A Miha Gravner

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Una notizia terribile, lapidaria, irreparabile: il giovane figlio di Josko Gravner, Miha, 27 anni, è morto a seguito di un incidente in motocicletta. E’ accaduto ieri. Cosa dire?

Ho conosciuto ed incontrato Miha, più volte, su ad Oslavia. Gambe lunghe lunghissime e sorriso dolce dolcissimo. Era un ragazzo sveglio, con il quale era molto piacevole conversare. Ho ben presto capito che il futuro di casa Gravner era intimamente legato alla sua persona, dal momento in cui da qualche tempo si dedicava anima e corpo nella missione più bella e difficile, quella di continuare il percorso unico ed irripetibile del padre Josko, vero e proprio alfiere della vitivinicoltura consapevole del nostro paese. Ho intuito anche che quel futuro sarebbe stato in una botte di ferro, tanta la determinazione e la volontà di capire di questo giovane vignaiolo della generazione nuova.

Josko, inutile nascondercelo, ha rappresentato (e ancor rappresenta) uno degli incontri più stimolanti e dialettici della mia vita, e non parlo soltanto dal punto di vista professionale, anzi. Ogni volta che ci incontriamo si rinnova d’incanto una sintonia che non so spiegare, e che forse è anche inutile spiegare. Insieme a lui e ai suoi pensieri io sto bene. Eppure oggi non trovo pace per la mia incapacità di comunicargli solidarietà ed affetto. Comprendo la mia sostanziale inutilità. Non trovo parole, non ho parole. Non le conosco, non le so dire. Né mi consola aggrapparmi alla magica sintonia dei nostri incontri, che possa magari far migrare per incanto, negli animi spezzati dei familiari, una briciola di speranza e positività.

A Josko, al grande Josko, e a sua moglie Maria -dolcissima Maria- va il pensiero mio più intenso. Sono in tanti a conoscere la proverbiale fermezza, il coraggio, la forza interiore che da sempre anima queste persone. Sono in tanti a pensare che ce la faranno. Lo penso anch’io.

A Miha do un abbraccio forte, da portare in cielo. Sono certo che da lassù d’ora in poi, più che la luna, sarà lui a guidare i gesti futuri – vaddassé amorevoli e puri – di suo padre per la propria terra.
L’immagine di Josko Gravner, con il figlio Miha, è tratta dal sito www.wineloverspage.com

FERNANDO PARDINI

18 COMMENTS

  1. …è indicibile la tristezza che porta con sé una simile notizia.
    Le parole sono spezzate
    frammentate nelle considerazioni di tanti perché… insoluti.
    Un pensiero di affetto alla famiglia,
    che deve vivere questa terribile perdita.
    Condoglianze.
    Paola Furlan

  2. miha non c’è più
    e con lui se ne andato un pezzo del mio cuore. un amico, una persona che ha dato tanto, anche troppo.
    ringrazio dio di avere avuto l’onore e la fortuna di averlo conosciuto.
    ma ora manca, e fa male, malissimo, neanche non oso immaginare il dolore dei genitori e parenti.
    ciao miha, ci vediamo quando arriverà il mio momento di andarmene
    eri un grande e rimmarrai tale…..

  3. a voi tutti il nostro silenzio. . . che la terra gli sia lieve

    con profondo rispetto
    manu e lory dello scalo

  4. La mia partecipazione al dolore della famiglia, le mie più sentite condoglianze.
    Che ti sia lieve la terra………..
    Sergio

  5. Condoglianze alla famiglia, una tragedia , per una vita che aveva tutti i diritti di non essere spezzata

  6. Sono vicino a Josko e a sua moglie in questo tristissimo momento.
    Che il Signore sia sempre al loro fianco .

  7. Tu klecim, na grobna trkam vrata,
    trkam in te k sebi, dragi, klicem.
    (…)
    Trkam, klicem, moje roke revne
    so od trkanja ze vse krvave.
    Bedna bolj od roz sem, ki so same.

    Bedna bolj sem od zelene trave,
    bedna bolj od kaplje sem dezevne.
    Ce bila bi trave tvoje jame,

    rasla bi do krste ti globoke,
    zrasle v srce bi ti korenine,
    in bi mislil, da so moje roke.

    Ce bi kaplja bila, brez pokoja
    bi polzela v tvoje globocine.
    In bi mislil, da je solza moja.

    V spomin na nekdanje nase objeme polne radosti in tvoj lep nasmeh.

  8. oggi il mondo del vino perde un grande di domani.
    a Josko, padre esemplare nel senso più stretto del termine, l’abbraccio di chi, pur non avendolo conosciuto se non per l’immensa grandezza dei suoi vini, gli augura di avere la forza di portare ancora avanti i suoi sogni.

  9. La notizia mi ha lasciato di stucco. Proprio stasera ho degustato una delle fantastiche bottiglie prodotte da padre e figlio…Sentite condoglianze anche se non conosco di persona Josko, ma lo stimo moltissimo per il discorso che sta portando avanti come sicuramente avrebbe fatto il figlio. Una preghiera è assicurata.

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