielo e terra. Un viaggio tra i vini del Veneto (2013), F for Franciacorta (2015), Generazione Barolo – Oddero Story (2016), Il volto di Milano (2016), Nel nome del Dogliani (2017).

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