Previsioni vendemmiali: Orcia DOC

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“Percorrendo i 13 comuni senesi su cui insiste l’Orcia DOC – dichiara la Presidente del Consorzio Orcia  Donella Vannetti – produttori ed agronomi sono nel complesso soddisfatti circa la maturazione delle uve, con previsioni di leggero anticipo di 5-6 gg, sulla vendemmia. Dopo un inverno ed una primavera con buona piovosità, con un andamento climatico invernale caratterizzato da un notevole “freddo”, le viti sono arrivate almeno fino all’invaiatura con buone riserve idriche”.

Val d’Asso: a San Giovanni d’Asso, comune famoso per il tartufo bianco, certamente la ricchezza di acqua, ha favorito lo sviluppo dei grappoli e degli acini stessi. I lavori in atto nelle vigne attuati dai vignaioli dell’az. La Canonica (Vannetti) e az. Sonia Mencarelli sono rivolti alla selezione dei grappoli in modo da presentare agli enologi, tra cui l’amico senese Andrea Mazzoni, la migliore selezione di grappoli della zona.

Dalla Val d’Arbia, la produttrice Annalisa Tempestini dell’az. Resta, in Buonconvento, dichiara una bella maturazione in atto per il Sangiovese: intensi lavori di cimatura e alcuni trattamenti, sempre limitati al fine di mantenere più inalterate possibili le caratteristiche del vitigno.

Le previsioni vendemmiali di Podere Forte, di Castiglione d’Orcia, azienda alla vice Presidenza del Consorzio Orcia – per l’enologo Cristian Cattaneo – “…. hanno sino ad ora similitudini identiche all’annata scorsa. L’incremento di piovosità e un inverno più rigido, nei nostri vigneti che si posizionano tra i 380 e i 560 m slm, hanno causato un prolungarsi del riposo vegetativo delle viti, con 10-15 gg. di ritardo nel germogliamento, per poi recuperare ed in alcuni casi avvantaggiarsi nei mesi di giugno e luglio dove le piante hanno lavorato costantemente grazie alle buone riserve idriche. Da non trascurare inoltre che il Sangiovese predilige suoli sciolti dove l’accumulo di acqua è minore rispetto ai suoli argillosi nei quali meglio si adattano alcuni vitigni francesi che spesso sono caratterizzati da grappoli ed acini medio piccoli. Dal punto di vista sanitario – continua Cristian Cattaneo – il susseguirsi delle piogge primaverili ci ha impegnato con trattamenti settimanali con una preventiva ed attenta disposizione dei tralci, ordinati per ottenere una migliore ventilazione dell’apparato fogliare e del grappolo. La grandine di fine Maggio ha causato un calo di produzione dovuto proprio al distaccamento dei giovani grappoli in formazione, mentre la vegetazione si è completamente ripresa. Un tempestivo intervento con rame e solfato di zolfo ci ha permesso di scongiurare problemi fitosanitari. Attualmente le vigne coltivate a Sangiovese e Merlot hanno completato l’invaiatura con una regolare crescita dei tralci, mentre nei vigneti coltivati a Petit  Verdot e Cabernet Franc la crescita è ancora in corso. Sono inoltre iniziate le operazioni di equilibratura dei carichi produttivi, lavoro in cui cerchiamo di mettere la pianta nelle condizioni migliori per la corretta maturazione del frutto”.

Sempre da Castiglione d’Orcia, l’azienda Santa Maria di Mario Colleoni denuncia una stagione con andamento irregolare: dopo la prima fase buona vegetativa si sono avuti  alcuni problemi quali grandine (danni sopratutto all’apparato fogliare) e oidio direttamente sui grappoli. Al momento,  ottima è la lignificazione, non altrettanto l’invaiatura (irregolare, anche sulla stessa pianta); impianto fogliare imperfetto (causa grandine). L’attività foto-sintetica procede bene ma è condizionata dal problema della parete fogliare (grandine). Si prevede una vendemmia intorno al 10-15 di Settembre.

Ancora da Castiglione d’Orcia l’Azienda Podere Le Mulina dichiara una fotosintesi che procede bene, con una situazione fitosanitaria molto buona, nonostante il neo della grandinata in maggio.

A Pienza si prospetta una grande annata per l’Orcia DOC, parole di Marco Capitoni. “Piogge e giusto freddo, una puntuale attenzione sia all’aspetto fitosanitario che alla gestione della chioma hanno permesso ai ceppi delle uve destinate all’Orcia DOC di arrivare ad oggi con un apparato fogliare importante e assolutamente attivo. Per i vigneti di qualità dell’Orcia senese, si impone          – continua Marco Capitoni – un bel diradamento in pianta: ridurre il carico di uva stando attenti che i grappoli rimasti sulla pianta non si ingrossino troppo”.

Buone notizie anche dalla Val di Chiana. Da Trequanda l’az. La Bandita si dichiara immune da grandinate e procede con costanza i trattamenti a base di zolfo e rame come vuole la conversione biologica intrapresa dalla produttrice Daniela Mariotti.  Sempre da Trequanda l’enologo Carlo Pilenga dell’Azienda Agricola Trequanda prospetta un’annata con produzione leggermente inferiore al 2008 in quantità a causa di una minor presenza di grappoli generalizzata su tutte le varietà, per contro si prospetta un buon livello qualitativo grazie all’andamento climatico, buona, ma non eccessiva, dotazione idrica e ottime escursioni termiche in questi mesi estivi, che permettono alla vite la massima efficienza fisiologica sia in termini di accumulo di zuccheri che dello sviluppo del quadro polifenolico ed aromatico.

Da San Casciano dei Bagni, il produttore Alberto Ravazzi ci tiene a sottolineare il buon servizio agrometeorologico  dedicato agli agricoltori e messo a disposizione dall’ARSIA della regione toscana (www.arsia.toscana.it), che ha  permesso di prevenire eventuali attacchi di oidio e peronospora.

A grandi linee la vendemmia per la zona dell’Orcia DOC inizierà ai primi di Settembre per le uve Chardonnay, mentre per il Sangiovese non si prevede di iniziare prima del 20 Settembre.

L'AcquaBuona

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