Terre di Toscana: il giorno di Giulio Gambelli

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Potremmo scrivere che c’è stata la partecipazione di tanta gente anche oggi (oltre 1500 visitatori nei due giorni). Potremmo scrivere che sono venuti tanti operatori (e tante “stelle”: Lorenzo, che si muove pochissimo, Nicola Mancino del Piccolo Principe, Luciano Zazzeri de La Pineta).

Potremmo scrivere che tutti i produttori si sono detti soddisfatti (anzi, quasi sempre entusiasti) di questa nuova edizione di Terre di Toscana.

Ma preferiamo scrivere che oggi è stata la giornata di Giulio Gambelli. È arrivato, poco prima delle tre, per presenziare alla degustazione a lui dedicata con i “suoi” vini di Soldera, Poggio di Sotto, Rodano, Montevertine, Il Colle, San Donatino, Ormanni, Villa Rosa. Tanti a fargli foto, e lui a guardarli un po’ stupito. Tanti amici ed allievi ad abbracciarlo. L’atmosfera si è riempita, saturata diremmo, di emozione. I pochi (purtroppo!) che hanno partecipato alla degustazione sembravano essere parte di un rito, con l’emozione che si faceva sempre più “spessa”. Dopo l’introduzione del nostro Fernando Pardini, lo stesso Ernesto Gentili, uno dei  critici del vino più analitici, ha stavolta respinto in partenza l’idea di condurre una degustazione, ma ha voluto, semplicemente, unirsi al corso delle idee e delle sensazioni.

L'AcquaBuona

7 COMMENTS

  1. Una presenza ingombrante quella di Giulio Gambelli. Un silenzio assordante, gravido di sottintesi, e di storie da raccontare. Meglio, da tramandare. I suoi sguardi, i suoi sottili ammiccamenti, la sua candida ritrosia di uomo umile, hanno trafitto di luce nuova la luce che già c’era. A ben vedere, grazie anche a quei vini parlanti, le parole son diventate orpelli. Sì, orpelli, perchè nel frattempo il silenzio si era fatto oro.

  2. Vorrei ringraziare di cuore lo staff dell’Acquabuona per l’organizzazione dell’incontro con Giulio Gambelli. Come sottolinea Fernando gli sguardi o il roteare l’indice sulla guancia (è bono!) di Giulio sono un esperienza unica come i suoi vini. Ho avuto il privilegio di conoscere Giulio molti anni fa quando cominciavo ad avvicinarmi al mondo del vino in modo “serio” e lo ringrazio per quello che mi ha insegnato con quel suo modo semplice e schietto di intendere il vino.

  3. é stato bello interagire con Voi per l’organizzazione della degustazione di Giulio Gambelli, Vi ringrazio per avere sposato un’idea che si è fatta realtà abbiamo reso onore ad un mito del grande vino, ho provato emozione sia di fronte a lui sia di fronte alle sue creazioni grazie di tutto lido

  4. Sono daccordo con Te Fernando una persona eccezionale con i suoi silenzi e le poche ma precise e taglienti affermazioni!
    Ma la cosa più entusiasmante il Sorriso di Giulio e gli occhi pieni di lacrime che dopo non sono che il GRANDE riconoscimento che ha per gli Amici intervenuti.
    Umiltà Grandezza e una postura di enorme SIGNORILITA’ …. Giulio Gambelli Unico nella sua modesta Grandezza
    Grazie

  5. Vorrei innanzi tutto ringraziare Fernando Pardini per l’invito, inoltre fare i complimenti a coloro che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione, una delle poche in Toscana a questi livelli.
    Che dire di Giulio gambello… è il nostro mito, una persona che con il suo silenzio e la sua umilta ci ha insegnato tante cose, la sua semplicita è la sua forza, sdrammatizza sempre, per lui è semplice fare il vino come solo Lui sa.
    Grazie Giulio, quanto vorrei che gli fosse riconosciuta la sua competenza, forse facciamo troppo poco perchè gli sia riconosciuta una laurea onoris-causa

  6. piccolo grande uomo,attento,schietto maestro di vita,averlo incontrato quà e là in manifestazioni e sentire la sua esperienza e filosofia fa capire che l’umiltà è una grande sua qualità.
    Brancatelli

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