

CASTAGNETO CARDUCCI (LI) – La storia della Bolgheri vitivinicola è forse una delle più raccontabili, soprattutto perché recente. Una storia iniziata con le grandi famiglie che si trovarono sul suo territorio e che lo scoprirono. Famiglie, poi aziende, poi vini; aziende inizialmente “monovino” (inutile ricordare Tenuta San Guido-Sassicaia, Ornellaia, Guado Al Tasso).
Poi, sulla scia di un glamour conquistato Bolgheri ha cominciato il suo percorso evolvendo nei modi che si stanno rivelando più o meno quelli classici, strutturando la propria attività come è successo per i territori vitivinicoli più maturi. Ampliamento della superficie vitata, stratificazione dei prodotti in vini di punta, etichette di fascia media e di fascia bassa. Persino Tenuta San Guido, cantina “monoetichetta” per eccellenza, oggi presenta un ventaglio più ampio grazie ai Guidalberto e Le Difese. E non mancano neanche, come conseguenza, le tortuosità e le complicazioni retaggio della (in via di superamento europeo) legislazione italiana: infatti, quasi tutti i vini importanti sono ormai radunati nella Doc “alta” Bolgheri Rosso Superiore, ma alcuni no, ritrovandosi nella tipologia Igt mescolati con sigle di fascia media o bassa di mercato e che costano magari dieci volte meno.
Ma perché tanto fascino Bolgheri? Un fattore, ancora, le antiche casate. Poi il paesaggio iconograficamente toscano come pochi altri ma misto ad una accentuata carnalità mediterranea. E come porsi, oggi, di fronte al caso Bolgheri? Può essere Bolgheri incluso fra i bersagli del riflusso anti-Supertuscan? Forse no, perché dichiaratamente e caratterialmente “supertuscanista” (non è un Chianti Classico che impegna il suo nome secolare sull’uvaggio bordolese, per dire).
Insomma Bolgheri, sotto gli occhi di una critica spesso scettica, è una realtà che continua ad esistere e ad evolversi, e chi ha curiosità continuerà a seguirla.
[Nota: fra parentesi quadre la produzione in numero di bottiglie e i prezzi Iva esclusa per Ho.Re.Ca., dati forniti dal Corsorzio per la tutela dei vini di Bolgheri]
Gli assaggi
Bolgheri Rosso Superiore
Bolgheri Rosso Superiore Impronte 2007 – Giorgio Meletti Cavallari (cabernet sauvignon 70%, cabernet franc) [10mila, 15 euro]
Naso improntato sulla frutta nera dai toni confetturati, con qualche spigolo vegetale. Grande impatto in bocca, dove appare ancora un po’ scomposto, senza grandissima spalla; sensazioni persistenti nel finale.
Bolgheri Rosso Superiore Millepassi 2007 – Donna Olimpia (cabernet sauvignon, petit verdot, merlot) [20 euro]
Profumi pungenti, note di lampone, sensazioni di macerazione; poi l’olfatto si schiarisce sui toni di frutta gentile. Coerente in bocca, mostra i segni del legno in evidenza, è un pochino sciropposo e non particolarmente dinamico.
Bolgheri Rosso Superiore Tam 2007 – Batzella (cabernet sauvignon 65%, cabernet franc) [12mila, 14,90]
Chiuso ma abbastanza profondo, “laccoso”. Buon assetto di bocca, conferma una buona espressività, che insiste però su una certa dolcezza dei toni.
Bolgheri Rosso Superiore S. Martino 2007 – Cipriana (cabernet sauvignon, petit verdot ed altri) [3mila, 18,50]
Naso levigato e discretamente elegante. Di media consistenza al palato, esibisce buona progressione, discreta dinamica, anche se alla fine aromaticamente è segnato da qualche spunto poco preciso.
Bolgheri Rosso Superiore Vignare’ 2007 – Tenute Guicciardini Strozzi (cabernet sauvignon, cabernet franc e merlot in parti uguali) [15mila, 18,50 euro]
Naso pungente e mentoso, ricco di note di erbe aromatiche con un accenno di lucido da scarpe. Partenza scattante, buon profilo di beva, maggior dolcezza nel finale, dovuta anche a sensazioni del rovere ancora non perfettamente integrate.
Bolgheri Rosso Superiore Campo Al Fico 2007 – I Luoghi (cabernet sauvignon 80%, cabernet franc) [3mila, 24 euro]
Un frutto rosso maturo e polposo misto speziatura domina il naso, mentre la beva insiste su note di grande maturità, ma è globalmente saporita e piacevole.
Bolgheri Rosso Superiore I Castagni 2007 – Michele Satta (cabernet sauvignon 70%, syrah 20%, teroldego) [6mila, 46 euro]
Inizialmente chiuso e imperscrutabile, si rivela poi limpido e profondo al naso, si distende bene in bocca, un pochino “liscio”, e di grande densità.
