Azienda Agricola Deltetto: una sicurezza di qualità e simpatia

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Prendendo spunto da una di quelle giornate uniche per letizia e allegria, voglio, questa volta, parlare un po’ dell’Azienda Deltetto di Canale, o meglio ancora dei cari amici della famiglia Deltetto. L’evento che citavo è stato nientedimeno che il matrimonio tra Paola, figlia di Luciana e Giulio dell’Azienda Ca’ del Baio (di cui avevo già parlato in queste pagine) e Carlo, figlio di Graziella e Tonino Deltetto.

Poche parole sul matrimonio. Cerimonia elegante e discreta e poi ricevimento serale nell’ampio cortile di Ca’ del Baio. Serata indimenticabile per vari motivi: il catering preparato addirittura dal mitico Maurilio del Ciau del Tornavento di Treiso, la disposizione elegantissima e semplice dei tavoli e del buffet, l’atmosfera di allegria e di gioia sempre signorile e coinvolgente, l’amicizia dirompente dei genitori degli sposi e degli stessi sposi con la loro continua presenza sorridente e felice tra i vari tavoli, e, infine, il livello altissimo delle libagioni “casalinghe”… Che meraviglia! Non sono certo mancate le battute di spirito da parte degli amici, tra cui la proposta di una rivoluzionaria unione tra le due aziende sotto il nome de “Il Baio sotto il Tetto”, con tanto di logo preparato con molta cura e attenzione… Chissà…

Un carissimo abbraccio agli sposi e mille anni di unione serena e luminosa.

Ma torniamo a Tonino e Graziella… L’Azienda Deltetto viene talvolta considerata di secondo piano nell’ambito vitivinicolo del Roero o quantomeno di livello standard. Niente di più sbagliato! La vasta gamma di prodotti va da una superlativa Barbera (Rocca delle Marasche) a me particolarmente cara in quanto nell’etichetta è rappresentato l’asteroide Roero, a un roero nitido e classico, a un paio di arneis profumati e resistenti agli anni (basterebbe provare l’eccezionale 2001 ancora oggi di mineralità struggente), al barolo in crescita costante, senza tralasciare uno dei punti di forza: le bollicine! I suoi metodi classici, sia normale che rosè, sono ormai vini “cult” non solo nella zona e non temono il confronto con cugini più blasonati.

Tuttavia, come al solito, è andando oltre i vini che si comprende appieno lo spirito della famiglia. Spesso nella splendida cantina gira con passo deciso e fiero il papà di Tonino. E’ inutile chiedergli l’età, dato che quella che percepite è ben lontana da quella anagrafica. E poi il sorriso contagioso di Tonino, ormai coadiuvato a tempo pieno dall’arguzia ironica del figlio Carlo. L’incredibile capacità tecnologica del “maestro” si capisce subito guardando la catena di lavaggio-imbottigliamento-imballaggio costruita in buona parte con le sue stesse mani. Magari non sempre tutto fila dritto, come si lamenta Graziella, la moglie onnipresente, ma vale la pena di assistervi almeno una volta.

Fuori dall’ambiente di lavoro, Tonino e Graziella sono tra i fedelissimi del circolo “Tirso” e ne esprimono appieno il vero spirito con le loro enormi doti di simpatia, amicizia e umiltà. In occasione delle feste tenute nelle case degli amici, si attende sempre con ansia l’arrivo di Tonino. Ormai sa benissimo anche lui qual è il suo compito. Un’enorme secchiello carico di ghiaccio contiene un buon numero di “bollicine” e viene faticosamente trasportato da lui stesso. “Accidenti com’è pesante” dice il nostro vignaiolo e immediatamente gli amici presenti lo aiutano a liberarsi del grave peso aprendo e scolando le sue strepitose bottiglie. E’ ormai un rito che si ripete puntualmente e che dà subito vita alle feste.

Eccezionali sono poi le capacità culinarie di entrambi i coniugi. Mangiare i loro manicaretti è come recarsi in un ristorante “stellato”, anzi molto meglio. Ricordo ancora la magnifica cena dello scorso Capodanno: capesante, insalata tiepida di polpo, tartufo a volontà e un filetto in crosta da ululato selvaggio. Ovviamente con vini più che adeguati. Un’esperienza che mia moglie ed io non ci faremo scappare mai più. Graziella e Tonino siete avvisati!

Discorso a parte meritano le due figlie della simpatica coppia. Mi ricordo sempre gli occhi stralunati di un collega e amico astronomo, nonché profondo intenditore di vino, all’apparire della figlia più grande sulle scale che dall’abitazione scendono verso la sala degustazione. Un silenzio d’ammirazione copriva completamente le emozioni trasmesse dai vini. E la più piccola non è da meno.

Come al solito ho parlato poco di vini, ma la simpatia dei Deltetto prende sempre il sopravvento. Solo un consiglio: andate a trovarli e sarete più che soddisfatti. Un amico dell’Oregon li ha conosciuti una volta tanti anni fa e ora non può più farne a meno!

Azienda Agricola Deltetto
Corso Alba, 43 – 12043 Canale (Cn)
Tel. 0173.979383
email: antonio@deltetto.com
www.deltetto.com

Vincenzo Zappalà

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