Il Rosso di Montalcino 2018 a Benvenuto Brunello

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Il 21 febbraio, prima giornata di Benvenuto Brunello 2020, si apre con la bruttissima notizia che è stato trovato, nel borgo di Codogno nel lodigiano, il primo contagiato italiano da Coronavirus. Visti oggi, erano veramente ingenui i timori suscitati allora dalla presenza di operatori o giornalisti cinesi, dato che a quel tempo era già quasi un mese che il virus circolava in Lombardia infettando indisturbato e che, con uno show down terribile, si sarebbe arrivati ai timori suscitati stavolta dai nostri concittadini con i quali ci incrociamo nelle rare uscite da casa.

Quelli che seguono sono gli appunti di degustazione di una selezione di Rosso di Montalcino che, come si sa, è  il “secondo vino” di questo comprensorio di grande prestigio, realizzato con lo stesso vitigno ma con una lavorazione diversa, in qualche modo semplificata, il che influisce sui suoi costi e quindi sul suo mercato. Ma, appunto, l’uva è la stessa, affonda le radici nella stessa terra, vede la stessa luce e respira la stessa aria. In poche parole, è un vino marcato dallo stesso territorio che genera il Brunello e ne può esprimere il fascino in modo egregio. E i produttori ci credono, visto che su 142 che hanno presentato i vini in degustazione, solo 18 non lo hanno prodotto.

Nella vendemmia 2018 ci fu un riequilibro climatico rispetto alla stagione precedente, prima arida e poi fredda, che determinò un incremento nella quantità di uva raccolta e una buona qualità complessiva. Come sempre, la filosofia e le interpretazioni cambiano da vignaiolo a vignaiolo, ma l’indicazione prevalente è (o dovrebbe essere) di fare del Rosso di Montalcino un vino che incontri la voglia di freschezza e di bevibilità che è indubbiamente la tendenza che si osserva nel gusto di oggi. E dunque è un peccato se ancora in troppi vini si scorge un ruolo del rovere sopra le righe che in questa tipologia davvero non ci si aspetterebbe, e che ne squilibra l’impianto oltre che renderne meno autentico il quadro aromatico e limitarne il fascino.

Appunti di degustazione

Rosso di Montalcino 2018 – Col d’Orcia
Naso maturo, polposo e persistente. La bocca è agile, dai tratti ancora giovanili, leggera e succosa.

Rosso di Montalcino 2017 – Cupano
Naso intenso ed espressivo dominato da sensazioni di frutta nera matura, ampio e persistente. Ingresso al palato subito vellutato che prelude a una bella beva, fresca e scorrevole.

Rosso di Montalcino 2018 – Fanti
Naso molto leggibile in un quadro limpido basato sulla frutta rossa, lampone incluso. Meno espressivo in bocca, dove procede linearmente e con discreta piacevolezza.

Rosso di Montalcino 2017 –  Franco Pacenti
Colore rubino pieno, affascinante alla vista; naso che trasuda territorio, ampio e ricco di frutta rossa e impreziosito dall’arancia sanguinella. Lieve al palato, dove ingrana una bella progressione e chiude pungente.

Rosso di Montalcino 2018 – Gianni Brunelli  – Le Chiuse di Sotto
Colore porpora, la beva colpisce per una fresca e dissetante spontaneità.

Rosso di Montalcino 2017 – Il Marroneto 
Colore rubino pieno e olfatto diretto più che largo, improntato su un nitido frutto rosso e note di arancia sanguinella. Bocca pimpante, fresca e di buon impatto aromatico, espresso con energia e leggerezza.

Rosso di Montalcino 2017 – Il Pino
Naso elegante e compassato. Maturità, spessore e potenza ben imbrigliata in una beva vellutata.

Rosso di Montalcino 2018 – Il Poggione
Naso intrigante, fra una affumicatura quasi stordente e sensazioni boschive. Al palato buona succosità ma anche una certa rigidità nello sviluppo.

Rosso di Montalcino 2017 – La Colombina
Ampio ed elegante, coniuga spessore e piacevolezza fruttata, anche se non manca qualche ridondanza nell’influsso del rovere sul quadro aromatico.

Rosso di Montalcino 2018 – La Fiorita
Non manca una componente floreale in un bouquet elegante, dove si avverte anche la freschezza del mirtillo rosso; buon impatto e discreta espressività alla beva.

Rosso di Montalcino 2017 – La Lecciaia
Il colore è rubino granato, cenni d’incenso impreziosiscono un olfatto molto espressivo, di impatto e spessore “brunelleschi”. Colpisce meno al palato, dove è scorrevole ma non particolarmente reattivo.

Rosso di Montalcino 2018 – La Palazzetta
Ampio ed espressivo sulle note della confettura di frutta rossa, ribadita in un  palato con qualche ridondanza del rovere, che influisce anche su un tannino che morde.

Rosso di Montalcino 2018 – La Rasina
Bel corredo fruttato, sia a bacca rossa che nera, espresso con profondità. In bocca è compatto e potente, mostra una dolcezza segnale di un rovere complessivamente ben dosato, e chiude con un tannino vibrante

Rosso di Montalcino 2017 – Lambardi
Colore rubino brillante, naso elegante impreziosito da un bel corredo di erbe aromatiche. Passo felpato in una beva vellutata, bella freschezza soprattutto in un finale succoso e caratterizzato da un convincente rilancio aromatico.

Rosso di Montalcino 2018 – Le Chiuse
Nette le note di mirtillo in un olfatto che anticipa il sontuoso corredo fruttato di una beva leggera e dissetante, di nuovo fragrante e saporita in un finale di notevole energia.

Rosso di Montalcino 2018 – Lisini
Colore porpora intenso, naso imponente e opulento sulle note di frutta nera. All’ingresso in bocca il rovere si fa sentire, poi il vino si distende bene ma una certa durezza tannica ne limita l’equilibrio.

Rosso di Montalcino 2018 – Mastrojanni
Naso espressivo e beva reattiva, fresca, pimpante;  finale luminoso e pieno di energia.

Rosso di Montalcino 2018 – Pietroso
Colore porpora intenso e naso caratterizzato da un fruttato fresco e penetrante; beva succosa e dinamica.

Rosso di Montalcino 2017 – Poggio di Sotto
Ancora un colore profondo e un olfatto che coniuga eleganza e profondità. Trama fine e bello spessore, carattere ancora giovanile, finale succoso e percussivo.

Rosso di Montalcino 2018 – Roberto Cipresso
Colore porpora intenso e naso vinoso, ampio e persistente. Al palato, le note aromatiche attribuibili al rovere appaiono un tantino invadenti.

Rosso di Montalcino 2018 – Salvioni-La Cerbaiola
Colpisce subito il suo fruttato elegante e allo stesso tempo profondo. Beva all’insegna di leggerezza, freschezza e fragranza; bella verve nel finale.

Rosso di Montalcino 2017 – San Giacomo
Bel rubino pieno alla vista, naso nitido nella sua bella espressione di frutto rosso. Subito si allarga imperioso, la bocca è nervosa ed espressiva, non manca la scia aromatica del rovere.

Rosso di Montalcino 2017 – Sanlorenzo
Colore porpora intenso, al naso prevalgono note profonde di frutta nera alle quali si accompagnano spunti terrosi. Respiro ampio e bella freschezza al gusto.

L’ultima foto è tratta dal sito consorziobrunellodimontalcino.it

Riccardo Farchioni