Vipiteno: sciare con gusto!

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vipiteno-racines-klaus-peterlin-orizz-copiaA Vipiteno si sta bene! Lo avevano capito già gli imperatori tedeschi, che durante i lunghi viaggi a Roma sceglievano la cittadina altoatesina per una sosta rigeneratrice. I motivi per cui torno spesso nella medio-alta Valle Isarco – diciamo nella zona che va  da Bressanone al Brennero – sono principalmente i seguenti: la bellezza dei paesaggi, in ogni stagione, i vini fantastici e un rapporto sano col turismo, qui mai troppo arrembante e caotico come in più blasonate vicine località di montagna. Se, come al sottoscritto, vi piace vivere quella sensazione di relativa “solitudine”, di itinerari lontani da piste troppo battute e da attrazioni inflazionate, beh, allora questo è il posto giusto!

Sui vini vi rimando all’ampio e dettagliato racconto a puntate già in corso di pubblicazione (qui la prima puntata e qui la seconda). Siccome l’area vinicola si ferma appena sopra Bressanone, per rendere giustizia al lembo più a nord della Valle Isarco io mi concentrerò sulla zona che insiste attorno alla cittadina principale di Vipiteno e alle sue vallate (Racines, Ridanna, Giovo, Fleres, Vizze e Prati).

rts_1702lo_it_pos_mitclaim_300dpi_rgb_rzEssendo poi nel pieno della stagione invernale, la mia ambizione è di darvi qualche dritta da cogliere al volo per organizzare una vacanza sulla neve che valga la pena raccontare. Come punto di partenza contattate l’Associazione Turistica Vipiteno (Piazza Cittá, 3 – Tel. +39 0472 765 325 – www.vipiteno.com): troverete disponibilità, professionalità e tanti consigli per vivere al meglio l’intero comprensorio turistico. Ad esempio vi potranno organizzare una visita guidata alla famosa latteria (qui i dettagli), vanto locale e leader nazionale per la produzione di yogurt (1,5 milioni di vasetti al giorno!), oppure vi indirizzeranno verso le miniere di Ridanna Monteneve (qui il sito web), testimoni di un passato glorioso di estrazione di argento ed altri minerali preziosi, con escursioni di varia difficoltà e lunghezza. Ma la prima tappa obbligata non può che essere una visita di Vipiteno e del suo centro storico.

img_3999È uno dei borghi più belli d’Italia, con le sue case colorate e le piazze medievali, gli ampi portici con negozi di qualità di ogni genere, le montagne a far da cornice, che sembrano quasi a portata di mano. Per non parlare delle tentazioni della gola, tra ristorantini e caffè-pasticcerie per tutti i gusti, moderni e sofisticati o più semplici e tradizionali. Un indirizzo che mi è piaciuto per la sua atmosfera autentica e cordiale è quello di Prenn (Città Vecchia, 17 – www.prenn.info): qui troverete tutti i dolci della scuola austro-tedesca, oltre a “divagazioni” da fuori regione, tutte eseguite con artigiana sensibilità. Ogni stagione ha i suoi prodotti e in questo periodo troverete, ad esempio, lo zelten, un pan frutta (simile al più noto panforte toscano) fatto con ogni genere di frutta secca e candita (fichi, noci, nocciole, mandorle, uvetta, pinoli) messa a fermentare con grappa o rum, impastata con miele e farina di avena, e poi infornata. Oppure lo stollen, una sorta di mix tra pan dolce e pan brioche, realizzato con un impasto di farina, lievito, burro e uova che verranno poi unite al latte, all’uva passa e agli agrumi canditi: inconfondibile il suo profumo di burro fresco! E infine non può mancare lo strudel, qui realizzato secondo i dettami di una ricetta vecchia di 80 anni, che prevede pasta sfoglia farcita da pezzi grossi di mele golden delicious, scelte perché non perdono acqua, sono zuccherine e restano intatte e al contempo morbide durante la cottura.

img_4032-1Passando alla neve avete tutte le opzioni possibili: sci alpino, sci di fondo, escursioni invernali, sci alpinismo, slittino, aree protette e separate con fun park per bimbi e scuole sci specializzate e certificate, o semplicemente un tour gastronomico per gustare le specialità altoatesine nelle varie malghe e rifugi che, con le loro specialità, completano la magia dell’inverno. Se soggiornate a Vipiteno la soluzione più comoda è senza dubbio la seggiovia “cittadina” di Monte Cavallo: appena fuori l’abitato vi porterà subito in quota, su un rinomato altopiano soleggiato. La particolarità è la più lunga pista da slittino illuminata e innevata d’Italia (10 km).  A poca distanza verso Colle Isarco c’è Ladurns, piccolina ma molto adatta alle famiglie, con splendidi paesaggi e una premiatissima scuola sci.

