Ancora una volta a Tavola sulla Spiaggia a Forte dei Marmi, con il cestino in vimini

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FORTE DEI MARMI (LU) – Ma che gioia il cestino portato in spiaggia. I meglio organizzati avevano quelli con copertura a libro, in vimini. Un’anta da una parte, una dall’altra. Su un lato le bibite, nell’altro i generi commestibili: pasta o riso freddo, saltimbocca che anche passati di temperatura sono una delizia (quando ben fatti, poco unti), verdure ripiene (un paio di sere fa ho cucinato degli ottimi peperoni e melanzane di recupero, a qualcuno fa comodo la ricetta?), una fetta di “mantovana” per merenda che se ti andava bene era pure farcita di crema alle nocciole o marmellata. E poi finivi dritto dritto sul lettino a farti una bella pennica, direte voi… No, però il bagno diventava accessibile dopo le quattro e mezzo. Non un minuto prima, né uno dopo. A qualunque ora tu avviassi il pasto, qualsiasi cosa tu ingerissi. E guai a bagnarsi facendo i castelli a riva. A dire il vero confesso di avere spesso disubbidito. “Involontariamente”, sia chiaro… Che vitaccia per i bambini disciplinati.

Il nostro cestino non aveva le antine, ma era coperto dal canovaccio “buono”. Ultimamente in spiaggia sono riapparsi. Non so se ci avete fatto caso. Al pari della dipartita delle baby-sitter. Perché è tornato di moda portarsi il pranzo da casa, proprio così, come prendersi cura in prima persona dei propri figli. Scontato, ridirete voi. Non sempre, aggiungo io. Perché se lavori non vai al mare, e le mamme di oggi a chi lasciano i figli? Nonne consenzienti sempre meno, strutture pubbliche che paiono lager. Ho un esempio noto per voi: Federica Panicucci (seguita conduttrice televisiva), quando è al mare qui in Versilia, passa le sue giornate in compagnia del marito Mario Fargetta e dei figli. Non so se è un caso, ma quest’anno mi ha positivamente stupita l’assenza della tata (peraltro persona squisita). E con lei altre, forse meno note, ma sempre donne che fino all’anno passato si presentavano in riva al mare con tanto di “nanny”.

Comunque: dicevamo che è tornato alla ribalta il paniere da spiaggia.

Panini esclusi, troppo facile, la differenza la fanno manualità ai fornelli e fantasia. E c’è una persona che in questi anni non ha mai mollato la presa, si tratta di Gianni Mercatali, professionista delle pierre (vale a dire chi sa come organizzare eventi e far circolare in modo giusto il nome dei propri clienti) con dote che lo rende estremamente amabile: grande forchetta. Da venti anni organizza ogni penultima settimana di agosto la sua sfida al miglior manicaretto. S’intitola “A Tavola Sulla Spiaggia” (www.atavolasullaspiaggia.it) che quest’anno cade il 23 agosto, per la prima volta in notturna, come di consueto al bagno Roma di Levante a Forte dei Marmi. “Proprio in Versilia era consuetudine preparare a casa il pranzo, da consumarsi poi sotto la tenda per vivere in famiglia o con gli amici quel momento socializzante” spiega la sua idea. Donne, uomini, ragazzi, l’importante è avere voglia di mettersi in discussione servendo alla giuria il meglio della propria offerta “pop”.

Beh, intendiamoci, a dire la loro non sono chiamati Mr Bean e il Signor Rossi (con tutto il rispetto per entrambi) ma professionisti del settore, giornalisti e bon-vivant. L’anno passato c’erano lo chef veneto (ma milanese d’adozione) Carlo Cracco (quest’inverno reso noto al grande pubblico dal talent show Master Chef Italia, su CieloTv), Beppe Bigazzi, Sirio Maccioni, mentre giocavano in casa i ristoratori Romano Franceschini, Lorenzo Viani e Michele Marcucci, cui si univano i migliori produttori di vino. Quest’anno in giuria fanno la loro comparsa il gastronauta Davide Paolini che lancerà il panettone d’estate, il sommelier campione del mondo Luca Gardini, la giornalista Francesca Martinengo (autrice per Malvarosa Ed. di “Fornelli in Rete”, delizioso campionario di vite e ricette da foodblogger), ancora il ristoratore Sirio Maccioni che ha contribuito a rendere grande la cucina italiana in giro per il Mondo. Per la prima volta l’evento sarà seguito via web 2.0 dai foodblogger (cosa faremmo oggi senza il web), mentre il backstage sarà raccontato da Uno Mattina Estate.

Dodici piatti da giudicare, per altrettanti concorrenti, chiamati ad osservare precise linee guida: semplicità in cucina e valorizzazione dei prodotti locali. Ma anche piatti dove la materia prima è costituita dagli avanzi, per una cucina del recupero. Il tutto pescato nelle migliori tradizioni gastronomiche italiane, quelle più vere, spesso legate a memorie familiari, a gesti tramandati, a saperi rubati anche solo con lo sguardo. E chi meglio di Beppe Bigazzi, ancora una volta presidente di giuria, poteva accogliere il messaggio? “È un’idea interessante che aiuta a conoscere ed apprezzare i prodotti del luogo – ha detto Bigazzi – tant’è che ho di nuovo aderito all’invito di Mercatali. Non si fa una cucina seria senza materie prime serie. Anche quest’anno nella valutazione dei piatti questo aspetto sarà tenuto in considerazione e come di consueto giudicherò con spietato rigore”. L’edizione passata l’ha vinta una ragazza poco più che ventenne, Gaia Bianchini (nella foto), studentessa d’ingegneria edile, con una personale rivisitazione del cacciucco, provocatoriamente abbinato allo champagne Perrier Jouet.

Dopodiché, la sera successiva tutti in Capannina per la premiazione, dove il patròn Gherardo Guidi taglierà un panettone di 5 kg prodotto dalla pugliese Pregiata Forneria Lenti di Grottaglie (Ta), prodotto con lievito madre con lunghe lievitazioni e cotto nel  forno a legna, un dolce tutto made in Italy che il gastronauta Davide Paolini (non perdete la sua rubrica sul Domenicale del Sole 24Ore) ha intenzione di togliere dall’angolo del dessert tipicamente natalizio.

Irene Arquint

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