29 aprile al Park Hotel di Villa Quaranta a Pescantina (VR), la Festa Vini Classici della Valpolicella celebra il 60° anniversario

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La tecnica del lungo appassimento, peculiare della Valpolicella, i vitigni autoctoni e la longevità dei suoi vini, la modernità del suo stile enologico sono oggi fattori che garantiscono successo. Ma la storia e la tradizione di una denominazione rappresenteranno anche in futuro un vantaggio distintivo e competitivo nel confronto con i produttori emergenti del Nuovo Mondo? Comunicazione e marketing sovrasteranno la qualità organolettica del vino? Domande, queste, alle quali cercheranno di rispondere i partecipanti alla tavola rotonda “Longevità, modernità e unicità: tre dogmi distintivi per il successo di una denominazione di origine“, in programma lunedì 29 aprile 2019 alle ore 20.30 nel Park Hotel Villa Quaranta a Pescantina (VR) ed organizzata dal Comitato Festa Vini Classici della Valpolicella Pedemonte in collaborazione con Associazione Vivi la Valpolicella, Consorzio tutela vini Valpolicella, Assoenologi e comune di San Pietro in Cariano, per festeggiare i 60 anni dalla prima edizione dell’omonima festa.

Arrivati ad un bivio esistenziale. Ad accogliere i partecipanti, insieme a Livio Schiavone, presidente Festa Vini Classici della Valpolicella e a Giorgio Accordini, sindaco di San Pietro in Cariano, sarà Daniele Accordini, vice presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, che afferma: “La Valpolicella, lungo i 51 anni di Doc, gli ultimi dei quali 9 come Docg, ha subito un’intensa evoluzione, passando dall’essere una Doc povera e non riconosciuta a una Docg ricca e prestigiosa, famosa anche in ambito internazionale. Oggi ci troviamo ad un “bivio esistenziale”, con le giovani generazioni che incalzano nel proporre nuovi modelli produttivi e quelle vecchie che cercano di difendere il successo raggiunto confermando l’attuale modello“.

La tavola rotonda, moderata dal giornalista Fabio Piccoli, sarà animata da alcuni esponenti del panorama vinicolo italiano e internazionale: Ernesto Abbona, presidente e Ad Marchesi di Barolo, che tratterà l’argomento “La longevità: elemento imprescindibile per un grande vino“, Evangelos Beris, docente di Viticoltura al Dipartimento di Enologia dell’Università di Atene/tenuta Argyros di Santorini (Grecia), che affronterà il tema “L’unicità: elemento distintivo“, Emilio Pedron, Ad Bertani Domains, che presenterà l’argomento “La Valpolicella: uno sguardo al futuro con una mano nel passato” e Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi, che parlerà dei “Vini della Valpolicella tra modernità e classicità“. Al termine, i partecipanti potranno degustare i vini delle cantine ospiti  – Barolo e Vinsanto di Santorini – insieme a quelli della Valpolicella, Amarone, Recioto, Ripasso e Valpolicella, accompagnati da prodotti tipici locali.

L'AcquaBuona

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