La mia preferita però è Racines-Giovo: ad appena 15 minuti da Vipiteno troverete moderni impianti di risalita e alcune piste considerate tra le meglio preparate dell’intero arco alpino! Larghissime, sempre perfette e tutte di medio-bassa difficoltà, è a mio avviso la situazione ideale per gli “sciatori di ritorno”, ovvero tutti coloro che hanno “sciacchiato” in passato e vogliono riprendere magari dopo molti anni di sosta (una fetta di turismo invernale sempre più importante). Nei periodi “caldi” potrete trovare un po’ di fila nella stazione a valle, dove c’è un ampio parcheggio e un comodo noleggio attrezzature, ma una volta a monte la folla si distribuisce e potrete sciare tra splendidi panorami, con diverse baite ben inserite nel comprensorio e facili da raggiungere.

alphotel-tyrol-ratschingsQui, se viaggiate in famiglia mi corre d’obbligo raccomandare l’Alphotel Tyrol (Tel.0472 659158 – www.alphotel-tyrol.com), una struttura di alto livello ad appena 3 minuti dalla stazione di partenza. Si sa che in tutto l’Alto Adige gli albergatori sono maestri nell’accoglienza, ma all’Alphotel sono davvero specializzati in tutto ciò che può servire a chi viaggia con bimbi o ragazzi al seguito. L’hotel è grande ma non dispersivo, con ampi spazi esterni, i dettagli sono curati nei minimi particolari dalla signora Eisendle e dalla sua famiglia, il programma di animazione copre l’intero arco della giornata con attività sportive e didattiche, l’area benessere è accessibile anche ai più piccoli (ma c’è ovviamente un ampio spazio solo per adulti), la qualità del cibo è a livello di un ottimo ristorante gourmet (anche nella presentazione dei piatti). Potete seguire il mio esempio, se volete, e quindi andare a sciare la mattina con i figli, tornare per un pranzo veloce, lasciare tranquillamente i bimbi in hotel nel pomeriggio e tornare in pista fino a chiusura impianti, prima di rilassarvi in sauna o in piscina, da soli o insieme a loro.
Semplicemente fantastico!

Ma andare a sciare oggi non è solo divertirsi su e giù per le piste, è un’esperienza più completa che permette di approfondire gli aspetti più autentici del territorio, magari attraverso i suoi tesori agroalimentari e l’esperienza dei suoi produttori. Così, a febbraio e marzo sono interessanti le numerose iniziative legate al gusto. Ecco qualche esempio che mi hanno segnalato: prendete nota, non ve ne pentirete!

img_2658Ladurns:
1 febbraio e il 22 marzo 2018 presso il rifugio Edelweiss (ore 10, costo 10 euro).
Si scia tutto il giorno in compagnia di una guida locale, che darà qualche suggerimento tecnico, ma soprattutto racconterà qualcosa della valle (la val di Fleres, laterale dell’Alta Isarco all’altezza di Colle Isarco). Presso il rifugio Edelweiss, quindi, un esperto di erbe officinali terrà un miniseminario sulle erbe di montagna e sui loro benefici effetti. Per finire, degustazione di tisane di erbe alpine raccolte in zona e poi conservate essiccate.

Monte Cavallo:
il 3 febbraio e il 24 marzo 2018 alle ore 10, presso i vari rifugi della stazione, costo 10 euro a persona compreso partecipazione alla gara e degustazioni.

Protagonista ovviamente lo yogurt. La giornata verte su una particolare gara di sci fra il serio e il faceto: uno slalom, abbinato a ‘prove’ come la degustazione alla cieca di yogurt, fino alla produzione di una lozione cosmetica sempre a base di yogurt. Nell’area riservata agli spettatori, saranno in degustazione le varie creazioni casearie della Latteria di Vipiteno, mentre nei rifugi ci saranno speciali menù a base di yogurt.

Infine si “scia con gusto” anche a Racines-Giovo, girovagando fra malghe e rifugi ciascuna con specialità e ricette pensate per l’occasione, come il risotto alle erbe alpine e un filetto di luccioperca presso la Kalcher Alm (appuntamento il 30 gennaio e il 20 marzo, 40 euro a persona).

Foto d’apertura: Vipiteno-Racines (Klaus Peterlin)

Franco Santini

Franco Santini (santini@acquabuona.it), abruzzese, ingegnere per mestiere, giornalista per passione, ha iniziato a scrivere nel 1998 per L’Ente Editoriale dell’Arma dei Carabinieri. Pian piano, da argomenti tecnico-scientifici è passato al vino e all’enogastronomia, e ora non vuol sentire parlare d’altro! Grande conoscitore della realtà vitivinicola abruzzese, sta allargando sempre più i suoi “confini” al resto dell’Italia enoica. Sceglie le sue mète di viaggio a partire dalla superficie vitata del luogo, e costringe la sua povera compagna ad aiutarlo nella missione di tenere alto il consumo medio di vino pro-capite del paese!

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