Cisterna Wine-Expo, reportage dall’evento che celebra il successo dei vini pontini

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CISTERNA (LT) – Parte col “botto” la prima edizione di Cisterna Wine-Expo, tenutasi il 17 e 18 aprile scorsi  proprio a Cisterna di Latina, abbracciati e cullati da una location ad effetto come il chiostro dello storico Palazzo Caetani.

La manifestazione, curata nell’organizzazione dall’associazione culturale Best Event, celebrava i vini ed i produttori dell’agro pontino protagonisti al recente Vinitaly, dove si sono aggiudicati (primato nel Lazio) una medaglia e dodici Gran Menzioni, nonché fulcro della “Strada del Vino Pontina” recentemente ratificata dalla Regione Lazio.

La Strada del Vino coinvolgerà tutto il territorio della provincia confezionando un itinerario turistico centrato sulla valorizzazione delle risorse enogastronomiche del territorio, dove cantine e produttori locali rappresenteranno il trait-d’union fra gli enoturisti ed il territorio dell’agro pontino, i suoi valori, i suoi prodotti ed anche le persone che con passione e competenza vi lavorano.

Il Cisterna Wine-Expo è stato curato fin nei minimi dettagli, esaltando al massimo quello che è stato un lungo momento di consacrazione per il territorio e per tutto il movimento vitivinicolo dell’area, in cui il vino pontino ha fatto bella mostra di sé agli occhi del pubblico locale, dei numerosi appassionati giunti da Latina, Roma e altre città limitrofe, nonché davanti alle delegazioni di diverse ambasciate straniere.

Sono infatti intervenuti ambasciatori e rappresentanti diplomatici di molti Paesi come, USA, Venezuela, Repubblica Ceca, Israele, Olanda, Sudafrica, Tunisia, Etiopia e Romania che, accolti dal sindaco Antonello Merolla e dall’ex primo cittadino Mauro Carturan, hanno visitato Palazzo Caetani e le sue storiche grotte, la Sala Zuccari con suoi affreschi e la ricca Pinacoteca con la Raccolta Civica dedicata al Cavallo e al Buttero. Proprio questo piccolo museo, che la città natale di Augusto Imperiali, il buttero che sconfisse Buffalo Bill nella storica sfida di Roma giusto 120 anni fa, ha particolarmente colpito i delegati, divertiti anche dall’esibizione in carne e ossa degli attuali “cow boys” locali presenti nell’occasione a cavallo e in abbigliamento tipico.

Folclore quindi, ma anche arte e cultura, con le visite guidate, tanto per i diplomatici, quanto per il pubblico interessato, alla mostra d’arte contemporanea, alle affascinanti grotte che si snodano sotto il Palazzo ed alla storia importante cui è legata questa icona del “sintetismo” cinquecentesco, commissionato dal duca Bonifacio Caetani nel XVI secolo e realizzato intorno alla rocca dei Frangipane di cui, nonostante i danni della guerra, sono ancora visibili il pozzo romano e la torre.

In questo contesto di assoluto valore storico-culturale ed artistico, hanno trovato un’ideale collocazione i banchi di assaggio di 15 prestigiose aziende produttrici della provincia Pontina, i cui 70 vini in degustazione, abilmente serviti dai sommelier della FISAR Latina, sono stati anche abbinati ad alcune creazioni gastronomiche finger food dell’associazione R2.

La riuscita dell’evento è stata evidente nei numeri, con un’affluenza stimata in oltre 4000 visitatori, gratificata nei sorrisi sparsi sul volto di tutti i presenti e palesemente intellegibile nelle parole dei produttori intervenuti:

Non avevamo sottovalutato l’evento e siamo molto soddisfatti della sua riuscita – afferma Andrea Pandolfo di Cantina Sant’Andrea poco prima di offrire il suo Moscato di Terracina a Robert D. Bannerman, Primo Segretario dell’ambasciata degli Stati Uniti.

