La vendemmia 2012 sui colli piacentini… un buon potenziale

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Ormai non è più una novità. La vendemmia, da circa un decennio, alle nostre latitudini e per le uve precoci inizia intorno a ferragosto. Quest’anno alcune aziende hanno iniziato addirittura l’8 agosto, molte altre la settimana di ferragosto. Per chi non ha uve da Spumante la raccolta è iniziata in media una decina di giorni dopo con il sauvignon e, in seguito, la malvasia e l’ortrugo. Il caldo torrido e la siccità hanno velocizzato le maturazioni, rallentate dalle piogge cadute tra fine agosto e inizio settembre. Tra poco toccherà alle principali uve rosse, barbera e croatina in primis. In generale gli acini sono sani, anche se tra gli operatori c’è un po’ di preoccupazione per il gran caldo che in alcuni casi ha “scottato” gli acini. Secondo l’enologo del Poggiarello, Paolo Perini, la questione centrale, fino ad ora, è stata proprio quella di “contrastare il gran caldo degli ultimi 10 giorni di agosto, soprattutto nel momento della raccolta e del trasporto in cantina. Per questo abbiamo vendemmiato al mattino, fino alle 11-11,30, evitando le ore più calde e stoccando le uve al fresco prima di lavorarle”. Dello stesso avviso l’agronoma delle Cantine Romagnoli, Luciana Biondo, alla prima esperienza professionale nei Colli Piacentini. A Villò la vendemmia è iniziata il 13 agosto con le uve da Spumante. “Per ora – dice la Biondo – abbiamo raccolto chardonnay, pinot nero e merlot, ora è la volta della malvasia e dell’ortrugo. Ho visto un ottimo potenziale complessivo che ci fa ben sperare per il resto della stagione. Le uve sono sane, hanno risposto bene al caldo e solo in rari casi sono andate un po’ in sofferenza.”

L'AcquaBuona

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