On the road again/5: Villa Rufolo a Ravello, cibo per gli occhi

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Anche se l’espressione sa di luogo comune di bellezza ci siamo nutriti, a Ravello, “via dalla pazza folla” di una Costiera per la verità quest’anno assai meno affollata del solito. Lassù all’improvviso si respirava la rarefazione del passeggio tranquillo, del brusio dei turisti seduti ai tavoli, in un luogo ideale per la contemplazione e la meditazione.

E lì ci siamo nutriti dell’emozione della visita di villa Rufolo, che ha attraversato la storia a partire dal XIII secolo, quando nacque come sintesi di architettura siciliana, normanna e araba, vantò più ambienti che giorni dell’anno, e fu recuperata dalla decadenza fra l’800 e il ’900 dall’industriale scozzese Francis Nevile Reid.

Purtroppo non erano possibili le visite degli interni, ma ci sono bastate le visioni del giardino e degli affacci per farci vivere, per un po’, in un vero e proprio stato di estasi.

Riccardo Farchioni

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