Sono molto contento del successo e dell’interesse della gente – ribadisce Francesco De Gregorio dell’Azienda Agricola Il Quadrifoglio; soddisfazione anche da parte della signora Laura Ganci dell’omonima azienda agricola.

Bellissimo evento e noi produttori lo sentiamo particolarmente – è il commento di Alessandro Pandolfo della Cantina Templari del Circeo, mentre Enrico Maria Concutelli, Responsabile eventi di Casale del Giglio, si associa al coro confermando il positivo riscontro sulla manifestazione.

Il sindaco Merolla, affabile anfitrione nei due giorni, si sofferma sui giusti riconoscimenti – Per due giorni Cisterna è stata indiscutibilmente la Capitale del prestigioso vino pontino. Debbo ringraziare gli organizzatori e gli espositori per l’elevata qualità dei prodotti e per l’ottimo connubio tra vino e promozione del territorio che si sviluppa attraverso un’offerta di assoluta professionalità e raffinatezza.

La valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze produttive è senza dubbio il risultato cui più si ambiva e che certamente è stato conseguito, grazie anche alla disponibilità delle istituzioni che hanno sposato questa causa. E’ indiscutibile che ci sarà un concreto ritorno di immagine, sia per il comparto enogastronomico pontino, sia per la stessa città di Cisterna di Latina che ha così fortemente voluto e sostenuto l’evento e che, grazie all’eleganza dell’organizzazione ed alle sinergie sviluppate nell’occasione, beneficerà di nuovi contatti per l’avvio di scambi economici e turistici.

Nel proiettarci già da oggi alla prossima edizione di Cisterna Wine Expò, non potevo concludere questo reportage senza raccontare la bontà di alcuni di questi vini protagonisti indiscussi dell’evento e delle nostre tavole. Di seguito i miei appunti di degustazione.

CANTINA BORGO SANTA MARIA – STRADA DEL PASSO 2008

Reduce da una Gran Menzione al 18° Concorso Enologico Internazionale del recente Vinitaly 2010, questo vino è prodotto da uve Bellone in purezza ed esprime in modo inequivocabile sia il carattere dell’antica “uva pane”, sia del territorio. Di colore giallo paglierino nitido, si accosta al naso con profumi articolati su note di frutta bianca e fiori di campo. In bocca è secco e snello, sviluppa agilmente una vellutata fragranza floreale che riveste un frutto croccante; buona la persistenza, che accompagna il retro nasale con un piacevole ritorno aromatico.

CANTINA DEI TEMPLARI DEL CIRCEO – ROSSO DI VALLE MARINA 2006

La famiglia Pandolfo ha una lunga tradizione vitivinicola e in ogni suo rappresentante ha sempre dimostrato di conoscere il proprio territorio e di saper fare vino di qualità in grado di rappresentarlo al meglio. Ho scelto questo vino per provare il Cesanese di Affile in purezza e devo ammettere che mi è piaciuto molto. Il colore è molto cupo, tenebroso, virile; i profumi sono molto intensi, profondi, di frutta rossa con sentori speziati. In bocca entra caldo, asciutto, rigoroso; una struttura piena che racchiude componenti varietali eleganti e fragranti, con un incedere deciso e ricco di personalità.

CANTINA S. ANDREA – MOSCATO DI TERRACINA OPPIDUM 2008
Ancora la famiglia Pandolfo protagonista, specialmente con quest’azienda che è ormai una punta di diamante nella realtà vitivinicola dell’intero Lazio. La linea Acquerelli, in degustazione quasi al completo, rappresenta poi l’apice qualitativo della produzione, ottenuta dai migliori vigneti. Il Moscato di Terracina deve molto a quest’azienda e soprattutto all’Oppidum, che ha ottenuto riconoscimenti ovunque ed ha dato grande visibilità alla denominazione. Da rilevare che la versione passita Capitolium ha conseguito al Vinitaly 2010 una delle due gran menzioni assegnate ai prodotti della Cantina. Il colore è la prima cosa che affascina, per brillantezza e tonalità, impreziosita da riflessi dorati. Al naso si propone con un composito aromatico di grande complessità e limpida eleganza; la frutta gialla e carnosa si lega a note agrumate per integrare una nuance di lavanda e ginestra. Al palato irrompe con la ricchezza di un tessuto gustativo ampio, l’albicocca cede il passo all’arancia candita, giocando in perfetto equilibrio tra acidità e calore, chiudendo in un interminabile allungo ammandorlato.

