Vino e salute, spunti da un articolo del dottor Youri Sokolow

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Pubblichiamo di seguito l’articolo apparso sul nunero di dicembre della rivista belga “In vino Veritas” del dottor Youri Sokolow che da anni studia gli effetti delle bevande alcoliche sun nostro organismo. Pur nella concisione di queste pagine riesce amettere in luce i rischi e i benefici del consumo di vino.

Vino e Salute

vino-e-saluteE’ arduo scrivere un articolo sugli effetti benefici del consumo moderato di vino nel momento in cui la politica di certi paesi europei è degna della grande epoca del proibizionismo degli Stati uniti. Ha raccolto la sfida per noi il dottor Sokolow.

Da qualche anno, in Francia in particolar modo, le istanze politiche confondono l’alcolismo con il consumo moderato di vino. Al contrario, la Spagna ha votato una legge (nel luglio del 2003) che differenzia le vino dalle altre bevande alcoliche. Questa legge stabilisce che “lo stato potrà finanziare delle campagne di promozione del vino nel seguente modo: Raccomandare un consumo moderato e responsabile del vino, esporre gli effetti benefici del vino come alimento, sviluppare la cultura della vite che favorisce il rispetto dell’ambiente naturale…”

Alcool e alcolismo

Prima di tutto è opportuno distinguere il consumo moderato, etililismo e l’alcolismo.

Un consumo moderato di alcool significa l’ingestione da 2 a 3 bicchieri  al giorno. Al di sopra di questa soglia, si parla di etilismo, cioè consumo nocivo per l’organismo (fegato, cervello, cuore). Questa soglia varia in funzione dell’età, dell’etnia e del sesso.

L’alcolismo rappresenta l’associazione di un consumo importante di alcool  associato ad una dipendenza da esso. Il deterioramento della salute fisica e psichica renderà l’acolista incapace di condurre una vita socio-professionale adeguata. Questa dipendenza è proporzionale alla quantità di alcool ingerito e alla frequenza di ingestione.

articolo vino salute2Il consumo troppo elevato di alcool, in qualunque forma (vino, birra, superalcolici) porterà ad una distruzione del fegato (cirrosi), del pancreas (pancreatite), del cervello (demenza alcolica di Korsacoff) e aumento del rischio di cancro (al tubo digerente, seno, fegato). Tutte queste patologie possono condurre alla morte. Senza dimenticare che l’alcool è anche responsabile  della morte di molte persone per incidenti stradali, suicidi e omicidi. Infine, non bisogna dimenticare il rischio di malformazioni fetali legati al consumo elevato di alcool durante la gravidanza.

Buono per il cuore?

Il beneficio più conosciuto di un consumo moderato di vino è la protezione contro il rischi di malattie coronariche. Queste malattie sono il risultato dell’accumulo di placche di grasso, di colesterolo e di calcio a livello dei vasi che irrorano il cuore (arterie coronarie). Il diametro dei vasi è ridotto, il sangue vi circola meno bene. Si possono formare dei coaguli e ostruire le arterie, provocando un infarto del miocardio (morte del tessuto cardiaco), che può provocare la morte.

articolo vino salute1Nei paesi industrializzati, le malattie coronariche rappresentano il 25% dei casi di decesso nella popolazione. Prima di interessarci del vino, è opportuno notare che le prime osservazioni della possibile influenza dell’alcool sulla protezione delle arterie era stata fatta all’inizio  del ventesimo secolo. Alcuni patologi avevano notato che  i pazienti deceduti di cirrosi alcolica avevano delle arterie coronarie sane, non ateromatose.

Dalla fine degli anni 60 numerosi studi hanno tentato di stabilire  il meccanismo di protezione dell’alcool sui vasi sanguigni. Nel 2011 una revisione dei 30 studi più importanti  ha permesso di mettere in evidenza che un consumo giornaliero di 25 grammi di alcool ( 2-3 bicchieri) permette una diminuzione del 25 per cento del rischio di decesso legato a patologie cardiovascolari e una diminuzione del 15 per cento del rischio di decesso per altre cause.

