Aj a Caraj – quando la festa sa di aglio

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Si è temuto fino all’ultimo che il tempo volgesse al peggio, sconfortati anche dalle previsioni meteo non proprio “solari” ma piuttosto umide, se non addirittura bagnate. Invece la manifestazione Aj a Carajquando la festa sa di aglio, svoltasi domenica 15 novembre, è trascorsa in un clima, oltreché mite, festoso, allegro e straripante di visitatori e buongustai.

Questa intrigante avventura che ormai ci accompagna appassionatamente da sette anni in un continuo crescere, ha avuto inizio già da venerdì 13 (qual data più inquietante e adatta al tema) con la “lectio magistralis di Aldo Molinengo su: Nobiltà e virtù dell’aglio negli orti piemontesi” tenutasi presso il Teatro Civico.

Una lezione di grande effetto e maestria in una splendida e simpatica serata condotta in modo esemplare da Giorgio Ariaudo e Carlo Rocca, rispettivamente: Gran Cerimoniere e Principe Aulente della Confraternita dell’aglio. Coltura e cultura del profumato mondo dell’aglio caragliese intervallata da momenti di dolce goliardia in cui sono stati “nominati” quattro nuovi “confratelli”. Nomina avvenuta dopo la coraggiosa e deliziosa prova della masticazione di un generoso spicchio d’aj ‘d Caraj. Nessun cedimento si è verificato e sul loro viso appariva un sereno sorriso. Al termine veniva offerta una sontuosa degustazione di crema, soma, toma di bufala e cioccolatini tutti rigorosamente aromatizzati all’aj ‘d Caraj. La domenica successiva in una via Roma gremita di espositori e visitatori si è svolta la festa in piazza in onore all’aj ‘d Caraj, il nostro aromatico bulbo che ha conquistato anno dopo anno le migliori cucine del territorio, in Italia e anche all’estero promuovendo, oltre la sua qualità superiore, la cittadina di Caraglio.

Ha consolidato la sua fama di dolcezza e gentilezza creando tanti affezionati consumatori che non mancano a questo saporito appuntamento. Nel corso di questa manifestazione si sono svolte altre numerose nomine di nuovi “confratelli” con relativa prova dell’aglio, tutte magnificamente superate. Ora il sodalizio raggiunge il ragguardevole numero di 48 soci. Sempre nell’ambito di questa odorosa e colorata kermesse si è svolta una simpatica sfilata della Confraternita dell’aglio tra la gente e le esposizioni, cogliendo sorrisi ed applausi di approvazione.

Nel frattempo i banchi di vendita dei produttori dell’aj ‘d Caraj, aderenti al Consorzio di tutela, venivano letteralmente assaltati dai visitatori e inesorabilmente svuotati. Anche le degustazioni proposte dall’associazione Insieme per Caraglio, grazie all’opera dei generosi volontari che le hanno preparate e distribuite, hanno avuto vita breve. E’ da segnalare che, oltre alla presenza di numerosi consorzi di valorizzazione e promozione delle tipicità provinciali, venivano anche presentati i primi raccolti della lenticchia della Valle Grana, del porro di Montemale, della patata piattlina e ciarda coltivate un tempo e riproposte come tipica produzione di nicchia di grande valenza qualitativa, promozionale del territorio ed economica. I risultati sono stati molto incoraggianti e stimolanti. Infine, verso sera, una brevissima pioggerellina ha benedetto una straordinaria giornata di una affascinante storia che continua.

L'AcquaBuona

1 COMMENT

  1. Aj a Caraj 2013 – quando la festa sa di aglio

    Si inizia, sabato 16, presso il rinnovato Pelerin di piazza Cavour, alle fatidiche 17,17, con la degustazione guidata dell’aglio di Caraglio a cura del giovane chef caragliese Michele Chiapale. Seguirà l’accattivante concorso fotografico “ Caraglio nel dett’aglio”. Alle 20.00, presso il suddetto Pelerin, una sontuosa e fragrante bagna caoda allieterà i palati dei buongustai.
    Il giorno dopo, domenica 17, dalle 9 del mattino alle 18, lungo la strada e la piazza centrale del paese si terrà l’attesa “mostra- mercato- degustazione dell’aglio di Caraglio e di numerose e rare tipicità. Tra abbondanti ortaggi e frutta di qualità, amabili mieli e formaggi aromatici , stuzzichevoli salumi e vini profumati si potranno reperire delle rare eccellenze del nostro territorio.
    Come il delicato antico fagiolo bombonino, piccolo, dalla candida buccia, tenerissima e digeribilissima, adatto al forno o nel coccio piemontese. Oppure la gustosa lenticchia della Valle Grana che rivive nei nostri areali e le patate Piattine e Ciarde dei coltivatori dell’Associazione di tutela di Monterosso Grana. O, ancora, il Söfran ovvero il riscoperto, delizioso, Zafferano di Caraglio e della Valle Grana e i piccoli e saporiti porri quarantini, anche detti di montagna o di Montemale. Poi il borlotto nano Reginotto della Vallera, appositamente spaccato, come vuole l’antica tradizione, per una cottura rapida, anche senza preventivo ammollo, in suadenti minestroni. E le farine della tradizione: il pregiato Barbarià o Barbariato, la farina pignoletto per un’ottima polenta, il grano saraceno, il farro e tantissimo altro ancora.
    Nell’intermezzo della festa, alle 12,00 verrà fortunatamente riproposta la gentile bagna caoda caragliese, presso il suddetto Pelerin.
    Il pomeriggio sarà allietato da danze occitane dei Segurana, condite da fragranti caldarroste.
    Al termine, gran finale con l’investitura di nuovi confratelli e, a seguire, appassionate corteo della Confraternita dell’aglio lungo la via principale.
    Ai buongustai, agli amanti della tradizione, ai contadini, ai gastronomi, a tutta la gente che mangia e sa che quello che mangia diventerà parte di se stesso, appuntamento il 16 e 17 novembre 2013, a Caraglio(Cuneo). Siete tutti aromaticamente invitati.
    Info: associazione Insieme per Caraglio 0171619816

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