Bolgheri Rosso Superiore L’Alberello 2007 – Grattamacco-ColleMassari (cabernet sauvignon 70%, cabernet franc 25%, petit verdot) [6mila, 18 euro]
Colore porpora media intensità, bel naso elegante, finissimo, floreale, quasi melogranoso, ampio e persistente. Pimpante fin dall’attaccto in bocca, è saporito, giustamente pungente, di bella succosità, con un addolcimento nel finale persistente.
Bolgheri Rosso Superiore Baia al Vento 2007 – Campo al Mare (merlot 90%, cabernet franc 5%, petit verdot) [6600, 17.70 euro]
Uno dei rari esempi della tipologia che non matura in barrique ma in tonneaux, mostra un bel frutto nero unito a mineralità, toni balsamici, è accettabilmente concentrato, progressivo, va come un treno. Buono.
Bolgheri Rosso Superiore Sorugo 2007 – Aia Vecchia (cabernet sauvignon, merlot, petit verdot, cabernet franc) [10mila, 9.70 euro]
Buona compostezza e bocca compatta, liquiriziosa, concentrata, progressiva. Vino dalla beva croccante e succulenta.
Bolgheri Rosso Superiore Guado de’ Gemoli 2007 – Giovanni Chiappini (cabernet sauvignon 80%, merlot) [5mila, 19 euro]
Naso inizialmente improntato sul frutto nero e cenni d’inchiostro, si arricchisce di sfumature diventando intrigante con l’ossigenazione. Subito deciso all’attacco, liquirizioso, un pochino sciropposo, comunque saporito e abbastanza godibile.
Bolgheri Rosso Superiore Arnione 2007 – Campo alla Sughera (cabernet sauvignon 40%, cabernet franc, merlot, petit verdot 20% ciascuno) [40mila, 20 euro]
Si evidenziano al naso toni ematici e sfumature metalliche, in un quadro “verdolino” e dalle tonalità “chiare”. Dopo l’attacco erbaceo si avverte bel velluto e morbidezza. Buona increspatura nel finale.
Bolgheri Sassicaia 2007 – Tenuta San Guido (cabernet sauvignon 85%, cabernet franc) [220mila, 62,50]
Di colore rubino di media intensità, mostra un olfatto inizialmente poco espressivo che si apre lentamente nel bicchiere raggiungendo alla fine una ragguardevole ampiezza. Si intravedono toni caffeosi, di fiori rossi, di frutta rossa in confettura, in un quadro magmatico quasi da “en primeur”. Al palato si fa ancor più evidente la giovanile crudezza, ma altresì leggibile la bella e contrastata distensione finale.
Bolgheri Rosso Superiore Guado al Tasso 2007 – Guado al Tasso (cabernet sauvignon 57%, merlot 30%, cabernet franc 10%, petit verdot) [110mila, 41 euro]
Piuttosto chiuso, ma il naso ha buona compostezza e profondità. Il palato si mostra poi progressivo, profilato in un ambito di avvertibile grassezza, in espansione nel finale, con un rovere ancora in evidenza.
Bolgheri Rosso Superiore Ornellaia 2007 – Ornellaia (cabernet sauvignon 55%, merlot 27%, 14%, petit verdot) [150mila, 65euro]
Naso ombroso, ancora poco definito, con una elegante laccatura. Stesso carattere in bocca dove sfoggia subito uno scatto in avanti ma manca ancora di dinamismo, scorrendo via denso e potente.
Bolgheri Rosso Superiore Grattamacco 2007 – Grattamacco-ColleMassari (cabernet sauvignon 65%, merlot 20%, sangiovese 15%) [25mila, 26.20 euro]
Colore di media intensità; in un naso gentile si avvertono frutta rossa, lampone e fragolina di bosco, espressi con bella persistenza. Bocca di grande nerbo, pimpante, succosa, saporita.
Bolgheri Rosso Superiore Sapaio 2007 – Sapaio (cabernet sauvignon 50%, cabernet franc 15%, merlot 20%, petit verdot 15%) [26mila, 21 euro]
Olfatto di buona compostezza ed eleganza. Al palato concentrato, potente, di notevole impatto, da “mangia e bevi”.
Bolgheri Rosso Superiore Castello di Bolgheri 2006 – Castello di Bolgheri (cabernet sauvignon 60%, cabernet franc 20%, merlot) [20mila, 18 euro]
Naso levigato e persistente, oltre che composto. Bell’attacco, progressione, anche se la beva in qualche modo si blocca e diluisce un pochino andando in calo verso il finale.