Diversi meccanismi sono stati chiamati in causa per spiegare questa diminuzione del numero dei decessi legati al consumo moderato. Prima di tutto l’alcool avrebbe un ruolo nell’aumento del colesterolo HDL (il colesterolo buono).  Questo permette di riconduerre il colesterolo LDL (il colesterolo cattivo) a livello del fegato dove può essre eliminato. Il  colesterolo LDL è in parte responsabile della formazione delle placche ateromatose a livello dei vasi sanguinei.  L’alcool svolge poi un ruolo di fluidificante del sangue. Questi due meccanismi consentono di evitare la formazione dei coaguli che  possono ostruire le arterie.

Perché il vino ?

Vino, birra o superalcolici? Sapendo che l’alcool di per sé possiede  un ruolo  di protezione, il tipo di bevanda consumato ha influenza su rischio cardio vascolare? Negli anni 80, alcuni ricercatori americani hanno messo in evidenza  il “Paradosso Francese”: con una alimentazione identica in  quantità di grassi e di colesterolo e con modi di vita simili (stress, scarso esercizio fisico), i francesi muoiono meno degli americani per malattie cardiovascolari. Questa differenza  è stata attribuita  ad un moderato consumo giornaliero di vino. Nel 1995 uno studio danese ha rafforzato questa ipotesi. Con dosi identiche di alcool ingerito quotidianamente, le persone che bevevano vino avevano un rischio minore di morire di patologie coronariche rispetto ai bevitori di birra  o superalcolici. Nel 2000 la stessa équipe ha dimostrato che il rischio di decesso (rischio totale) formava una curva “a J” con un punto di minimo nei decessi  in corrispondenza delle persone che consumavano 2-3 bicchieri al giorno in confronto con gli astemi. Inoltre, essi hanno constatato che la migliore protezione  si otteneva con il consumo giornaliero di vino rispetto alle altre bevande alcoliche. Che cosa c’è nel vino che rinforza il ruolo protettore dell’alcool? Molti componenti del vino, bianco e rosso, sono stati studiati e diverse tracce  sono state seguite per spiegare i benefici del vino sulla salute.

articolo vino saluteLa molecola più importante è senza alcun dubbio il resveratrolo, polifenolo di cui la prima fonte alimentare è il vino. In effetti non esiste che in tracce nel succo d’uva e appare solo dopo la fermentazione alcolica. Gli si attribuiscono numerose proprietà: effetto antiossidante a livello del cuore e del cervello, aumento del tasso di circolazione del colesterolo HDL, dimunizione dell’aggregazione piastrinica. Altri composti quali  i flavonoidi e le saponine hanno verosimilmente anch’essi un ruolo protettore.

Ci sono dei vini con azione più protettiva di altri? Allo stato attuale nessuno studio ha comparato gli effetti dei vini bianchi con quelli rossi, o dei vini di Bordeaux con quelli di Borgogna. Nondimeno, in laboratori, Goldberg ha messo in evidenza delle differenze di concentrazione di resveratrolo piuttosto favorevoli al pinot nero australiano!

Il contesto

Per concludere, voglio ricordare le regole fondamentali di prevenzione, tanto delle malattie cardiovascolari che del cancro, che consistono in una alimentazione equilibrata ricca in frutta e verdura e povera in grassi; il consumo giornaliero di tre fette di pane di segale; la prevenzione e il trattamento dell’obesità, dell’ ipertensione  arteriosa, del diabete e dell’ipercolesterolemia, il non far uso di tabacco; la pratica giornaliera di uno sport. In tali condizioni un consumo moderato di vino (2-3 bicchieri al giorno, ricordiamo) non potrà essere deleteria.

Buona degustazione!

L’articolo originale si trova nel sito della rivista www.invinoveritas.apic.be

La traduzione dell’articolo è di Lamberto Tosi e della Prof.ssa  Cristina Ronchieri

L’immagine è tratta dal sito www.alimentipedia.it

 

Lamberto Tosi

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