CASALE DEL GIGLIO – PETIT VERDOT 2008

Questa è l’Azienda più premiata del Lazio al Vinitaly 2010: medaglia di bronzo al Mater Matuta 2006, sei Gran Menzioni e il Premio Speciale Vinitaly Regione 2010, novità introdotta quest’anno per premiare il produttore che nella regione ha ottenuto la somma maggiore fra i punteggi dei tre migliori vini che hanno ricevuto la Gran Menzione al Concorso Enologico Internazionale. Tra i vini in esposizione a Cisterna, ho scelto di provare il petit verdot, vitigno impiantato dall’azienda dopo studi oculati svolti al fine di individuare in origine le uve che meglio potevano adattarsi al tipo di terreno e di clima. E il petit verdot ama proprio le aree caratterizzate da clima caldo, soleggiato e ventilato, dove la sua lenta maturazione viene favorita. Il vino ha un profumo molto intenso, ampio e composito, frutta a bacca rossa e note vegetali, poi la vaniglia, il tabacco e il pepe. In bocca è corposo, equilibrato tra la solidità di tannini morbidi e la fragranza delle componenti aromatiche, ciliegia, mirto, ribes e quindi una lunga scia speziata in cui la liquirizia contiene sfumature di caffè e humus.

CINCINNATO – CASTORE 2009

Questo vino, dedicato al patrimonio storico di Cori, è prodotto con un’uva altrettanto storica per il territorio delle province di Roma e Latina come il Bellone. L’antica “uva pane”, che ritroviamo qui ma anche in molte altre cantine a testimonianza della sua tipicità, viene vinificata abilmente in purezza e dà luogo ad un prodotto dal colore giallo paglierino estremamente luminoso, con profumi intensi ed eleganti, delicatamente fruttati e arricchiti da lievi aromi fermentativi. Al palato è fresco, giusto equilibrio tra acidità e corpo, sempre con toni sottili, si lascia bere che è un piacere.

IL QUADRIFOGLIO – PEZZE DI NINFA 2008

Uno Chardonnay che i fratelli De Gregorio hanno saputo adattare al meglio alla condizione pedoclimatica del territorio di Doganella di Ninfa e che viene vinificato egregiamente in purezza. Nel calice è limpidissimo con la sua colorazione paglierina e l’approccio olfattivo è marcatamente fruttato sulle tonalità dolci dell’ananas, ma anche albicocca e accenni floreali che si chiudono in una nota vanigliata. L’assaggio rivela una coerenza gusto-olfattiva lodevole, il sorso è pieno, sorretto da un ottimo nerbo acido che bilancia il tenore alcolico, una leggera mineralità arricchisce un finale già corredato da una piacevole armonia di spezie.

ALFREDO CORTINA – ELISIR

Questa è una vera leccornia che Alfredo Cortina realizza tagliando il suo vino da Montepulciano con la grappa. Alfredo è persona squisita che gestisce tra l’altro la prima vera e propria enoteca di Cisterna, in cui è possibile acquistare sia etichette di mercato, sia i vini di sua produzione, ma nonostante la cordiale disponibilità a raccontare il suo lavoro, le percentuali di vino e grappa e la tipologia di distillato utilizzato nella lavorazione, restano un segreto gelosamente custodito. L’Elisir ha profumi intensi di visciola che penetrano il naso con la forza dell’alcol e sorseggiarlo regala un piacere gustativo particolare. Il calore dei 28° si diffonde al palato distribuendo un ghiotto sapore di amarena e frutti di bosco, deglutirlo lascia un retrogusto nocciolato e vagamente amaro che compensa l’approccio abboccato. Un nettare da meditazione che bevuto freddo regalerà un piacere forse più godibile in una beva tendenzialmente disinvolta.

