Le perle di Enopoli

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Birre e formaggi, grappe e cioccolata, nel nuovo appuntamento di Frascati

di Riccardo Brandi

FRASCATI (RM) – Si è svolto il 5 e 6 ottobre scorsi il nuovo appuntamento con la degustazione dei prodotti distribuiti da Enopoli, l’agenzia di rappresentanza che opera sul territorio laziale con la competenza e la professionalità degli agenti che la costituiscono.

Siamo al settimo anno e la tradizionale location è quella dell’Azienda Agricola L’Olivella di Frascati, che ospita la manifestazione all’interno della sua tenuta, tra i filari delle sue vigne e circondata dal verde dei Castelli Romani.

Le aziende in esposizione sono sempre numerose e rappresentano uno spaccato ad alto indice qualitativo nello scenario produttivo vitivinicolo nazionale come: Alberto Longo, Antonelli, Bellenda, Benanti, Cantina di Gallura, Cantine San Marco, Cascina Gilli, Cataldi Madonna, Elio Altare, Eredi Fuligni, Fanti, Foradori, G. Contratto, L’Olivella, Le Rose, Le Vigne di Zamò, Planeta e Rosa Bosco. Ma anche le distribuzioni di Bellenda, dei Fratelli Pellegrini, di Selezione Fattorie, di Vinifera ed infine le strepitose grappe delle Distillerie Bocchino e le meravigliose birre Zago HY Super Beer.

A completare uno scenario eno-gastronomico in grado di soddisfare ogni desiderio sensoriale, non potevano mancare il banco di assaggio degli amici di La Tradizione, maestri formaggeri in Roma, le norcinerie e infine le dolcezze del Droghiere del Re, lo shop center del gusto Arte & Sapori in Frascati.

Il vino è stato come sempre il tappeto rosso (ma anche dorato) su cui ci siamo mossi all’interno della manifestazione, riscontrando la consueta grande qualità fra le conferme di etichette dal blasone oramai consolidato e le sorprese di assaggi inattesi.

Così ci siamo aperti la strada con il Metodo Classico (pinot noir e chardonnay) di Bellenda, fragrante e dinamico, cui abbiamo accostato il Metodo Classico Chardonnay, raffinato e docile al palato. Poi ci siamo dedicati a pochi ma imprescindibili rossi come il Sessanta/Quaranta dell’azienda ospite, il Sagrantino di Antonelli (anche passito), il Montepulciano di Cataldi Madonna e le perle di Elio Altare.

Poi abbiamo deciso di cercare emozioni diverse, di avventurarci in un percorso non solito per raccontare nuove esperienze sensoriali e ci siamo rivolti all’amico Renzo Fantucci che abbiamo trovato intento ad affettare i suoi mitici formaggi. Renzo, e insieme a lui Valentino Belli, sanno sempre regalare qualcosa di nuovo e di toccante con i loro formaggi che, frutto del lavoro di sapienti produttori, loro stessi affinano nelle grotte di proprietà trovando sempre nuove sfumature e accostamenti suggestivi per il palato.

Il Pecorino Bottaiolo (che viene fatto affinare in botti di rovere avvolto da foglie di noce ed erbe aromatiche), ma anche la Gorgonzola Affinata (che viene fatta rifermentare nella cantina in Valnerina con modalità segretissime, ma efficacissime); insomma una lunga lista di prodotti che Renzo e Valentino “perfezionano” a modo loro trasmettendo attraverso di essi la passione ed il gusto votato ad un formaggio di personalità, nato per accostarsi ai palati più esigenti. La Tradizione è un punto di riferimento per i gourmet capitolini, un luogo in cui trovare espressioni casearie impensabili ed uniche.

Abbiamo avuto la fortuna di incontrare Renzo Fantucci al banco d’assaggio della Zago, intento a provare le creazioni artigianali di Mario Chiaradia e così, per caso, è nata una piccola degustazione di birre straordinarie in abbinamento a formaggi deliziosi.

Mario Chiaradia è il fondatore della Zago (1978), l’attività iniziale si concentra sulla selezione di birre molto particolari, ricercate sul mercato internazionale (Belgio) con precisi riferimenti organolettici e standard produttivi, quindi importate e proposte sul mercato italiano: birre d’abbazia, trappiste, Lambic a fermentazione spontanea, birre Blanche, Ale, Pils e molte altre.

