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I vini del mese e le libere parole. Novembre 2017

di Fernando Pardini Ancora diversi momenti condivisi, ancora diverse fotografie, ad onorare il ricordo dei vini bevuti, e non assaggiati. Mese ricco di soddisfazioni, novembre, da questo punto di vista. Ne ho estrapolati quattro, fra Francia e Italia, declinandoli secondo le libere parole.

Vie golose: Rue Paul Bert, a Parigi

di Corrado Benzio Rue Paul Bert conta duecento metri di strada, forse qualcosa di meno, e sta nell'undicesimo arrondissement parigino. Per intenderci in zona Bastille. Anzi, Republique-Bastille-Nation, ovvero le tre piazze da cui sono sempre partiti i cortei politici o sindacali che hanno caratterizzato le lotte sociali in Francia

Le interviste possibili. Terenzio Medri, IL Sommelier

di Marco Bonanni “Sono partito da appassionato, come molti altri. E il merito del mio successo lo devo a personaggi che mi hanno prima insegnato, poi supportato. Devo dire grazie a Gianfranco Bolognesi, Nerio Raccagni, Luigi Veronelli, Paolo Teverini, Franco Tommaso Marchi.”

Sauvignon di tutto il mondo, unitevi! Riflessioni a margine di una degustazione intercontinentale

di Fernando Pardini Dalla Slovenia alla Nuova Zelanda, dalla Germania all'Austria, dalla Francia al Cile, fra vecchie e nuove frontiere a degustare Sauvignon non si muore di noia. Con un particolare distinguo però: che questo microcosmo ampio e sfaccettato può essere abitato tanto dalla bellezza quanto dall'ovvietà

i fiori nel piatto: belli e buoni (e salubri)

di Riccardo Farchioni Ammettiamolo: quando alla tavola di un ristorante vengono servite pietanze che contengono fiori o petali sparsi, si nota non di rado un certo imbarazzo. Par di leggere nel pensiero: e ora che faccio, lo scarto o lo mangio? È vero che tutto quello presentato in un piatto deve essere edibile, ma il punto è un altro: il fiore che mi ritrovo davanti ha una valenza estetica o ne possiede anche una sostanziale, ossia gustativa?

Tre brandy che ti fanno ricredere

di Franco Santini Tre nomi (con relativi assaggi) dedicati al brandy made in italy: il primo è probabilmente quello di riferimento; gli altri due sono prodotti di nicchia di aziende più note per i loro pregevoli vini ma che, anche in fatto di distillazione, non hanno lasciato nulla al caso

Focus Chianti Rufina. Alla ricerca di un nuovo Rinascimento. Interpreti e vini. Seconda parte

di Fernando Pardini Con questa puntata terminiamo la speciale disamina dei vini e degli interpreti della Rùfina, accordando spazi e parole ad altre importanti realtà del territorio, vecchie e nuove, i cui nomi in certi casi non hanno bisogno di presentazioni, traguardate qui attraverso la lente prospettica di una verticale

Focus Chianti Rufina. Alla ricerca di un nuovo Rinascimento. Interpreti e vini. Prima parte

di Fernando Pardini C'è stato un tempo in cui, enologicamente parlando, la Rùfina era la Rùfina. In Toscana, e anche più in là, non ce n'era per nessuno. O quasi. Da questo struggente avamposto prepotentemente verde e collinare situato a nord-est di Firenze, già in odor di Appennino, hanno preso vita rossi carismatici in grado di conquistare traguardi importanti grazie ad alcune comprovate virtù...

Severino Girometti a Santarcangelo di Romagna, il custode dei sapori

di Marco Bonanni Di nuovo la torre “chiama” alla sveglia: sei rintocchi. La chiave gira due volte nella toppa, la porta scricchiola, l’odore dei formaggi e dei prosciutti lo accolgono e lo investono. Da quasi cinquant’anni la sua bottega, a Santarcangelo di Romagna, ha il compito di preservare e custodire i gioielli dell’enogastronomia nazionale, e non solo

“Vinoè” diventa già grande: la sfida vinta dalla Fisar

di Riccardo Farchioni La Fisar, che sta per Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori, è una delle più importanti associazioni che si occupano del vino e della sua divulgazione. Per il secondo anno ha deciso di uscire dagli scenari ristretti dei corsi e delle degustazioni per affrontare i vasti orizzonti degli eventi aperti al pubblico. Ecco dunque "Vinoè"

I vini del mese e le libere parole. Ottobre 2017

di Fernando Pardini Uno Champagne (e che Champagne!), due Riesling germanici (e che Riesling!) ed un Fiano. Quattro vini dialettici che mi hanno fatto pensare, a volte innamorare, all'insegna delle libere parole

Racconti di viaggio: Sudafrica, quarta ed ultima parte

di Leonardo Mazzanti Riprendiamo il resoconto dopo l’ottima cena presso il Werf Restaurant da Boschendal, e dopo aver dormito nelle dependance dell'Hawkmoor House, fattoria del XVII secolo con ospitalità dichiarata a quattro stelle ma che sconsigliamo vivamente (a meno di non soggiornare nella storica casa padronale). E torniamo da Boschendal per degustare gli altri vini

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