GANCI – GRAICOS 2009

Commercializzato per la prima volta nel 2007 da uve di Greco in purezza, secondo una scelta aziendale ben definita che punta sulla realizzazione di prodotti monovarietali, il Graicos ha trovato subito il consenso del mercato a fronte di proprietà organolettiche di pregio. Il colore dorato scintilla limpido e i profumi sorprendono per la profondità di essenze che si susseguono, bouquet floreale, pesca e lievi note aromatiche vegetali. In bocca mostra un’estrema coerenza, ritrovo la pesca e tracce di ananas, note erbacee appena pungenti ed un lungo respiro post beva che ripropone aromi floreali di gelsomino, accompagnati da una sapidità persistente e piacevole, figlia del terroir particolare che si trova ai margini del Lago di Fogliano, dove sono impiantati i filari.

PETRA PINTA – CHARDONNAY 2009

La Tenuta Pietra Pinta Colle San Lorenzo è un’altra realtà consolidata che esprime la qualità della produzione vitivinicola dell’area di Cori, felicemente esposta sui declivi dei Monti Lepini. Lo Chardonnay 2009 si è fregiato di una delle due Gran Menzioni riservate all’azienda nell’ultimo Vinitaly (l’altra al Nero Buono) e nel degustarlo è immediato riscontrare i virtuosismi che ne hanno agevolato tale encomio. Giallo dorato vivace con riverberi più tenui, si offre al naso con un variegato aroma fruttato in cui spiccano la susina, la mela e note tropicali, con un velo di ginestre a confezionare l’allungo floreale. Al palato è fresco, equilibrato e pieno, ancora frutta bianca matura, tracce di banana ed un finale vagamente nocciolato per una persistenza più che apprezzabile.

IL GABBIANO – CAMPO LIBERO 2009

Definito da più fonti il “trebbiano della legalità” il gusto di questo vino acquista un sapore speciale in considerazione della sua genesi. La Cooperativa Sociale Il Gabbiano aderisce infatti al circuito Libera Terra, che conduce attività agroalimentari sui terreni confiscati alle organizzazioni malavitose di stampo mafioso e camorristico (L. 109/96). Vengono così realizzati in tutta Italia prodotti straordinari con il lavoro di giovani che, in questo caso, provengono anche da situazione di disagio sociale, da esperienze di tossicodipendenza, o di regime penitenziario. A fronte di ciò, il Campo Libero rappresenta un simbolo tradotto in vino, dove l’analisi sensoriale, che pure rivela aromi e fragranze fresche, con riscontri mediterranei tipici nelle componenti, passa in secondo piano, lasciando “campo libero” alle debite riflessioni sul suo gusto del tutto peculiare.

MARCO CARPINETI – SPUMANTE

Marco Carpineti è protagonista, nel territorio di Cori, di una filosofia produttiva improntata ai metodi dell’agricoltura Biologica. La conversione dell’azienda di famiglia a tale sistema fu avviata nel 1994 e riconosciuta ufficialmente dall’organismo di controllo “Suolo e Salute” nel 1997. Questo Brut viene realizzato con uve Bellone in purezza che seguono un processo di spumantizzazione Charmat definito “lungo” (oltre 30 giorni). Giallo chiaro con riflessi verdolini, perlage sottile e spuma briosa; rilascia aromi netti e tipici che solleticano il naso per l’effervescenza, con fragranze fruttate di pera e pesca gialla, seguite da note agrumate e sentori di crosta di pane. In bocca è fresco, pulito, dinamico, si avverte un fruttato tendenzialmente dolce e un finale lungo con tracce di lieviti.