Bolgheri Rosso Superiore Renzo 2006 – Antonino Tringali-Casanuova (cabernet sauvignon 80%, merlot) [3mila, 15 euro]
Naso erboso piuttosto intenso, e buon assetto di bocca anche se non particolarmente ficcante, rimane come sospeso e va in calo, comunque ricco di buona acidità.
Bolgheri Rosso Superiore Montepergoli 2006 – Enrico Santini (cabernet sauvignon 40%, merlot 35%, syrah 20%, sangiovese 5%) [80mila, 21 euro]
Bell’impatto in un naso fine, nervoso e mentolato. Positivo ingresso in bocca, buona progressione; poi sembrano subentrare una certa durezza e toni eccessivamente dolci.
Igt
Sangiovese 2008 – Antonino Tringali-Casanuova (sangiovese) [10mila, 4.89 euro]
Frutto rosso di bella delicatezza e spezie in un naso piuttosto “caramelloso”. Bocca viva, dal bel profilo, anche densa ma dinamica, finale quasi aspro.
Tageto 2008 – Donna Olimpia (cabernet sauvignon, merlot, petit verdot, cabernet franc) [-, 6.66 euro]
Caramella di frutto rosso, piacevoli erbe aromatiche e vividi spunti di menta piperita colpiscono al naso. Attacco spedito, fruttato, snello al palato. Vino molto gradevole.
Guidalberto 2008 – Tenuta San Guido (cabernet sauvignon 60%, merlot) [180mila, 19.80 euro]
Bella eleganza e levigatezza al naso. Più voluminoso in bocca, ha bel carattere fruttato.
Emilio Primo 2008 – Terre del Marchesato (cabernet sauvignon 60%, merlot 30%, syrah 10%) [30mila, 8.90 euro]
Il naso esprime un frutto rosso fine e levigato affiancato da note mentose. Beva contraddistinta da un giusto equilibrio fra morbidezza e nerbo, e marcata da un profilo aromatico vivo.
Antero 2008 – Le Grascete (merlot) [3mila, 11 euro]
Naso contraddistinto da peculiari sensazioni di olio di arachidi. Bocca equilibrata priva di un grandissimo impatto, e in discesa verso il finale.
Mediterra 2008 – Poggio al Tesoro (40% syrah, 30% merlot, cabernet sauvignon) [60mila, 7.50 euro]
Bella espressione olfattiva, ampia, impeccabile. Buon attacco in un palato anch’esso ampio, espressivo; si allarga bene in bocca, beva soddifacente e di dolcezza contenuta.
Syrah 2008 – Michele Satta (syrah) [6mila, 15 euro]
Naso di buon amalgama e bell’assetto di bocca, fresco, saporito, con una grande esplosione finale.
Tarabuso 2007 – Terre del Marchesato (cabernet sauvignon 90%, syrah) [10mila, 19.50]
Naso di buona eleganza, inchiostroso, e bocca opulenta, grassa ma scorrevole. Vino concentrato che esibisce tanta materia.
Lienà Cabernet Sauvignon 2007 – Giovanni Chiappini [2500, 30 euro]
Naso da frutto potente ma imbrigliato ed accompagnato da leggeri toni vegetali; pungente anche in bocca, di densità un pochino insistita.
Lienà Cabernet Franc 2007 – Giovanni Chiappini [2500, 30 euro]
Naso di grande persistenza, e bocca densa, abbastanza nervosa, soprattutto approssimandosi ad un finale di buon nerbo e nitidezza di frutto.
Foglio 38 2007 – Fornacelle (cabernet franc) [900, 21 euro]
Colore di media intensità e naso gentile, con qualche tonalità verde. Beva spessa, saporita, buona dolcezza di frutto, gran bel tannino diffuso. Finale lungo.
Paleo Rosso 2007 – Le Macchiole [27360, 21 euro]
Naso di bella ariosità, vivo e pimpante, bocca più cremosa, con influenze del rovere da smaltire, potente, densa e saporitissima.
Dedicato a Walter 2007 – Poggio al Tesoro (cabernet franc) [10mila, 28 euro]
Olfatto maturo che riesce ad essere anche lieve. Al palato si avverte una buona progressione, la beva aumenta in freschezza ed esce globalmente bene.
Messorio 2007 – La Macchiole (merlot) [10588, 90 euro]
Frutto rosso composto ed elegante, bocca fragrante, succulenta, e bella larghezza in un finale contrastato, forse privo dello scatto che ci si sarebbe attesi.
Bliss 2007 – Batzella (syrah) [2500, 14,90 euro]
Naso di buona eleganza e levigatezza. Fresco l’attacco in un palato scorrevole, sufficientemente fragrante nella espressione aromatica, anche se difetta un po’ di mordente.
