Non solo vino… la birra di Usiglian del Vescovo

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In queste calde sere d’estate una buona birra fresca è un’ottima alternativa al vino. Se poi si tratta di birra artigianale quasi a km 0 anche meglio! Così al ristorante Modì di Livorno, da poco passato in gestione all’esperto Ivano Barbieri, in compagnia di Riccardo Gabriele e Marco Maltinti per PR Comunicare il Vino, e di Francesco Lomi, direttore di produzione di Usiglian del Vescovo, abbiamo assaggiato le birre attualmente in produzione di questa azienda vinicola.

Trasmettere il territorio nel vino è una delle mission imprescindibili di una cantina, riuscirci con la birra è un’impresa ancor più ardua ma non impossibile se si usano tutti ingredienti prodotti nelle campagne pisane intorno alla sede dell’azienda, a Palaia. La collaborazione con l’Opificio Birrario di Lavoria ha portato alla creazione di due birre, una chiara e una ambrata.

La Birra del Vescovo chiara è una IGA (Italian grape ale) di 5,5 gradi che per certe caratteristiche può ricordare quando una blanche quando una fruit beer; l’aggiunta del 20% di mosto di uva chardonnay e viognier dona sentori di pesca gialla e frutta esotica, un leggero agrumato e un tocco floreale. Al palato la morbidezza del frutto è ben contrastata dall’acidità sostenuta, la luppolatura è delicata e la carbonazione quasi assente. Il risultato è una birra goduriosa estremamente facile da bere e ottima in abbinamento a piatti di pesce e crostacei specialmente.

La Birra del Vescovo ambrata è una IGA di 7 gradi con l’aggiunta del 20% di mosto di uva syrah. Al naso è intrigante, si avvertono aromi di visciole, di cioccolato, spunti agrumati e di chicco di caffè, finanche una delicata speziatura. Al palato si dimostra di un certo corpo e carattere pur mantenendo una buona freschezza grazie alla spiccata acidità. La ricchezza del quadro gusto-olfattivo rimanda a succulenti abbinamenti gastronomici che possono spaziare da piatti a base di maiale, al castagnaccio, al tortino di cacao.

 

 

Leonardo Mazzanti

Leonardo Mazzanti (mazzanti@acquabuona.it): viareggino…”di scoglio”, poiché cresciuto a Livorno. Da quando in giovane età gli fecero assaggiare vini qualitativamente interessanti si è fatto prendere da una insanabile/insaziabile voglia di esplorare quanto più possibile del “bevibile enologico”. Questa grande passione è ovviamente sfociata in un diploma di sommelier e nella guida per diversi anni di un Club Go Wine a Livorno. Riposti nel cassetto i sogni di sportivo professionista, continua nella attività agonistica per bilanciare le forti “pressioni” enogastronomiche.

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