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L'appunto al vino

Cortona DOC Syrah 2006 – Stefano Amerighi

di Fernando Pardini La compattezza impenetrabile del suo rubino stranamente non mi allarma. Non so perché ma non vedo volontà oppressiva in quella esultanza cromatica; casomai, da come scorre nel calice, la gioiosa consistenza di un frutto naturalmente concentrato, spremuto e messo lì, nel mio bicchiere di oggi

Barolo DOCG Ciabot Tanasio 2005 – Sobrero

di Fernando Pardini Trasparenze, materia e ancora trasparenze. Senza vergogna. Nudo. Incredibile quanto suggestivo il quadro aromatico, di candore e tenerezza. Nudo anch'esso. Qui tutto il calore della terra: piccoli frutti rossi (fragole e lampone), fondante balsamicità, pepe, fieno, funghi, sottobosco, e poi fiori, tanti fiori

Barbaresco DOCG Rabajà 2006 – Bruno Rocca Rabajà

di Fernando Pardini Parto dalla fine, ossia dal riassaggio del giorno dopo, immancabile come sempre. L'eloquio appare chiaro, i lineamenti estremamente focalizzati. Non una incertezza, non più. Rarefazione aromatica (sì, avete capito bene), seducente florealità, timbrica fruttata (senza ovvietà) ed un profilo scattante, profondo, struggente e conquistatore. Tutto questo può apparire sorprendente?

Morellino di Scansano DOCG Larcille 2006 – Poggio Trevvalle

di Fernando Pardini Le trasparenze del suo rosso rubino non te le nasconde, ché è vino di flemma e portamento questo qua. Il suo marchio di fabbrica sta nella misura e nella compassata "postura"; non ha ridondanze da mostrare, solo disarmante sincerità. Per questo non teme le nudità

Colline Teatine IGT Pecorino Yare 2006 – Il Feuduccio di S.Maria d’Orni

di Fernando Pardini Davvero luminoso questo giallo, giallo sgargiante. E' un piacere guardarlo, perché sa esprimere pienezza e gioventù. Ampio il profilo aromatico, che irrimediabilmente inchioda all'ascolto: ne apprezzi l'energia tipica di un vino di struttura ma allo stesso tempo la vocazione alla "ariosità" e al fraseggio sottile

Barolo DOCG San Lorenzo 2004 – Fratelli Alessandria

di Fernando Pardini Di fronte a un colore come questo non aver timore di perderti le sfumature, perché ci vedi l'essenza e il contorno, il fondo e la superficie. E' una trasparenza confortante la sua, la saldezza che c'è dietro te la lascia solo immaginare. Ecco, di fronte a un colore così inizi ad immaginare

Vino Nobile di Montepulciano DOCG Riserva 2005 – Contucci

di Fernando Pardini L'intrico limpido dei profumi, ottimamente scandito e coinvolgente, mi sorprende per classe e portamento: bellamente ciliegioso, con quella nota mineral-ferrosa a donare contrasto e profondità, se ne esce da un naso fresco e colloquiale, carnoso e profilato

Alto Adige Pinot Nero Riserva Passion 2006 – Cantina Produttori San Paolo

di Fernando Pardini Si aggrappa ad una silhouette magnificamente disadorna, dalla ossatura minerale, e ad un colore d'ordinanza, orgoglioso delle sue trasparenze, questo nuovo rosso altoatesino, per onorare da par suo le virtù di un vino-vitigno temibile e meraviglioso. La scansione dei profumi, qui, la centellina il tempo

Chianti Classico DOCG 2006 – Le Cinciole

di Fernando Pardini Nel mio bicchiere di oggi un rosso ispirato e "parlante", di carattere e sensualità. Porta in dote una espressività sincera (non una ridondanza qui), in cui il sottile ma pervasivo corredo floreale accompagna e sfuma le emergenze di visciole e lampone, spezie e pirite, alloro e sottobosco.

Il vino outsider, questo sconosciuto. Terza parte: Piemonte

di Fernando Pardini Questo pezzo, con gli altri già scritti (Toscana e Liguria) e con quelli che seguiranno, è dedicato a loro, ai vini outsider,...

Aglianico del Vulture Riserva DOC Vigna Caselle 2003 – D’Angelo

di Fernando Pardini Ecco qui un vino che resta “appeso”, prepotentemente, alle ragioni della sua terra. Questa l’illusione mia per lui. C’è infatti un filo rosso, sensoriale, che ne accompagna le evoluzioni: una elegante quanto incisiva scia di cenere, come di camino spento, ad indicarci l’ascendente vulcanico della sua appartenenza; al palato invece l’austera, affascinante impalcatura tannica e l’elettiva timbrica minerale ci dicono quanto le piante della Vigna Caselle affondino volentieri in profondità le loro radici.

Chianti Classico DOCG 2006 – Isole e Olena

di Fernando Pardini Il rubino vivido qui davanti, puro e senza forzature, non mi nasconde le sue belle trasparenze, e di questo gliene sono grato. Di più, questo bicchiere "osa" racchiudere le sue ragioni in un naso ugualmente puro, tenero e rilassato, quasi disarmante per l'incanto e la sincerità

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