A Corrado Benzio

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Corrado giornalista lo è stato per davvero, altro che storie, un mestiere che ha praticato per 40 anni “appena” nelle colonne del mitico Il Tirreno, quotidiano principe della Toscana, per il quale ha ricoperto svariati ruoli di coordinamento e responsabilità, oltre che di cronista di razza. Ma nonostante le mansioni svolte all’interno di quelle redazioni, fin da piccolo lo ha accompagnato una passione violenta per il cibo e la gastronomia. Fatale che un giorno avrebbe dovuto raccontarla.

Una volta raggiunta l’età della pensione siamo stati perciò onorati del suo interesse a scrivere per noi, lui che già aveva avuto collaborazioni importanti con numerosi periodici del settore e che già ricopriva il ruolo di ispettore per la guida dei ristoranti del Gambero Rosso.

Lo ha fatto con penna sagace e pragmatica, netta e puntuale, cercando di evidenziare, oltre che la qualità di una proposta, anche certe spigolature sociali o sociologiche che aggiungevano sempre pepe alla narrazione, sviluppando in tal modo una critica affilata e pure inconsueta da cui traspariva uno spirito indipendente, senza cliché e senza padroni.

Corrado ci lascia in modo inatteso. Siamo basiti. Nel salutare con affetto i figli e la moglie Irene Arquint -giornalista pur’essa e già nostra preziosa collaboratrice-, vogliamo ricordarlo con le parole che lui stesso aveva scelto di scrivere per sintetizzare la sua persona nel ” chi siamo” della nostra testata.

Ciao Corrado, e grazie per tutta questa stima.

Nasce a Viareggio in pieno boom economico (1958). Il babbo lo portava da piccolo a cena da Tito o al mitico Sabatini di Firenze. Da qui la grande passione per il cibo. Per quasi 40 anni lavora per il mitico quotidiano Il Tirreno, poi la “meritata” pensione. Ha scritto per tante riviste di viaggi e gastronomia, da Tuttoturismo a Bella Europa al Gambero Rosso. Fra i servizi più divertenti quelli sul Tokay e sulla Bresse, le Landes e lo Yorkshire. Come tanti amanti del cibo va alla ricerca del suo sapore primordiale, e per lui è il budino che gli faceva la nonna con le bustine Elah. Sposato con una giornalista, ha tre figli.

L'AcquaBuona

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