Gestione e promozione: così il Soave risponde alla nuova OCM vino

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Alla vigilia della vendemmia, sono molti i temi forti che caratterizzano la stagione 2009

E’ un settembre significativo questo per il comparto vitivinicolo italiano e per il Soave in particolare. Accanto ai dati raccolti dal Consorzio di Soave che delineano la stagione vendemmiale in corso, sono molti i temi che la denominazione veronese sta affrontando a seguito dell’ingresso della nuova OCM vino: ridefinizione delle regole produttive della doc del Soave; nuove opportunità commerciali rivolte a paesi extra europei ed in particolare agli Stati Uniti; nuova gestione della doc anche utilizzando la riduzione delle rese.

La vendemmia 2009 per il Soave sarà in linea di massima molto simile a quella del 2007. Il periodo invernale è stato caratterizzato da temperature nella norma e da abbondanti precipitazioni, anche nevose, che hanno sostanzialmente contribuito a ripristinare una importante riserva idrica nelle falde. Un equilibrio che soprattutto negli ultimi anni si era andato pericolosamente ad alterare, caratterizzando emergenze idriche in alcuni areali del comprensorio.

Il germogliamento leggermente precoce è stato molto regolare ed il recupero dei livelli ottimali delle temperature ha caratterizzato uno sviluppo regolare dei germogli.

Nell’ultimo periodo non sono mancate né le temperature né le precipitazioni, i grappoli di garganega si sono notevolmente allungati mentre gli acini risultano spargoli ma numerosi.

Si ipotizza quindi una stagione vendemmiale favorevole, le piante sono in ottima salute, non ci sono difficoltà per l’approvvigionamento dell’acqua ed i grappoli sono nelle migliori condizioni per portare a compimento una maturazione ottimale.

In alcuni casi la componente acida, fondamentale per le uve bianche, potrebbe però pagare il caldo afoso e duraturo di agosto. Da registrare inoltre che la grandinata del 13 di agosto ha interessato un’area circoscritta di circa 250 ettari di vigneto per una quantità di prodotto che supera i 10.000 quintali.

Anche alla luce anche di quanto emerso dalle stime sull’andamento vendemmiale recentemente presentate da Veneto Agricoltura e dai dati resi noti da Assoenologi, non è l’andamento stagionale che desta preoccupazioni all’interno del comparto, quanto semmai la complessa congiuntura attuale che da un lato vede l’entrata in vigore della nuova OCM Vino e dall’altra registra una situazione di mercato quanto mai delicata.

«Oggi  – spiega Arturo Stocchetti, Presidente del Consorzio di Soave – le questioni più complesse legate alla produzione vitivinicola sono fuori della vigna. Con l’entrata in vigore della nuova OCM vino, a partire dal primo agosto di quest’anno, vengono significativamente ridotti gli strumenti di sostegno alle imprese in un momento in cui tutti i sistemi produttivi pagano il pegno di un mercato in forte flessione. Sia Germania che Inghilterra, mercati storici per i vini veneti, hanno ridotto consumi ed importazioni. Analizzare l’andamento dei mercati per tempo diventa quindi strategico. Grazie ad una azione sinergica posta in essere dal Consorzio di Soave insieme ai produttori la nostra denominazione a partire dal 2000 è riuscita a recuperare in termini di valore e di qualità posizione importanti tanto da arrivare nel 2006 ad utilizzare il massimo delle sue potenzialità produttive. Oggi però lo scenario registra una forte flessione dei consumi dei vini doc italiani a livello mondiale. E’ dunque in momenti come questi che il sistema produttivo deve saper analizzare con tempestiva lucidità la situazione per porre in essere misure adeguate all’emergenza».

In questa direzione si pone la richiesta alla Regione Veneto di riduzione delle rese a 130 quintali per ettaro sia per il Soave Doc che per il Soave Classico. «Abbiamo scelto l’unico strumento applicabile – prosegue Stocchetti – peraltro già attivato dalle principali denominazioni italiane, per recuperare l’equilibrio tra produzione e mercato, a difesa del valore del prodotto».

A questo si affianca il nuovo corso nella gestione della denominazione del Soave, attraverso la ridefinizione dei parametri produttivi più importanti della doc, recentemente presentati  alla Regione Veneto e al Ministero Delle Politiche Agricole.

Altra importante sfida raccolta dal Consorzio di Soave, a completamento del quadro, sarà l’importante azione promozionale rivolta al mercato americano, sostenuta dalle risorse messe a disposizione dalla nuova OCM vino che sostiene azioni di promozione del vino europeo, e quindi italiano, purché esse avvengano in paesi extra europei. L’iniziativa, che proseguirà anche per il 2010, avrà il suo inizio ufficiale in questi giorni a Soave, dove è attesa una selezionata e qualificata delegazione della stampa statunitense.

L'AcquaBuona

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