Tavole di Langa (e di Alta Langa): suggestioni, conferme, scoperte

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DROGHERIA DI LANGA – Bossolasco (CN)

Delizioso avamposto d’altura, il borgo di Bossolasco è una perla architettonica d’Alta Langa (cuneese) che sembra rimandare alla Provenza. L’atmosfera bohémienne la respiri ovunque, nei vicoli e fra i palazzi, ivi inclusa la Drogheria di Langa, un tempo merceria ed oggi ristorante-bistrot-caffetteria la cui insegna recita: “prodotti delle colline”. Qui tutto ha un tocco femminile, lo senti, e la musica di sottofondo parla il linguaggio del jazz. Ma è la cura nei dettagli a trasformare la sostanziale informalità del luogo in galanteria.

Fra i fraseggi ipnotici di un bandoneòn abbiamo apprezzato una cucina dall’impostazione semplice, ricca di accenti e di sfumature, “fedele alla linea” ma ben accordata sulle cotture e sui contrasti, accompagnata da una lodevole carta dei vini (prepotentemente langhetta) e da adeguate proposte al bicchiere.

E’ un posto “di cuore” per il cuore, questo è, dove il tempo scorre lento come si dovrebbe, e che ti può far compagnia dalle otto del mattino fino a mezzanotte, assieme al cielo che c’è lì. Al sabato musica dal vivo, suonata direttamente dal soppalco. Ah, dimenticavo: solo per la toilette (sì per la toilette) vale il viaggio.

Drogheria di Langa – Via Umberto I, 66 – Bossolasco (CN) – Tel 0173 793264

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L’ARGAJ RISTORANTE – Castiglione Falletto (CN)

Argaj, in dialetto locale, significa “piacere, soddisfazione” e suona tanto da buon auspicio. Eppoi Valentina in sala ci sa fare, possiede la giusta dose di understatement e una eleganza nei modi scapigliata e informale che ben si lega al concept pensato per questo suo ristorante di Castiglion Falletto. Ironica e reattiva, l’accoglienza ha trovato in lei la sua interprete migliore.

Nel frattempo, la terrazza dell’Argaj ti fa respirare Langa a pieni polmoni. Il panorama suggerisce privilegi. Stasera ho bevuto a km zero (Barolo Ciabot Tanasio ’14 di Flavio Sobrero, una scheggia) pescando da una carta fornita, ambiziosa e priva di ovvietà e ho finalmente potuto approcciare a una cucina di cui tanto si mormora, che ha fondato la propria ragion d’essere sulle tradizioni ma che non si è fermata lì: incrocia, mischia, contamina, le forme e le soluzioni cromatiche acquisiscono piena valenza visiva e anche le pietanze classiche, o gli ingredienti classici, si intridono di umori mai scontati grazie agli accostamenti.

Senti che di tipicità qui se ne è masticata, così come senti una certa sicurezza nel proporre il gioco degli svecchiamenti e degli alleggerimenti. Una cucina cangiante, insomma, che sai da dove è partita ma non sai dove potrà arrivare. E stimolo migliore non c’è, per la curiosità e i ritorni.

L’Argaj Ristorante – Via Alba Monforte 114  -Castiglione Falletto (CN) – www.argajristorante.it – Tel . 0173 62882

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OSTERIA I REBBI –Monforte d’Alba (CN)

Eddie Vedder stasera è a un paio di chilometri in linea d’aria da qui. Mi prudono le orecchie, eh, ma ho resistito alla tentazione, che sarebbe stata comunque vana, visto l’immaginabile afflusso torrenziale di persone nel groviglio piccolo del paese di Barolo.

Dove sto io invece è una calma placida a riconciliarmi col mondo. La bottiglia, pescata da una carta che smuove e stimola, di certo ci ha messo del suo, così anche i cibi.

All’Osteria I Rebbi di Monforte d’Alba, lungo la strada che conduce a Dogliani, ho respirato gli umori di una cucina matura, prodiga d’accenti e di “collisioni” eppure in grado di conservare in filigrana – fedelmente – la sobria compostezza che attiene alla tradizione, a metà fra Langa e Monferrato, reinterpretandola con guizzo autorale e mano sempre più ispirata.

La tiepida freschezza della notte langarola, con un cielo che manco a disegnarlo ti verrebbe meglio, ha chiuso il cerchio.
Non ho visto Eddie Vedder, non ho potuto ascoltare “Black” (a mio sentire una delle canzoni più belle degli ultimi decenni), ma Ai Rebbi -cazzarola- sono stato di un bene….

Osteria I Rebbi – Loc. San Sebastiano SP9, 52 – Monforte d’Alba (CN) – www.osteriairebbi.com – Tel. 0173 78568

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LA MADERNASSA – Guarene (CN)

Delle intuizioni, della sensibilità interpretativa e del talento del giovane chef Michelangelo Mammoliti ne avevamo già parlato QUI. Stasera però ancor di più abbiamo apprezzato la bellezza del luogo, che l’estate incipiente ha mostrato in tutta la sua “virulenza” discinta, complice la splendida terrazza con affaccio sul Roero e a picco su Alba.

Qui si cambia registro e la cucina si fa alta, dialettica, elaborata, eseguita con mano leggera per rendere protagoniste le più minute sfumature di sapore ben aldilà delle asserzioni, alimentata da un estro autorale sempre più consapevole che vede nelle erbe, nei prodotti dell’orto, nelle spezie e nelle soluzioni dal malcelato ascendente orientale i grimaldelli ispiratori per esaltare materie prime all’altezza.

Una cucina elegante, che ha fatto base nel Roero per trasportarti nel mondo, un turbine di suggestioni sottili con la straordinaria facoltà di farti dimenticare il tempo: ti ritrovi in fondo alla cena che quasi ricominceresti, tanta la curiosità. La carta dei vini, nel frattempo, va facendosi monumentale, mentre La Madernassa veleggia sicura verso orizzonti felici e personali.

La Madernassa – Loc. Lora, 2 – Castelrotto – Guarene (CN) – www.lamadernassa.it – Tel. 0173 611716

 

FERNANDO PARDINI

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