

ALBA – Il territorio di Castiglione Falletto sta nel cuore delle Langhe del Barolo; di forma romboidale, confina a Nord-Ovest con La Morra, a Nord-Est con Serralunga d’Alba, a Sud-Ovest con Barolo, a Sud-Est con Monforte d’Alba. Il borgo è dominato dal castello evocato dal nome, e visto dall’alto sembra inghiottito in un vortice di vigneti, e che vigneti: Parussi, Montanello, Bricco Boschis, Pernanno e poi, scendendo a Sud, il Fiasco, il Monprivato, per chiudere con il Villero e il Mariondino sono solo alcuni dei nomi più evocativi.
E i Barolo di Castiglione sembrano sfuggire a classificazioni secche, o schematiche, come quelle che, Per fare due esempi peraltro scontati per gli appassionati, caratterizzano i Barolo di La Morra per la piacevolezza e godibilità più immediate e i Barolo di Serralunga d’Alba come più difficili, come quelli che vanno aspettati avendo bisogno di più tempo per assestarsi, ma che hanno dalla loro una profondità e forza d’espressione spesso impareggiabili.
I Barolo di Castiglione Falletto, d’altra parte, spesso sorprendono e spiazzano, possono sfoggiare seducenti umori di sottobosco e preziose note di cacao. In essi, la positiva vendemmia 2004 si è espressa al meglio, grazie anche all’intelligenza di una larga maggioranza produttori, apparsi restii a “guidare” i loro vini lontano dove li portava l’annata e la loro essenza stessa.
Barolo Vigna Mandorlo 2004 – Fratelli Giacosa
Naso ampio, pungente, giovanile, arricchito da sfumature di sottobosco. Dopo un’entrata decisa, si ravvisa qualche magrezza e difficoltà di espansione. Buon finale disteso anche se non lunghissimo.
Barolo Montanello 2004 – Tenuta Montanello
Iniziali influenze della barrique si trasformano presto in insistenti note caffeose. Anche l’attacco in bocca è all’insegna dell’influsso del rovere, poi il vino si ricompatta verso un finale di buona energia.
Barolo Villero 2004 – Livia Fontana
Un naso affascinante con sfumature affumicate e piriche di buona ampiezza ed impatto, diventa poi quasi agrumoso. La bocca è fresca e setosa, acuta nei caratteri aromatici, è larga anche se priva di accentuate progressioni, ma è espansiva ed arriva fresca in un bel finale.
Barolo 2004 – Livia Fontana
Un naso maturo e leggermente cioccolatoso, si assesta poi su buona maturità mantenendosi però anche molto fresco. Un carattere dolce sigla la beva, che si conclude senza grandi persistenze.
Barolo Enrico VI 2004 – Monfalletto Cordero di Montezemolo
Di colore porpora carico, mostra un naso improntato sul frutto nero, e che mette in luce una stilistica improntata su impatto ed opulenza. Dopo un’entrata con sfumature caffeose, il vino si dispiega piuttosto monumentale, e arriva un pochino astringente nel finale.
Barolo Rocche di Castiglione 2004 – Poderi e Cantine Oddero
Naso caramellato, suadente, affascinante con le sue venature floreali. Compatto, potente, conclude sfoggiando un tannino finissimo che spinge un finale bello.
Barolo Ciabot Tanasio 2004 – Francesco Sobrero
Un pochino restio a concedersi, è comunque affascinante e di grande pulizia, e segnato da spunti di sottobosco. La bocca, inizialmente compatta, tende a diluire e ad andare in calando. Finale in deficit di espressività, ma il vino è mantenuto vivo da una buona freschezza.
Barolo Rocche 2004 – Fratelli Monchiero
Fresco, giovanile e pimpante dopo un inizio un pochino bloccato; poi emergono leggere note piriche e di erbe aromatiche. Bocca spessa e compatta anche di bella potenza e freschezza, che però perde di mordente verso il finale.
Barolo Bricco Boschis Vigna San Giuseppe 2004 – Fratelli Cavallotto
Buona carica di frutto in un naso comunque ancora un pochino restio a concedersi, anche se elegante e composto. Bocca densa e scorrevole, che si increspa verso il finale a causa di un tannino dolce ma aitante.
Barolo Rocche 2004 – Brovia
Naso impeccabile, che si distende floreale e deciso. Bocca densa, compatta, che mantiene saldo il suo carattere e che termina con un finale ravvivato da un tannino finissimo e da una lunga scia saporita.
Barolo Vigna Pugnane 2004 – Franco Conterno Cascina Sciulun
Olfatto un pochino confuso e indecifrabile. In bocca il rovere si fa sentire, anche attraverso un tannino un pochino grinzoso. Alla lunga, le sensazioni di caffè e cioccolato rimangono quelle prevalenti.
Barolo Villero 2004 – Giacomo Fenocchio
Composto, elegante e profondo al naso, mostra un approccio più dolce al palato, dove il rovere si fa sentire, facendo rischiare la monotonia di beva.
Barolo Vigneti Rocche 2004 – Roccheviberti
Di colore granato, ha naso poco espressivo, dove alla distanza appaiono spunti pirici. Bocca poco contrastata, dove appare in evidenza l’influsso del rovere e qualche nota vegetaloide.
Barolo Rocche 2004 – Vietti
Bel naso nebbiolesco, largo ed espansivo. Poi emergono chiari influssi del rovere e finanche qualche tono acre. Entra in bocca deciso e con una dolcezza piuttosto accentuata. Finale un pochino asciugante che si scopre segnato dal rovere.