Un viaggio nell’Angolo di Abruzzo

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Quante volte visitando un territorio si sente la mancanza di un interprete, di una guida che ci aiuti a capire quanto sta dietro l’apparenza, a scoprirne le ricchezze nascoste e autentiche? Ho sempre trovato vagamente frustrante il viaggio da turista. Quando ho potuto ho vissuto nei luoghi, avendone in cambio la nostalgia dell’esserne ora lontano, e quando invece il viaggio era breve ho sempre trovato confortante scoprire un Virgilio che, almeno per un poco, ci guidasse. Lanfranco Centofanti è uno di questi.

Prima con la moglie Maria Teresa, ora con i figli Valentina e Valerio, è lui che può raccontarvi, attraverso il cibo ma non solo, la vita dell’Abruzzo agropastorale, come lui stesso ama definirlo. Sono più di 25 anni che Lanfranco fa questo mestiere, di ristoratore e guida gastronomica, nel suo Angolo d’Abruzzo, accogliente ristorante a cui difficilmente arriverete per caso, ma che vale una piccola deviazione, dalla strada che da Roma porta all’Aquila, per il piccolo paese di Carsoli.

La filosofia dei Centofanti è chiara, quella della valorizzazione estrema della tradizione, senza concessioni sulla qualità e sulla territorialità delle materie prime. E d’altra parte tutto intorno a Carsoli non mancano le fonti per alimentare questa scelta, che siano i tartufi, i funghi o i rari orapi (una varietà selvatica di spinaci), i cardi, le patate, le farine macinate da un antico mulino a pietra, e, naturalmente, tutti i frutti (carni, ricotta, formaggi, salumi) della pastorizia abruzzese.

Nell’Angolo di Abruzzo la griglia è sempre accesa, e Lanfranco lo trovate lì a presiederla, ad allettarvi con stuzzichini di carne cotti al momento, con scamorzine arrosto ancora fumanti, a offrirvi un cucchiaio di ricotta ancora calda. Ma non pensate che la griglia, seppur importante, esaurisca la cucina. Alla tradizione si è aggiunta la voglia di sperimentazione e la tecnica di Valerio, che a solo 29 anni si destreggia sicuro nel perfezionamento e nella rivisitazione (mai snaturante) dei più tradizionali piatti abruzzesi.

Ecco così che alla tradizionalissima “pecora ciavarra agliu cutturu” piatto forte della zona e del ristorante, si associa una tenerissima guancia brasata servita con purea di zucca e cicorietta fritta, e ai tagliolini fatti in casi con gli orapi, una panzanella di baccalà in cui il tipico pesce delle zone montane è servito su una panzanella di pan bagnato, pomodoro, cipolla… un riuscitissimo incontro di due piatti della tradizione.

Piatti tipici di una cucina montana, dai sapori decisi, ma realizzati con maestria e accortezza che li trasforma in pietanze mai pesanti, precise nei sapori, irresistibili anche quando si penserebbe di essere ormai più che sazi. E poi alla fine arrivano i dolci, un crem caramel con zafferano dell’Aquila, un fior di ricotta alla amarene, un cestino di mele caramellate con cannella e mosto cotto, la piccola pasticceria della cucina, e a quel punto sì che la pancia è piena! Ma niente paura, ci pensa Valentina, che gentilissima presiede la sala, a proporci  una digestiva genziana, e una volta tanto non ci troviamo di fronte al solito liquorosissimo estratto di non so cosa, ma a un leggero elisir in cui non si fa fatica alcuna a riconoscere gli aromi del bulbo selvatico, della terra in cui cresce.

Tutto bene quindi anche se noterete che ancora non ho parlato dei vini, ma solo perché questi valgono un discorso a parte tanta è la ricchezza della cantina che scopriamo dimorare sotto i nostri piedi. Migliaia di etichette nazionali ed estere, irraggiungibili verticali dei migliori vini italiani, ricchissima selezione di distillati, vecchie annate, rarità, curiosità, il chiaro frutto di una passione che lega tutta la famiglia (sia il padre sia i figli sono sommelier professionisti) e che non può che accrescere la voglia di visitare questo piccolo ma ricchissimo Angolo d’Abruzzo.

L’Angolo d’Abruzzo
Piazza Aldo Moro, 8/9
67061 Carsoli (L’Aquila)
Tel. 0863 997429
info@langolodiabruzzo.it

Luca Bonci

3 COMMENTS

  1. Ho ricevuto molte telefonte della vostra performance a EAT PARADE. Io me la sono persa. Come faccio a recuperarla? In ogni caso complimenti e spero di vedervi prima di Natale, almeno per gli auguri . Ciao Luigia

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