L’Artistica Editrice pubblica un’edizione illustrata dell’ampelografia di Viala e Vermorel

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Opera monumentale, edita in sette volumi tra il 1901 ed il 1910, l’Ampélographie – Traité général de viticulture, curato da Pierre Viala e Victor Vermorel è una delle pietre miliari nello studio dei vitigni e delle loro caratteristiche, e da quasi un secolo rimane un’opera di riferimento per quanto riguarda la conoscenza delle cultivar.

3200 pagine con diverse centinaia di vitigni trattati, riferimenti geografici, enologici, morfologici e linguistici sono l’eredità immensa che Pierre Viala, docente di Viticoltura alla Scuola Superiore di Agronomia, ha lasciato a chiunque sia interessato al mondo dell’enologia, sia a titolo professionale che in qualità di semplice appassionato del buonbere.

L’immenso patrimonio di nozioni ed informazioni che ci provengono dall’opera è merito, oltre che del professore francese che li coordinò, del rigore metodologico applicato dagli 85 collaboratori che lo affiancarono nella titanica impresa di catalogare vitigni provenienti da moltissimi paesi sparsi nel mondo, quali Francia, Spagna, Germania, Svizzera, Italia, Algeria, Tunisia, Russia, Grecia, Portogallo, Ungheria, Serbia,  Romania e Israele, per non parlare della sponda oltre l’Atlantico dove furono svolte approfondite ricerche in nazioni quali gli Stati Uniti ed il Cile.

Per ciò che riguarda i partner italiani di Viala, fare i nomi del Conte Giuseppe di Rovasenda e di Guglielmo Molon, tra gli altri, è sufficiente a dare l’idea dell’alto profilo di chi partecipò alla stesura dell’indagine ampelografica.

L’altro aspetto, che possiede ancora un fascino immutabile per chiunque ami l’editoria di qualità, è da riconoscere al senatore Victor Vermorel, che finanziò generosamente l’iniziativa e permise di poter inserire un corredo iconografico di qualità sublime, cioè quelle stupende 497 cromolitografie a tutta pagina, opera di illustratori quali Troncy, Gillet, Boisgontier e Kreyder, che hanno reso l’Ampélographie non solo un saggio di altissimo livello scientifico, ma un autentico esercizio di maestria tipografico-editoriale.

Il progetto de L’Artistica Editrice, in avanzata fase di redazione,  ha voluto recuperare in tutta la loro vivida bellezza le tavole illustrate, e – fedele all’alto profilo dei testi curati da Viala – ha voluto accompagnarle con nuovi contributi a commento delle immagini, nei quali si sono riassunti e tradotti i dati forniti dall’opera originale, integrandoli con le notizie più aggiornate. La ricerca e la redazione dei testi sono state affidate a due note studiose del settore come Giusi Mainardi, autrice di numerosi libri sul tema e direttore della rivista enologica OICCE Times, e Anna Schneider, docente di Ampelografia presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Torino. Per rendere l’opera uno strumento di conoscenza professionale completo, si è deciso di unire un volume nel quale saranno indicate le schede ampelografiche attuali di un’ampia selezione di vitigni italiani.
Un’opera, in sostanza, nella sua edizione originale oggi di difficilissima reperibilità, ma che finalmente potrà arricchire molte biblioteche,  e che sarà pronta presumibilmente entro un paio d’anni.

L'AcquaBuona

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