Marchesale 2007 – Terre del Marchesato (syrah) [5mila, 28 euro]
Espressivo, vinoso, persistente e penetrante al naso. Buona conferma in una bocca scattante, fresca, saporita.
Scrio 2007 – Le Macchiole (syrah) [3mila, 42 euro]
Naso fine, non privo di componente floreale e con un bel frutto levigato. Buona compattezza in bocca, è fresco, fragrante, forse un pochino asciutto nel finale.
Campo alla Sughera 2006 – Campo alla Sughera (petit verdot 70%, merlot) [5mila, 42 euro]
Naso ampio, arioso e persistente, di buona limpidezza nella espressione fruttata, con una confettura di ribes che configura un bel naso. Buona freschezza, manca un pochino di mordente, ma è un vino snello.
Cavaliere 2007 – Michele Satta (sangiovese) [13mila, 28 euro]
“Mitico” sangiovese di Bolgheri, è elegante e penetrante, pieno al naso di frutti rossi e neri maturi. Elegante anche in bocca, dinamica e pimpante. Tessitura di buona finezza, si mantiene di buon impatto fino alla fine.
Bolgheri Rosso
Bolgheri Rosso Borgeri 2008 – Giorgio Meletti Cavallari (cabernet sauvignon 40%, merlot 40%, syrah) [27mila, 7.10 euro]
Naso fragrante pieno di frutta rossa. Conferma in una bocca succosa caratterizzata ancora da frutta rossa, stavolta in confettura.
Bolgheri Rosso Felciaino 2008 – Giovanni Chiappini (sangiovese 50%, cabernet sauvignon 25%, merlot) [17mila, 7 euro]
Naso leggero e chiaro, sfumature verdi, mentose, quasi agrumate. Fragrante la beva.
Bolgheri Rosso Poggio Ai Ginepri 2008 – Argentiera (cabernet sauvignon 50%, syrah 30%, merlot) [200mila, 6.50 euro]
Una caramella dolce di mirtillo nero prelude a un impatto deciso in una bocca di grande sostanza, dalla dolcezza di frutto un pochino insistita.
Bolgheri Rosso Adeo 2008 – Campo alla Sughera (cabernet sauvignon 50%, merlot) [32mila, 11 euro]
Bel frutto rosso solare al naso che si conferma in una bocca pimpante, fragrante e saporita. Buono.
Bolgheri Rosso Il Bruciato 2008 – Guado al Tasso (cabernet sauvignon 50%, merlot 30%, syrah ed altri) [350mila, 10.40 euro]
Naso dal frutto rosso ampio e fragrante; beva dalla trama larga, grande bevibilità.
Bolgheri Rosso 2008 – Grattamacco-ColleMassari (cabernet sauvignon 60%, cabernet franc 20%, merlot 10%, sangiovese 10%) [35mila, 8.80 euro]
Profumi di mirtillo e lampone, definiti ed espressivi, e bocca un pochino scomposta, leggermente aggressiva.
Bolgheri Rosso 2008 – Michele Satta (cabernet sauvignon 30%, merlot 30%, sangiovese 30%, altri) [66mila, 8.90 euro]
Naso espressivo e persistente, bocca di buona sostanza, trama stretta, beva polposa, anche di una certa densità.
Bolgheri Rosso 2008 – Le Macchiole (merlot 50%, cabernet franc 30%, syrah 15% sangiovese 5%) [95mila, 10.50 euro]
Elegante, trattenuto, denso al naso. Diverso il carattere al palato, dalla dolcezza che ne limita la bevibilità.
Bolgheri Rosso Varvara 2007 – Castello di Bolgheri (cabernet sauvignon, merlot, syrah, petit verdot) [70mila, 9.50 euro]
Naso persistente e di buona polpa. Bocca sorniona, non particolarmente espressiva ma vellutata e di grande ampiezza, ricca di risonanze finali.
Bolgheri Rosso Piastraia 2007 – Michele Satta (merlot, syrah, cabernet sauvignon, sangiovese in parti uguali) [26mila, 15 euro]
Bel velluto e polpa notevole; non ci sono dolcezze esasperate, neanche grandissime dinamiche. Beva che scorre bene.
Bolgheri Rosso Le Serre Nuove 2007 – Ornellaia (merlot 40%, cabernet sauvignon 40%, cabernet franc 15%, petit verdot) [195mila, 19.90 euro]
Naso profondo, pulito, anche austero, improntato sulla frutta nera. Al palato parte subito compatto, concentrato, più maturo nei toni.
Assaggiati il 28 maggio 2010 all’Hotel Campastrello Sport di Castagneto Carducci
sono un appassionato di vino, sarei felice di acquistare alcune di queste bottiglie assagiate da voi, a questi prezzi, siete cosi gentili di indicarmi a chi mi devo rivolgere, grazie a presto