Il Giro d’Italia a tappe (golose): Pinerolo e la torta Zurigo

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La tappa tredici del Giro, tutta piemontese, anzi tutta torinese, prevede l’arrivo in quota ad oltre 2000 m. Prima di raggiungere, però, faticosamente le rive del laghetto artificiale di Serrù, meglio caricarsi con una dolce colazione a Pinerolo , magari gustando una fetta di torta Zurigo.

La torta Zurigo si trova solo nelle pasticcerie di Pinerolo ed ha una storia e un’origine antiche, ciò che ci racconta il maestro pasticcere Marco Beltramino:” Pinerolo, a partire dalla fine Ottocento, era una cittadina frequentata e amata dalla nobiltà savoiarda e divenne anche noto centro per la Cavalleria grazie all’illustre cittadino, capitano Caprilli, a cui si deve la codifica del moderno modo di cavalcare. La torta Zurigo nacque negli anni ’30 e si deve la sua creazione al genio del pasticcere Giuseppe Castino. La principessa Jolanda di Savoia, che non era amante del Pan di Spagna, chiese al Castino di preparare una torta con torrone e cioccolato in occasione di una cena con dei dignitari ed ufficiali svizzeri. Il pasticcere pinerolese pensò, quindi, di adagiare della soffice crema chantilly con pezzi di torrone e cioccolato su un disco di frolla al cacao. Ricoprì il tutto con scaglie di cioccolato fondente e ciliegine sotto alcol glassate. Naturalmente il nome “Zurigo” gli fu dato in onore degli ospiti elvetici della principessa. ”

La titolare de ” Il Pasticcere” , la signora Maria Monaco, ricevette la ricetta originale della Torta direttamente da un collaboratore di Castino, e da allora è diventata il “cavallo di battaglia” della pasticceria Pinerolese. Il maestro Marco Beltramino, figlio di Maria Monaco, ci spiega anche come la sua famiglia si sia battuta per salvaguardare la prelibatezza Pinerolese : ” Abbiamo tentato dapprima la via della tutela collettiva, mobilitando le ammistrazioni locali per raggiungere un marchio d’origine che potesse garantire l’autenticità della Zurigo. La procedura per l’ottenimento del marchio collettivo, però, è veramente lunga, il percorso farraginoso e le contraffazioni cominciavano a diventare numerose ( un pasticcere di Savigliano, addirittura, rivendicava a suo nome l’invenzione della Torta del secolo scorso!).

Registrammo quindi il marchio direttamente. Naturalmente questa scelta, sebbene deteniamo la ricetta originale e il marchio registrato, non è stata compiuta con l’intento di avocarci l’esclusiva della produzione della Torta o di proibire che le altre pasticcerie di Pinerolo proponessero la Torta Zurigo nelle loro diverse versioni. La nostra intenzione era proprio quella di garantire l’autenticità e l’origine pinerolese della Torta.”

Le pasticcerie della cittadina piemontese sono ben sedici ( una ogni 2250 abitanti, se pensiamo che Pinerolo conta 36000 residenti) ed ognuna prepara la torta Zurigo con le proprie varianti. Oltre alla “Zurigo” però, da Il Pasticcere potrete trovare anche torte assolutamente inedite, tutte da provare, come la Dama Bianca (una base di Pan di Spagna, ben 11 tipi di frutta e cioccolato bianco sommersi da un abbondante strato di crema chantilly). Da citare, inoltre, la Principessa nera: un fondo croccante di nocciole con morbida glassa che ricorda un po’ il cremino.
Se la Torta Zurigo val bene una gita fino a Pinerolo, vi invitiamo a recarvi in via Saluzzo, dove all’interno di un lussureggiante parco, alla periferia della città, troverete i locali de Il Pasticcere con le sue innumerevoli golosità.

Elena Pravato

Se fossi un vino fermo sarei un Moscato giallo Castel Beseno. perché adoro i dolci (prepararli e mangiarli ) e resto fedele alla regola non scritta dei sommelier “dolce con dolce” . Inoltre è trentino come la terra che mi ha adottato. Se fossi uno spumante sceglierei un Oltrepò Pavese perché ricorda la mia Lombardia, dove sono nata e cresciuta. Se fossi un bicchiere sarei un bicchierino da shot o cicchetto, data la mia statura tutt’altro che imponente.

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