Trattoria La Coccinella: un sogno inaspettato dietro l’angolo del Barolo

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Le colline del Barolo sono giustamente celebri e percorse in ogni stagione da turisti alla ricerca di sensazioni estreme che solo il re dei vini sa offrire. E i numerosissimi ristoranti e trattorie che sorgono in mezzo alle vigne offrono adeguato ristoro e piacere. Vale però la pena di “girare l’angolo” e in pochi minuti arrivare a Serravalle. Vi aspetta La Coccinella, un vero tempio del grande cibo e dell’equilibrio gastronomico. Non ve ne pentirete di certo!

Per arrivare a Serravalle Langhe conviene seguire l’itinerario che da Alba porta a Barolo, poi a Monforte e infine a Roddino. Attraverserete le colline del Barolo, salendo lentamente con la vista che si allargherà su tutto il territorio e vi permetterà di individuare sempre meglio i tre crinali coperti di vigne celebri che poche centinaia di migliaia di anni di età (un niente rispetto ai dieci milioni che hanno visto l’uscita dal mare delle prime terre di Langa) sono riuscite a far vibrare di emozioni e caratteristiche diverse. L’eleganza di La Morra, l’equilibrio di Monforte, la potenza di Serralunga e tutte le innumerevoli sfumature che separano e uniscono i grandi cru del Barolo.

Nei pressi di Roddino vedrete gli ultimi fazzoletti di nebbiolo che cercano di arrampicarsi sempre più in alto fino a cedere al bosco e al prato. Un’ultima occhiata verso il basso con il castello di Serralunga che sembra porre la firma in quel meraviglioso dipinto della Natura ed eccovi improvvisamente in un ambiente diverso e selvaggio. Le colline si fanno maestose, cercando di imitare le vicine Alpi Marittime, i noccioleti si adagiano sui crinali, i paesi spariscono, nascosti da valli e dorsali. Solo pochi chilometri e il mondo è cambiato. Un silenzio profondo accompagna i grandi prati di fondovalle e i castagneti ricchi di funghi nel tardo autunno, mentre il colore aranciato di un capriolo può facilmente ravvivare la scena di arcaica bellezza. Appena il tempo di respirare questa nuova aria quasi montana e sarete giunti a Serravalle, aggrappata al suo colle con le case grigie della pietra di Langa.

La Coccinella vi aspetta sulla strada principale. Una casa normale con l’ingresso che sembra quello dei vecchi bar di paese dove si trascorrevano serate a giocare a “scopa” con un bottiglione di Barbera o di Dolcetto sul tavolo. La porta a sinistra, però, vi introdurrà in un ambiente ben diverso e raffinato. La sala da pranzo, con i tavoli ben separati e preparati con eleganza, con le decorazioni equilibrate e semplici nella loro armonia è già un riassunto di ciò che mangerete. Niente sfarzo o esagerazione, tutto intonato e discreto. Sarete accolti con professionalità mai invadente da due dei tre fratelli che gestiscono il locale. Alessandro e Tiziano in sala e Massimo in cucina.

Il menù rispetta le tradizioni di Langa, mirando soprattutto alla qualità delle materie prime. La fantasia e l’interpretazione personale di Massimo sono evidenti e importanti, ma sono dirette solo a farvi apprezzare al meglio i sapori fondamentali. Questa è la vera forza di questo splendido ristorante: le preparazioni non tendono a coprire, a mischiare, a deformare, ma a valorizzare il gusto primario di ogni componente. Un antipasto su tutti: le cialde sottilissime di polenta ripiene di filettini di maialino e marmellata di cipolle, un vero sogno gastronomico di splendida semplicità. O anche il soufflé di asparagi e ricotta con salsa al “blu”. Sentirete perfettamente i tre distinti sapori, ma saranno armonizzati in un fantastico equilibrio. E cosa dire dei ravioli di Seiras e nocciole? Delle reginette ripiene di patate di Mombarcaro e gamberi? E della tenerissima tagliata di scamone di vitello con salsa al guanciale? E dei dolci sublimi o dei formaggi selezionati accuratamente in Alta Langa?

Bisognerebbe provare tutto o almeno tornare spesso per essere conquistati dalle opere d’arte di Massimo. Vi è però una sorpresa ulteriore. Lo chef è un sapiente e appassionato amante del pesce e vi sarà perciò proposto anche un menù alternativo di mare. Vi sarà descritto a voce quasi per non disturbare la grandezza gastronomica delle colline che vi circondano, ma vale la pena accettare la sfida. I risultati sono altrettanto meravigliosi.

Lo posso dire? Questo è veramente uno dei miei ristoranti preferiti: nessun esibizionismo o eccesso fuori dalle righe, ma solo rispetto e amore per le cose semplici e gustose. E il prezzo è altrettanto giusto e corretto. Con 40 euro avrete il menù degustazione che vi farà veramente viaggiare in un labirinto di emozioni e piaceri gustativi. La carta dei vini è ovviamente all’altezza del cibo. Troverete anche vecchie annate storiche di tutti i vini di Langa e Roero, con ricarichi giusti ed equilibrati. Uscirete veramente felici e già vogliosi di tornare. Il confronto con locali ben più blasonati (e costosi) fa nettamente pendere la bilancia verso questo piccolo angolo di pace e delizia.

Il silenzio di queste colline meno conosciute rispetto a quelle movimentate dei grandi vigneti non è lontano. L’apparente distanza è solo un’impressione dovuta al drastico cambiamento di paesaggio, quasi violento. Guardando l’orologio vedrete che in meno di mezz’ora sarete già vicini ad Alba e in dieci minuti nel cuore del Barolo. Vale proprio la pena effettuare questa piccola deviazione: avrete una sorpresa e un ricordo indelebile.

Trattoria La Coccinella
Via Provinciale, 5
Serravalle Langhe (CN)
Tel./Fax: +39 0173 748 220
ale@trattoriacoccinella.com
www.trattoriacoccinella.com

Vincenzo Zappalà

2 COMMENTS

  1. Salve!
    Volevo chiederle se ricorda come fossero condite le reginette ripiene di patate e gamberi (era pasta all’uovo vero?)

    Grazie

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