11 e 12 maggio a Torino: Enodissidenze

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“ENODISSIDENZE – LA DISCIPLINA DELLA TERRA”
 
11 e 12 MAGGIO 2013
BOCCIOFILA MOSSETTO,
LUNGO DORA AGRIGENTO 16 – TORINO
A un anno dal successo di “Enodissidenze – dalla parte delle radici”, prima manifestazione della famiglia Critical Wine in Piemonte, ritorna la grande fiera con degustazioni dedicata all’agricoltura sostenibile e al consumo critico.
“Enodissidenze” è una festa contadina nel cuore della città, che “sfrutta” la forza comunicativa del vino ma concede spazio anche a produzioni agricole meno avvezze alla luce dei riflettori.
Nella sua prima edizione del 2012 ha portato al circolo ARCI Officine Corsare di Torino una sessantina di produttori, in prevalenza vitivinicoli, provenienti da 15 regioni italiane.
In due giorni (5 e 6 maggio 2012) “Enodissidenze” è stata visitata da oltre 1.600 persone che hanno avuto l’occasione di degustare prodotti artigianali e di ascoltare le storie di contadini accomunati dal rapporto viscerale con il proprio territorio.
La “dissidenza” dei produttori coinvolti è rappresentata dalla scelta di metodi naturali (biologici) per le coltivazioni e dalle modalità con cui essi intrecciano tradizione ed innovazione, sempre nel pieno rispetto dell’ambiente. Particolare attenzione è rivolta non solo alla produzione ma anche al consumo, nella convinzione che solamente un’alleanza virtuosa tra produttori e consumatori possa sviluppare un’economia etica e attenta ai territori. Sullo sfondo di quella che è una grande festa, rimane quindi la riflessione sulla necessità di promuovere nuovi stili di vita maggiormente sostenibili e attenti al rapporto tra economia e società.
“Enodissidenze” è pensata come iniziativa in continuità con le istanze espresse dal movimento Critical Wine, nato nel 2003 da un’intuizione di Luigi Veronelli e di alcuni Centri Sociali, che si prefigge di favorire un dibattito sui temi legati alla terra, alla sostenibilità ed al consumo critico. Tuttavia è forte l’intento di dar vita a una manifestazione in possesso di un’identità unica e ben definita. Ferme restando le istanze all’origine del progetto Critical Wine, “Enodissidenze” ha ritenuto di operare la scelta dei produttori seguendo dei criteri qualitativi e solidaristici, nella convinzione che l’etica possa convivere con la qualità e che la genuinità non debba necessariamente essere slegata dalla fruibilità.
La seconda edizione di “Enodissidenze – la disciplina della terra” si svolgerà l’ 11 e 12 maggio presso la Bocciofila Mossetto di Torino, organizzazione a cura di Officine Corsare.
La scelta di approdare nel quartiere di Porta Palazzo e in un luogo simbolico, come una bocciofila, si concilia appieno con la filosofia della manifestazione: la riscoperta della lentezza e dell’anima popolare del vino.
Quest’anno il numero dei produttori salirà a 70, nell’intento di aumentare l’offerta e la qualità del prodotto. Verrà inoltre dedicato maggiore spazio ai momenti di incontro con workshop, degustazioni, mostre e presentazioni di libri.
Per maggiori informazioni: www.enodissidenze.org
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Enodissidenze 2013: Programma di workshop, degustazioni e incontri.
– Sabato 11 Maggio – ore 16.00. Posti Limitati. Ingresso libero
“Dov’è finito il cavatappi?”
Sbronze letterarie e musicali: quando la poesia, il rock e la letteratura di tutti i tempi e le geografie incontrano il vino.
Relatore: Ragagnin (scrittore e un paroliere torinese; sarebbe anche un poeta ma, visti i tempi che corrono, preferisce esercitare senza esibire tale titolo).
Letture da “Elogio della sbronza consapevole”, “Canzoni da mangiare”, “Trentawatt” e altri libri dell’autore.
– Sabato 11 maggio – ore 18.00. Posti limitati
La degustazione social di Officina Enoica
I “social sommelier” dell’associazione milanese in una degustazione senza schemi e senza rete.
– Sabato 11 Maggio – ore 20.30. Posti Limitati. Ingresso libero
“Daniele e Carol nel Giardino del Diavolo”
Ritrosia e passione. Non pensare, non volere, non cedere. Ma lui folletto al fianco: ad una donna basta farla ridere.
Daniele Marziali è un sorriso ed una barba, mani grandi di chi modella e accarezza impasti, occhi vivi che ti portano via. Fornaio anarchico, amante per davvero.
