“Patata turchesa del parco”: si è costituita l’associazione dei produttori

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Assergi 23/12/09 – Dopo una lunga e complessa fase di moltiplicazione in vitro ed in campo e la successiva diffusione nell’area protetta, l’antica varietà di patata, detta “Turchesa”, torna a riappropriarsi del proprio ruolo nell’economia montana come nell’alimentazione degli Abruzzesi. Si tratta di uno dei risultati di maggior successo del progetto di tutela e di recupero dell’agro biodiversità promosso dal Parco Gran Sasso – Laga, che di fatto ha impedito la definitiva scomparsa del tubero, dalle tavole come dalla memoria.

Sin dal rinvenimento, alcuni anni fa, degli ultimi esemplari, dalla particolare buccia di colore viola, in alcune frazioni di Isola del Gran Sasso e Crognaleto, il Parco ha saputo cogliere le potenzialità della coltura e delle positive ricadute che la sua pratica rinnovata nei terreni montani, avrebbe sortito nel lungo periodo. Oggi, infatti, l’antico prodotto, sostenuto da una campagna di comunicazione ad hoc, con un proprio logo, uno shopper per il confezionamento e la vendita, un dépliant illustrativo ed un marchio per i ristoratori che la inseriranno nei propri menu, possiede tutti i requisiti per un meritato successo, come già accaduto in maniera massiccia presso gli osservatori internazionali presenti al salone francese di “Euro Gusto”, dove la Turchesa del Parco ha fatto la sua comparsa ufficiale.

Per sottolineare l’importanza storica e scientifica ma, soprattutto, economica, della Turchesa e dell’impegno profuso nel progetto dall’Ente e dagli Agricoltori dell’area protetta che hanno creduto nella possibilità di tornare a coltivarla, si è costituita ad Assergi l'”Associazione di produttori della patata Turchesa del Parco” che, per la prima volta, riunisce sotto un simbolo comune, produttori agricoli, operatori della ristorazione e punti vendita al dettaglio. Infatti, per garantire un rapporto diretto tra chi produce e chi consuma al ristorante o in casa, l’Ente Parco ha voluto promuovere la creazione di una rete di scambio tra i vari operatori della filiera, che si configura nei termini di una “esclusiva” nella vendita come nella possibilità di cucinare piatti a base di patata turchesa. Quest’ultima sarà pertanto posta in vendita in speciali sacchetti promozionali da 2 Kg solo presso i punti vendita affiliati e potrà essere degustata solo nei ristoranti che, attraverso l’esposizione del logo,si faranno garanti del rispetto della materia prima, del legame con il territorio e la tradizione culinaria locale.

Il Consiglio Direttivo dell’Associazione, costituito dal Presidente Giuseppe Commentucci di Capitignano (AQ), dal Vice Presidente Filiberto Cioti di Campli (TE) e dai Consiglieri Massimiliano Rosati di Amatrice (RI), Matteo Griguoli di Paganica (AQ) e dal tecnico dell’Ente Parco Giorgio Davini dell’Ente Parco, appena insediati, hanno subito deliberato di avviare una campagna promozionale, durante il periodo natalizio, che vedrà la Turchesa protagonista di cene e degustazioni in diversi locali. Tra i primi obiettivi che l’Associazione si è posta è, infatti, quello di dare la massima diffusione all’iniziativa ed ampliare la conoscenza della patata turchesa in previsione della prossima campagna di produzione.

L'AcquaBuona

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