DONATO GIANGIROLAMI – PRODIGO 2008

Altra azienda impegnata nell’agricoltura biologica che si trova nell’area di Borgo Montello (Le Ferriere). Questo syrah vinificato praticamente in purezza si presenta di un bel rubino intenso, carico ma lucente; al naso si caratterizza per la carica fruttata in cui spiccano i frutti di bosco, per la verve floreale che richiama la violetta e per una gradevole e lunga apertura speziata con note di vaniglia, noce moscata e pepe nero. In bocca è corposo, l’acidità è sobria e contiene la spinta tannica, mentre il gusto fruttato si avvale di fragranze che ricordano la prugna carnosa, il mirtillo e l’amarena. La deglutizione lascia il palato avvolto da un velo di spezie che si articolano tra carruba, noce moscata e caffè.

VILLA GIANNA – ROSSO RISERVA BARRIANO 2007

La Cantina Villa Gianna sorge nel territorio di Sabaudia ed è impegnata nel ricercare sempre l’innovazione tecnologica in grado di valorizzare le caratteristiche delle uve tradizionali e di quelle che meglio si adattano al terreno di impianto. Questa Riserva nasce per realizzare un vino di grande struttura da un blend di Merlot, Montepulciano, Cabernet e Sangiovese che unisce appunto tradizione e innovazione anche nella materia prima. Il risultato è un prodotto di colore rubino scuro, compatto, con profumi marcati di frutta rossa matura e carnosa, integrati da note officinali e da una sfumatura di tamarindo e spezie. In bocca entra deciso, caldo e avvolgente, i tannini sono levigati ma consistenti e vengono equilibrati da un buon nerbo acido. La frutta si avverte in confettura e alla deglutizione lascia il passo a lunghi respiri di tabacco, cuoio e pepe nero.

Le foto del reportage sono dell’autore e del fotografo Fabrizio Presa

Evento Patrocinato da:

– Comune di Cisterna di Latina

– Comune di Cori

– Comune di Rocca Massima

– Provincia di Latina

– A.P.T. della provincia di Latina

– AVIS Comunale Cisterna “Carmine Mazzei”

AMBASCIATE E DELEGAZIONI STRANIERE PRESENTI

REPUBBLICA CECA MILAN TOUS (Secondo Segretario) – ZDENEK VALIS (Addetto)
VENEZUELA S.E. LUIS JOSE’ BERROTERAN ACOSTA (Ambasciatore)
USA ROBERT D. BANNERMAN (Primo Segretario) – PATRICK DAVIS (Addetto)
ISRAELE GILA LIVNAT ROSINER (Rappresentante Economico) –
OLANDA CATHARINA WIJNTIE  ZWITSER (Addetto Agricolo Aggiunto)
SUDAFRICA H.C. SAAIMAN (Primo Segreatario)
TUNISIA MOHAMED TAHAR ARBAOUI (Console)
ETIOPIA ASEFFA MAMECHA (Responsabile Settore Turismo)
ROMANIA IOAN-CORNELIU DINU (Ministro Consigliere – Affari Commerciali) – MARIUS CRISTIAN CRISTEA (Terzo Segretario – Affari Commerciali)

Riccardo Brandi

Riccardo Brandi (brandi@acquabuona.it), romano, laureato in Scienze della Comunicazione, affronta con rigore un lavoro votato ai calcoli ed alla tecnologia avanzata nel mondo della comunicazione. Valvola di sfogo a tanta austerità sono le emozioni che trae dalla passione per il vino di qualità e da ogni aspetto del mondo enogastronomico. Ha frequentato corsi di degustazione (AIS), di abbinamento (vino/cibo), di approfondimento (sigari e distillati) e gastronomia (Gambero Rosso). Enoturista e gourmet a tutto campo, oggi ha un credo profondo: degustare, scrivere e condividere esperienze sensoriali.

1 COMMENT

  1. cosa sapete dirmi di una bottiglia di vino da 1.5 della Riserva San Luca Moscato di Terracina del 1926 con il tappo in ceralacca rosso?

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