Carol Povigna è gastronoma e accademica, tanta testa e frustate all’istintività: se non amasse gli occhialetti da prof. saccentella si vestirebbe in lattex. In cucina però misura gli ingredienti a ditate.
Se due così si incontrano è una lotta e una carezza: la farà capitolare? Mani nella cioccolata, croccante di biscotto, olio a coprire sensualità e sospiri. Vincerà lo spasmo? Gli ingredienti afrodisiaci, il bandito ed il proibito, dolcezza metafora d’amore. Un laboratorio per gustare e corteggiare, con una buona, sana, abbondante dose di ironia. Pronti a giocare?
Relatori: Carol Povigna (Gastronoma), Daniele Marziali (Fornaio Anarchico)
– Domenica 12 maggio – ore 12.30. Posti limitati. Ingresso libero
“Vino critico”: presentazione della guida ai vini naturali, artigianali e conviviali curata da Officina Enoica per Altreconomia.
– Domenica 12 Maggio – ore 14.30. Posti Limitati. Ingresso libero
Si chiama (dis)senso questo laboratorio. Sornioni e volutamente antipatici abbiamo deciso di smontare, rimontare, spettinare qualcuno dei pregiudizi gastronomici che giacciono in voi. Approfittando degli scherzi offerti dall’apparenza che – si  sà – ama ingannare, vi provocheremo, arroganti, affinché l’abitudine venga messa in crisi e poi abbandonata. Sarete spudoratamente cavie di nuovi stimoli, nuovi approcci, nuove forme di degustazione.
Avvertenza I: tutti gli alimenti utilizzati nel laboratorio sono commestibili e culturalmente appartenenti al nostro modello gastronomico.
Avvertenza II: non essendo il laboratorio mai stato testato prima d’ora, l’esperimento potrebbe non riuscire.
Relatori: Anna Marlena Buscemi e Giovanni Puglisi. Appartengono per definizione accademica alla categoria dei “gastronomi”, definizione che alla maggior parte della gente non spiega nulla: né che cosa abbiano studiato per portarsi a casa la laurea, né che lavoro facciano per sbarcare il lunario.
Sono carne e pesce, sono conservatori e rivoluzionari, sono Eros, Thanatos e Pathos (taaaanto Pathos!). Multidisciplinari e camaleontici possono essere tutto e niente: in questo caso, per esempio, sono degli imbucati.
– Domenica 12 maggio – ore 16.00
“In vino veritas”
Daniele Sepe presenta il suo nuovo disco “Canzoniere Illustrato”, in un incontro con l’estro enologico di Bruno De Conciliis: due facce della Campania che non ci sta.
– Domenica 12 Maggio – ore 17.30. Posti Limitati. Contributo d’ingresso: 5 Euro
“Vini da vitigni (forse) minori”
Una degustazione ad istinto, smantellata dalle suggestioni da etichetta, dove gli occhi, i nasi e i palati dei partecipanti saranno invitati  a rintracciare come il terroir e l’intervento dell’uomo si esprimono nei vini: interazioni, declinazioni, peculiarità e tutto ciò che può essere percepito in un semplice assaggio condotto, o meglio accompagnato da Vittorio Manganelli e Carlo Catani.
Relatori: Vittorio Manganelli (vecchio scrittore e degustatore, detto Toio, è convinto che spesso il vino è la parte più intelligente della cena) e Carlo Catani (degustatore e futuro ristoratore detto Cata con una gran passione per i vini romagnoli e non solo).
Extra:
– Domenica 12 maggio – ore 15.00
“Aspettando Di Giostra In Giostra” che arriverà alle Officine Corsare venerdì 17 maggio 2013, ore 21.30.
Special preview per Enodissidenze: MUDDY MAMA DAVIS one man band Vs Mr. Green.
Un poliedrico musicista e un giocoliere sperso si incontrano e creano “Street Rock & Roll Show”
“Di Giostra In Giostra” è un innovativo format di spettacolo che intende stravolgere il rapporto tradizionale tra artista e spettatore, facendo convivere e rivivere al suo interno arte, socialità, cultura, spettacolarità e riciclo urbano, creando una nuova forma di proposta artistica.
Non uno spettacolo ma un insieme di spettacoli: una serata capace di superare la divisione in generi e categorie che subisce l’arte e che miscela le più diverse forme espressive in uno spazio e in un momento comuni.
Un luna park d’artista dove il pubblico non è sotto al palcoscenico, così come accade negli spettacoli tradizionali, ma si ritrova accanto ai performer come parte integrante dello show. Lo spazio trasformato per accogliere i diversi chapiteau all’interno dei quali spettacoli, installazioni e performance si realizzano.
L'AcquaBuona

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