Quando Pinocchio preferiva il cioccolato alle pere

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COLLODI (PT) – Chissà quanto gli sarebbe andato a genio. Un pezzettino di cioccolato avrebbe imbrattato volentieri le labbra del burattino più amato del mondo. Creato da Carlo Lorenzini, al secolo Collodi dal paese della Valdinievole dove stanno le sue radici, alla creatura di Geppetto toccarono invece tre pere. E che buone erano, ripensando quanto gli fecero gusto persino bucce e torsoli. Ma alla fine Pinocchio la sua tavoletta l’ha avuta. E che tavoletta… Anzi diciotto, avvolte in avventure d’autore disegnate per lui da Riccardo Fattori, artefice del packaging La Molina di Quarrata (in provincia di Pistoia), ladro di smorfie da burattino che aspirava a farsi bambino.

Come molti di noi, l’artista fiorentino che da dieci anni veste La Molina, da piccolo ha imparato a scrivere e disegnare proprio leggendo “Le avventure di Pinocchio”. E in omaggio a tali trascorsi, ha preso in mano carta e colori per dare vita ancora una volta alle sue gesta. Quale occasione migliore della recente riapertura al pubblico del Parco di Collodi. Se non lo avete visto, è l’occasione giusta per fare una gita ed ammirarne le opere di Emilio Greco, Venturino Venturini autore della piazzetta dei mosaici, Pietro Consagra che plasmò le belle sculture in bronzo e acciaio, Marco Zanuso (l’architetto incaricato di progettare il Paese dei Balocchi, autore del pescecane che lui volle balena).

Beh, è sì un parco che incontrerà molto l’immaginazione adulta, ma non sottovalutate i vostri figli, alla fine scoprirete quanto anche loro si divertiranno in quell’ettaro di museo a cielo aperto immerso in una vegetazione rigogliosa resa unica da Pietro Porcinai, il più grande paesaggista del secolo scorso. Con giro finale sulle giostre d’epoca messe insieme nei primi anni del Novecento. Dopodiché… shhhhh, tutti zitti lungo il Sentiero dei Bisbigli, per ascoltare cosa rimandano il frusciare di merli e il pigolare di foglie. Quindi svelti, svelti, portateli nel giardino di Villa Garzoni dove le farfalle hanno nuovamente trovato casa. Qui sorge infatti la Butterfly House, edificio in pietra e cristallo che dà asilo a un migliaio di esemplari colorati raccolti ai quattro angoli del pianeta.

Fino al 15 aprile, Pasqua inclusa, il museo disegnato da Giovanni Michelucci ospiterà i 18 disegni originali in cui La Molina ha incartato il cioccolato, i biscotti e le confetture dedicate al burattino più famoso del mondo, in vendita anche qui. Si chiama Pinocchio Box il cofanetto regalo con le simpatiche immagini tratte in parte dalle tavole della mostra: sei tocchetti da 75 gr assortiti, un astuccio da 12 cioccolatini, tre marmellate alla frutta (albicocca, fragola e fichi), una confezione di biscotti al cioccolato e una di cantucci bianchi con granella di zucchero, e poi l’album da colorare con le avventure del burattino.

Anima e mente de La Molina sono Massimiliano e Riccardo Lunardi. Creativi a tuttotondo, con punto vendita “Il Rosso e il Nero” a Santomato di Pistoia, nella tenuta di Villa Celle, sede della più importante collezione di arte ambientale in Italia, cui si accede oltrepassando un’installazione monumentale di Burri e una rara scultura di Keith Haring. Con il pallino dei lieviti il primo, appassionato di cacao il secondo, fanno una coppia vincente capace di mettere a segno qualsiasi idea, soprattutto se legata al loro territorio.

E pensando proprio al burattino di Collodi hanno dato vita anche ad una merenda di soli ingredienti naturali. “Il lievito madre è lo stesso dei nostri panettoni e colombe, vecchio sessant’anni – ha spiegato Massimiliano Lunardi – Dentro ci abbiamo messo ciò che avremmo voluto mangiassero i nostri figli: nessun conservante, ecco perché il saccottino ha scadenza breve, pezzetti di mele biologiche da una cooperativa di coltivatori dell’Emilia Romagna, arancia calabrese non trattata candita da noi, albicocche e pesche selezionatissime, il nostro cioccolato”. E per Pasqua? “Oltre alle colombe, ci sono le uova bigusto, un vero invito alla gioia, delizie al cioccolato distribuito su due strati di fondente al 70% che abbracciano un terzo di crema gianduia scura al 45% fatta con nocciole del Piemonte Igp – ci ingolosiscono i fratelli Lunardi – Poi le combinazioni tra cioccolato e cacao caramellato, caffè, cassis, fragola, addirittura zenzero e limone. Quindi conigli, galline, pulcini, agnelli al latte, bianco o fondente. E l’immancabile Pinocchio dal naso lungo”.

Il Rosso e il Nero
via Montalese 9, Santomato di Pistoia
tel 0573.479681
www.lamolina.it

Galleria fotografica

 

Irene Arquint

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