Alla Torre di Romagnano Sesia, la porta dell’Alto Piemonte

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Nella mia mappa geografica interiore l’ho chiamata “la porta dell’Alto Piemonte”. Alla Torre di Romagnano Sesia si va per ricaricare le batterie, per distrarsi dal rumore, per poter assaggiare i vini del catalogo del territorio alto-piemontese, vini strepitosi.
Andrea Capitanio sovrintende con sorniona simpatia, e sa raccontarti il territorio come pochi.

Vi puoi trovare i migliori grissini, puoi godere di antipasti di territorio e non, di Tajarin al ragù al Ghemme, di finissimi ravioli di carne bianca al burro. E poi una fagianella ripiena all’antica, delicatamente in dolce, con le castagne, o sfiorare il nirvana con il tapulone d’asino con polenta rustica, gran bel piatto da perdercisi dentro; da meditazione, per certi aspetti.

Quel posto ha due sale: la storica all’interno, poi una veranda esterna molto luminosa. Io raccomando l’interna alla sera e per quando è nuvolo, la veranda per quando c’è il sole. Perché?
Perché quando hai terminato di pranzare e sei nella veranda col tetto trasparente, dopo un morso al bunet e un sorso di ratafià alle ciliegie, ti accorgi che è rimasto il rosso della Vespolina nel tuo bicchiere. Ecco, bevi l’ultimo sorso di Vespolina e inevitabilmente, per finire il bicchiere, devi alzare la testa.

Apri gli occhi a mezzo sorso e vedi il cielo. Il cielo. Vespolina e cielo. Questo è un dono che capita di rado.

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Alla Torre
Via I Maggio, 75, 28078 Romagnano Sesia (Novara)
tel. 0163 826411
info@ristoranteallatorre.it
www.ristoranteallatorre.it

(la Vespolina in questione è quella di Platinetti, annata 2017)

 

Paolo Rossi

Paolo Rossi (p.rossi@acquabuona.it), versiliese, laureato in lettere, lavora a Milano nel campo editoriale. Nel vino e nel cibo ricerca il lato emozionale, libertario, creativo. Insegue costantemente la bottiglia perfetta, ben contento che la sua ricerca non sarà mai appagata.

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