In seguito, negli anni novanta, nasce il desiderio di creare una linea produttiva personalizzata, realizzata attraverso ricette innovative e di materie prime eccellenti. Nascono così le cosiddette “living beers” ossia birre vive, in quanto non pastorizzate e ricche di lieviti selezionati in grado di garantire ad ogni birra un’evoluzione di sapori e profumi tale da renderla unica. Naturale sbocco di tanta ricerca e passione è la “Original HΨ” una birra doppio malto prodotta secondo la metodologia di spumantizzazione classica (Champenoise), che quindi subisce una rifermentazione naturale in bottiglia ad opera di lieviti specifici. E’ un prodotto di finissima grana, dal perlage sottile e dalla schiuma fitta; i profumi eleganti, ricordano la crosta di pane ed hanno un finale salmastro. Il gusto è prezioso, si avverte centrale il malto, poi il luppolo in fiore, note fruttate di respiro tropicale, sentori dolciastri di albicocca candita ed un finale vagamente liquoroso. Una birra dal tasso alcolico equilibrato (11°) che avvolge il palato e può benissimo essere gustata a tutto pasto.

La versione “HΨ Cuvée” nasce dopo un paio d’anni e colpisce subito per una avvenenza cromatica che rapisce lo sguardo in un prezioso dorato dai riflessi ramati. Il naso ed il sapore rivelano inequivocabilmente la sapiente tostatura del malto, che le conferisce profumi di vaniglia, caramello, liquirizia, e legno, appagando il palato con fragranze di castagna arrostita, frutta matura e pastosa, uva passita e dattero; il finale è ancora più liquoroso, ma di tenore più etereo, con una lunga persistenza di caffè. Tra le ultime creazioni della Zago c’è la linea Saint Hubert, nata per soddisfare gusti diversi con tre distinte etichette, prodotte in Belgio e non pastorizzate, ognuna particolarmente saporita e di stile diverso (Pils, Blonde d’Abbaye e Ale), ma la vera esperienza è degustarle in sequenza. Infine la linea Edikt 1516 che dal 2005 si rifà all’antica Legge sulla Purezza emanata proprio nel 1516 da Guglielmo IV, la più antica legge del settore alimentare ancora in vigore. Il “diktat” prevede il solo utilizzo di acqua, malto, luppolo e lievito, Zago ne ricava ancora tre etichette di grande leggerezza e personalità: una classica Pils bavarese, una Naturtrub Bier cruda, integrale, non filtrata e ricca di sali minerali; infine la Hefe Weissbier che sfrutta lo speciale lievito Hefe dalle proprietà digestive e rinfrescanti.

Ci ha davvero conquistati Mario Chiaradia e ci ha promesso che le sorprese non sono finite, non sarà un problema seguirne le evoluzioni e provare le sue prossime creazioni.

Così come non è stato un problema concludere il nostro pomeriggio ai Castelli stuzzicando il palato con qualche assaggio di cioccolato di pregio importato dai principali paesi produttori (Venezuela, Ecuador, Madagascar, Cuba ed altri) e distribuito con grande passione dagli amici de “Il Droghiere del Re” che nel centro di Frascati è in breve divenuto un piccolo, ma ricco, polo del gusto. Massimo di Tommaso propone infatti i migliori cru delle cioccolate di La Molina, ma anche Domori, Stainer, ed altri; le liquirizie Amarelli o le dolcezze Babbi, Flamigni, Leone o Maglio.

Immancabile, in abbinamento a tanta bontà, non poteva mancare una grappa della Cantina Privata delle distillerie Bocchino; ci siamo così regalati un finale di grande intensità emozionale, centellinando a piccoli sorsi una grappa da vinacce di nebbiolo, distillata in alambicco discontinuo a vapore e affinata per dieci anni in barriques. Profumi e sapori assolutamente raffinati, perfettamente in simbiosi con gli aromi del cacao appena degustato, un’altra perla in una giornata ricca di soddisfazioni.

 

 

Riccardo Brandi

Riccardo Brandi (brandi@acquabuona.it), romano, laureato in Scienze della Comunicazione, affronta con rigore un lavoro votato ai calcoli ed alla tecnologia avanzata nel mondo della comunicazione. Valvola di sfogo a tanta austerità sono le emozioni che trae dalla passione per il vino di qualità e da ogni aspetto del mondo enogastronomico. Ha frequentato corsi di degustazione (AIS), di abbinamento (vino/cibo), di approfondimento (sigari e distillati) e gastronomia (Gambero Rosso). Enoturista e gourmet a tutto campo, oggi ha un credo profondo: degustare, scrivere e condividere esperienze sensoriali.

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